Posts written by Delin

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    Kiyoshi Hasegawa
    25 anni ● ghoul (rank c) ● Koukaku ● scheda
    Kiyoshi aveva appoggiato la scatola di cioccolatini sul bancone del modesto cucinino, poco prima di osservare la reazione un po' particolare di Alexandre. Non aveva frainteso nel senso che diceva lui, anche perché effettivamente quella situazione era stata generata dalle loro diverse specie, nonostante il suo interlocutore non lo potesse sapere. Era una situazione così strana alla fin fine, se lui nella sua testa non intendeva nulla di strano? Forse era il carattere un po' ingenuo del ghoul che non gli faceva capire perché avrebbe dovuto dire che era stata una ragazza a regalarlo. Nella sua mente, in quegli istanti, immaginò che annunciare una misteriosa ragazza sarebbe stato ancora più complicato che raccontare la storia del mezzo gaijin e del suo gatto cicciotto. Forse aveva capito in un certo senso quello che intendeva, ma onestamente...lui non aveva mai pensato agli esseri umani come qualcosa di permanente nella sua vita, più che altro come figure di passaggio. Vedeva un sacco di facce diverse ogni giorno all'università e nonostante queste fossero piene di vita pulsante, queste erano solo delle conoscenze che osservava scorrere di fronte a lui come il fiume della sua città natale. Ed era così anche Alexandre, dopotutto. Molto probabilmente non lo avrebbe più visto, ma se lo sarebbe ricordato per un po' grazie a quel regalo che non poteva di certo consumare.
    Ma no! Sai quanto gli frega...e poi dire che è stata una ragazza sarebbe ancora più difficile... Ridacchiò un po' imbarazzato, sentendo le proprie stupide parole nell'aria essere lanciate come missili senza possibilità di ritorno. Che diamine di affermazione era quella? Non che facesse intendere cose particolari, ma appunto il fatto che non capisse neanche lui cosa avesse appena detto lo disorientava. Parlare con gli umani di cibo era tremendamente difficile, pensò tra sé e sé.
    Giuro che ti avrei dato la mia stessa età. Gli sorrise ed il suo tono di voce si fece più sereno rispetto a prima, contrariamente al suo volto quando sentì la parola "ghoul" e successivamente CCG. Alzò le sopracciglia spalancando leggermente gli occhi, cercando di controllare una reazione sorpresa che aveva interpretato innumerevoli volte. Che strane coincidenze che gli offriva la vita. Un ricercatore del suo nemico naturale che perdeva il gatto e gli offriva pure una scatola di dolci. Provò inizialmente un brivido, una certa fifa per la CCG che quasi tutti i ghoul provavano appena sentivano il nome del nido delle colombe. Allo stesso tempo però, sapeva più o meno che non aveva nulla da temere, visto che era molto improbabile che uno scienziato si fosse messo sulle sue traccie perdendo appositamente il gatto. Era una coincidenza curiosa, forse crudele, che fossero stati così gentili l'uno con l'altro non sapendo ne la specie ne per chi lavoravano. Alexandre in effetti aveva ragione: Kiyoshi avrebbe potuto ucciderlo seduta stante, se fosse stato un altro tipo di ghoul. Pensare al sangue e agli organi non faceva provare alcun ribrezzo a Kiyoshi, ma la sua repulsione proveniva più che altro dal fatto che fosse un essere umano che aveva parlato amichevolmente con lui. Che motivi aveva di fargli del male? Forse era in realtà un'occasione più unica che rara di osservare da vicino un membro esterno della CCG.
    Oh...ho sentito dire che è difficile entrare lì. Se...se ti va siediti. Kiyoshi fece qualche passo avvicinandosi al divano, sedendosi un po' curvo su uno dei braccioli rivolto verso Alexandre, incrociando le dita tra di loro e puntando gli occhi su di lui, per poi indicargli il tavolino che in pratica aveva una sedia che avrebbe permesso ad Alexandre di guardarlo in faccia. Meglio non restare troppo sull'argomento investigatori, ma era giusto anche essere cortesi se voleva rimanere. Dopotutto i ghoul li conosceva e non voleva destare altri sospetti.
    Studio Arte e Scienze all'Università Komaba...è una bella facoltà, si lavora parecchio. La severità del sistema scolastico giapponese era ben nota, soprattutto delle prestigiose università di Tokyo. Era stata una fortuna per lui potersi iscrivere e sperava di poter continuare a frequentare in futuro.
    Mi sono trasferito da Nagano per venire qui a studiare. Tokyo è proprio su un altro pianeta però. È sempre strapiena di cose da fare e di gente. Abbassò gli occhi sorridendo, come se stesse cercando di ricordare qualcosa. Chissà cosa gli avrebbero detto i genitori vedendolo fare tutte quelle cose "normali".
    Tu sei americano od europeo? Il tuo nome non sembra decisamente giapponese. Kiyoshi gli pose questa domanda sì per continuare quella breve conversazione, ma anche perché era genuinamente curioso rispetto agli stranieri. Non aveva mai visto un americano (chiamava così tutti quelli che venivano dagli Stati Uniti) od un europeo, avendo sempre vissuto nella comunità chiuso a Nagano. Sperava che il suo ospite volesse rimanere ancora qualche minuto, gatto e lavoro permettendo.
    yeah, i think i found your cat.
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    Kiyoshi Hasegawa
    25 anni ● ghoul (rank c) ● Koukaku ● scheda
    No,no...solo qualche graffietto. Kiyoshi tentò di sminuire quando Alexandre gli chiese se il suo gatto-tigre gli avesse fatto male, sia per non farlo sentire responsabile per le azioni del suo animale, sia per evitare che sospettasse qualcosa o notasse che non c'era nemmeno l'ombra di un graffio sulle sue mani. In effetti era stato un po' stupido a mettere in ballo quella questione, ma non riuscì a farne a meno quando notò tramite il contatto tra la sua pelle e quella del francese che la sua pelle sembrava un campo di battaglia. Era tale il danno che un animale così piccolo poteva creare ad un essere umano? Se Alexandre era divertito per la sua pronuncia, immaginarsi padrone e gatto lottare gli faceva quasi spuntare un sorriso sul volto.
    Ma non ti preoccupare! Alla fine è una bazzecola... Kiyoshi grattò la folta massa di capelli neri mentre socchiudeva gli occhi imbarazzato. Non se la passava proprio bene economicamente, ma non era arrivato ancora al punto da doversi far ripagare una scatoletta di sgombro sottolio da uno sconosciuto. E poi l'aveva data al gatto e lo aveva fatto con piacere, mica poteva lasciarlo morire di fame. Finalmente abbandonando il gelido mondo esterno i due entrarono in casa ed effettivamente Alexandre cominciò a scrutare i dintorni, facendo sentire il ragazzo coi capelli corvini ancora una volta in imbarazzo. Gli dispiaceva molto far vedere una casa in quelle condizioni, ma non era proprio abituato a mettere in ordine le cose o a pulire autonomamente. Quando era coi suoi coinquilini era più semplice, visto che poteva osservare le loro abitudini e copiare, creando lo stesso sporco e rifiuti che loro generavano. Avrebbe dovuto prima o poi imparare, anche perché voleva veramente trovare un appartamento da solo il prima possibile. La risata innocente e cristallina del francese lo fecero rilassare un po', il suo atteggiamento comprensivo e soprattutto quel sono stato uno studente gli suggerirono che il ragazzo fosse decisamente più vecchio di quanto non apparisse. Kiyoshi a prima vista lo aveva considerato un suo coetaneo, ma magari era una di quelle persone che apparivano parecchi anni più giovani? Magari erano i capelli di quel colore curioso, magari la pelle davvero bianca. Chissà cosa e dove aveva studiato. Kiyoshi non poteva dire di non essere molto curioso su questo argomento, ma era meglio prima riconsegnare il gatto al suo legittimo proprietario. Era piuttosto bello osservare quella riunione che era così dolce e si chiese quanto gli umani potessero voler bene ai propri animali. Anche a lui sarebbe piaciuto un giorno avere una bestiola da compagnia, magari un gatto. Lo avrebbe di certo aiutato ad eliminare un po' di cibo dalle sue scorte in pratica infinite. Sorrideva mentre vedeva Alexandre abbracciare Julian e pensò che era proprio una scena carina. Era stato contento di aiutare una persona, nonostante avesse guadagnato un bagno decisamente da pulire. Quando il suo ospite si rialzò in piedi, la sua espressione si distese un po'. Non voleva che pensasse che lo stesse fissando sorridendo, sarebbe stato un po' strano.
    Non c'è di che! Sono contento che tu abbia ritrovato il tuo gatto. Kiyoshi vide il ragazzo allungare la mano verso la borsa e cominciò un gesto, quasi per invitarlo a fermarsi. Non c'era bisogno di una ricompensa in denaro, anche se un po' di soldi in più gli sarebbero serviti. Magari avrebbe rifiutato gentilmente alla prima volta, come gli avevano insegnato i genitori, magari accettando dopo. Non voleva far vedere di essere proprio un pezzente dopotutto. Ciò che tirò fuori oltre a stupirlo lo disgustò leggermente. Una confezione ben curata di cioccolatini invase non solo il campo visivo del ragazzo, ma anche il suo naso. Sussultò impercettibilmente quando l'acuto odore gli tirò quasi un pugno sulle narici. Riusciva a sentirlo nonostante la confezione fosse chiusa e ricordava, per metterlo su termini umani, come se qualcuno avesse deciso di unire lo sterco di vari animali e cuocerlo in forno. Forse era proprio il fatto che fossero di alta qualità a renderli ancora più indigesti per il ragazzo. Sperò che Alexandre non prendesse troppo sul serio la naturale espressione che aveva fatto, prendendo delicatamente la confezione con entrambe le mani.
    Grazie..onestamente nessuno mi aveva mai regalato dei cioccolatini. Gli sembrava quasi una scena di qualche film americano in cui i ragazzi regalavano qualcosa per San Valentino, anche se la situazione era decisamente diversa. Fece qualche passo nella direzione opposta al rosso e poggiò la confezione sul tavolo della cucina. In effetti ora poteva pure andarsene. Kiyoshi però, era curioso di una cosa prima.
    Ah...scusa per la domanda, ma tu sei laureato? Scusa per l'invadenza ma giuro che sembravi della mia età a prima vista! Il ragazzo corvino si grattò la testa imbarazzato, non molto pratico di questo tipo di conversazioni. Non voleva trattenere Alexandre troppo, ma era molto curioso di cosa avesse studiato e se stesse lavorando.
    yeah, i think i found your cat.
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    Nickname: Delin
    Role:
    CODICE
    [URL=https://tokyoghoul.blogfree.net/?t=5983079#entry24677144]Complicated things, these cats, 27/01/2019[/URL]

    PG Censiti:
    CODICE
    [URL=https://tokyoghoul.blogfree.net/?t=5980708#entry24640385]Kiyoshi Hasegawa[/URL]

    PG da archiviare: //
    PV da confermare: //
    Controllato i topic? All right.
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    Kiyoshi Hasegawa
    25 anni ● ghoul (rank c) ● Koukaku ● scheda
    Il telefono aveva squillato per qualche secondo nell'orecchio del ragazzo spostando i suoi capelli neri, mentre le sue dita facevano tip tap sulla cover dell'apparecchio. Sperava molto che il proprietario del gatto rispondesse, più che altro perché stava cominciando quasi a saltellare sul posto per il freddo che gli si infilava sotto la maglia a cui aveva abbassato le maniche. Fortunatamente non ci volle molto per sentire una breve vibrazione, simbolo che Alexandre avesse accettato la chiamata, e dopo quelle breve indicazioni e qualche secondo di silenzio, il suo interlocutore disse di averlo trovato.
    Kiyoshi aveva abbassato d'istinto il telefono lasciando la chiamata aperta per evenienza e si guardò attorno pure lui, cercando di capire dove si trovasse, per poi vedere un ragazzo alzare il braccio e con una gabbietta per animali. Non poteva che essere lui.
    Era decisamente una figura particolare, doveva dirlo. Almeno rispetto alla media di teste che giravano per quel momento per strada, sembrava il protagonista di qualche serie tv dal look particolare che si prendeva tutta la scena. Decisamente erano i suoi capelli a fare quell'effetto, considerato che Kiyoshi si era aspettato il solito ragazzo squattrinato basso dai capelli scuri portati a caschetto. Alexandre sembrava l'opposto di tutto ciò, visto che già da lontano quei ciuffi color salmone legati come una coda gli donavano quasi un aspetto femminile e completamente diverso rispetto a chi camminava nello sfondo come una comparsa al cinema. Quando si avvicinò un po' di più notò i suoi occhi verdi che il ghoul non poteva che considerare splendidi ed affascinanti. Era difficile trovare qualcuno in Giappone che non avesse le iridi scure. La sua pelle, notò, sembrava avvicinarsi al colore della neve che gli cadeva addosso e che si accumulava o si scioglieva direttamente sul suo cappotto marrone. Notò come i suoi capelli sembravano ancora più lunghi da vicino e si chiedeva come potevano apparire da sciolti, immaginandoselo con una grossa e vaporosa chioma incorniciargli il viso.
    Quando Alexandre si presentò, abbassando la testa e tendendo la mano, Kiyoshi glie la strinse senza pensarci troppo mettendo a contatto le loro pelli infreddolite. Non è che fosse particolarmente abituato a farlo, considerato che i giapponesi non era proprio le persone più aperte del mondo. Aveva sempre cercato però di adattarsi alle tradizioni di altri, come un animale che cerca di sopravvivere in un nuovo ambiente. L'importante era non destare particolari sospetti per chi lo circondava, era così da tutta la sua vita. In effetti gli pareva un po' strano stringere la mano ad uno sconosciuto con una gabbia per animali in mezzo alla strada, come se fossero una coppia di accalappiacani. Cercò di non mettere troppa forza in quel gesto, più che altro per evitare sgradevoli incidenti a causa del suo fisico differente, quasi Alexandre fosse fatto di vetro. O di panna, considerato il colore della sua pelle così candido.
    Piacere Alexandre, Kiyoshi! Il nome del giovane francese venne decisamente distorto dalla pronuncia pessima di Kiyoshi in qualsiasi lingua straniera, suonando più come un Arexandr. Si sentiva un po' scemo a presentarsi di nuovo, dopotutto il suo nome glie lo aveva già detto prima.
    Nessun disturbo, non poteva mica lasciarlo al freddo. Si grattò la testa sorridendo, un po' imbarazzato. Non era abituato a ricevere tutta quella gratitudine dalle persone. Era una bella sensazione, soprattutto quando la fonte era una delle specie che era il suo nemico naturale. Era un po' come se questa cosa lo avvicinasse di più agli esseri umani.
    Ah...no, è stato un bravo gatto! Mi ha graffiato un po', ma immagino sia normale! Una breve risata sommessa, più un esalare d'aria divertito venne rivolta al padrone del gatto assieme ad un sorriso. I graffi bruciavano quando gli artigli incidevano la sua pelle, ma per fortuna erano ferite così marginali che sparivano praticamente subito.
    Stavo uscendo da lavoro e l'ho trovato miagolare sotto una macchina. Poco lontano da qui, davanti all'università Komaba. Si vedeva che era un gatto abituato a stare in casa e mi ha ricordato il volantino, quindi gli ho messo del cibo fuori dall'auto e l'ho portato a casa. Gli ho dato dello sgombro, spero vada bene. Era molto probabile che lo sgombro andasse benissimo per un gatto del genere, ma magari Alexandre era uno di quelli che teneva ai propri animali come se fossero figli. Kiyoshi non era cieco e poteva notare come il cappotto fosse di buona manifattura e l'aspetto curato sia del francese che del suo gatto gli avevano fatto pensare che non se la passassero male. Non che provasse del risentimento o particolari emozioni verso quelli più benestanti di lui, forse una certa invidia che gli faceva sognare di diventare come
    felice come loro.
    Meglio che entriamo, comunque. Qui fuori si gela. Solo un attimo, ho paura che esca... Kiyoshi aveva messo le mani in tasca, i polpastrelli intorpiditi dal freddo, appoggiandosi all'uscio e mettendo la gamba poco sotto la maniglia, giusto per evitare che Julian scattasse fuori come un fulmine rossiccio. Un paio di giri dal rumore metallico e con un po' di pressione Kiyoshi avrebbe aperto la sua casa al ragazzo francese, controllando che il gatto non fosse in agguato da qualche parte pronto ad uscire. L'ingresso della casa studentesca era piuttosto ordinato in quel periodo per fortuna. La prima stava sul lato destro di fronte ad un divanetto di pelle dall'aria economica. Sulla sinistra un cucinino provvisto di fornelli, frigorifero e diversi armadietti che facevano da dispensa era affiancato da un tavolo di legno adatto per circa 5-6 persone, decorato da un cesto della frutta vuoto. Banchi da cucina con un sottile strato di marmo giacevano puliti ed inutilizzati da almeno 2 settimane. Una porta semichiusa andava verso le varie camere dei ragazzi ed un'ulteriore chiusa portava al bagno inutilizzabile. Una televisione da 32 pollici stava appoggiata sopra un polveroso mobiletto di legno, lo stesso in cui il gatto aveva provato più volte a fare casa. In effetti ora lo si poteva notare dare alcuni tocchi allo schermo spento, forse curioso di cosa facesse quello strano oggetto. Per fortuna non sembrava aver voluto provare ad arrampicarsi. Kiyoshi si chiedeva come avrebbe reagito il gatto vedendoli, considerato che si era girato appena aveva sentito qualcuno entrare. Probabilmente sarebbe saltato addosso al padrone.
    Scusami per il disordine, ora sono tutti in vacanza e non sto molto qui... Quei "tutti" erano i coinquilini di Kiyoshi ed effettivamente lui non si metteva mai lì per mangiare, restando più che altro nella sua stanza. Sperò che non sembrasse sospettoso come quell'area comune fosse spoglia e decisamente deserta, ma probabilmente Alexandre si sarebbe concentrato sul gatto che puntava gli occhi vispi su di loro.
    yeah, i think i found your cat.


    Edited by alyë - 23/4/2019, 22:35
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    Kiyoshi Hasegawa
    25 anni ● ghoul (rank c) ● Koukaku ● scheda
    Kiyoshi in quel momento stava fissando il feroce animale mentre questo non gli staccava di dosso le iridi a fessura. I loro visi erano quasi a contatto e lui stava seduto, appoggiato lì sul tavolo facendosi da cuscino con le braccia mentre osservava quel gatto mettersi in una posizione più comoda sopra il mobile. Quella palla di pelo del colore dell'autunno piuttosto paffuta, forse un po' grassoccia, l'aveva trovata ieri sera mentre tornava da lavoro. Più che essere un gatto un esploratore l'avrebbe di sicuro classificato come una grossa fiera pronta a balzare su qualsiasi cosa si muovesse. Era sotto una macchina ed era riuscito a notarlo solo grazie ai profondi e disperati miagolii che lanciava, quasi un'ode ad un eroe che potesse salvarlo. In effetti prima di quella situazione lo aveva visto in giro: era da qualche giorno che l'area intorno al negozio dove lavorava e studiava era tappezzata di questi volantini che lo ritraevano magnificamente mentre guardava fisso colui che aveva scattato la fotografia. Le parole scritte al di sotto di essa erano una richiesta di aiuto per trovare "Julian" assieme al numero di telefono del probabile proprietario. Non riusciva a capire la disperazione di Alexandre, non avendo mai avuto animali. Quando abitava a Nagano casa sua era già piuttosto affollata ed avere una bocca da sfamare che mangia cose completamente diverse dalle tue è estremamente scomodo, soprattutto se si tratta di un capriccioso felino.
    In ogni caso, Kiyoshi era riuscito fortunatamente a riconoscerlo, visto che i volantini lo avevano insospettito che si trattasse del gatto perso. Non aveva mai trovato un animale scomparso e la cosa lo rendeva piuttosto felice, soprattutto perché aveva aiutato un essere umano. O perlomeno presunto umano: non era detto che non fosse un ghoul alla ricerca di una disperata compagnia. Aveva fatto molta fatica a tirarlo fuori da sotto quel veicolo, considerato che ogni volta che allungava la mano l'animale cercava di graffiarlo e soffiava. Non era un gran problema per lui qualche graffietto, che veniva lenito dal suo corpo quasi subito. Però non voleva lasciare quel gatto in mezzo alla neve ad ogni costo. Non volendo avere anche l'anima di un felino oltre che quelle di chi si mangiava, Kiyoshi aveva fatto un salto a casa per prendere dalla dispensa dei suoi coinquilini una scatoletta di sgombro. Alla fine era tutti via in quei giorni, anche se non mancava molto al loro ritorno. Quasi tendendo una trappola al gatto aveva appoggiato il pesce appena fuori dall'auto, attendendo che questo uscisse fuori per mangiare. Dopo una decina di secondi l'animale era saltato fuori e masticava a gran bocconi il cibo. Probabilmente non aveva mangiato moltissimo in quei giorni. Ricordando un po' le sue vere cacce il ragazzo di Nagano era scattato verso l'animale che venne inesorabilmente preso da lui in braccio tenendolo per il torace. Aveva paura che scappasse e quindi dovette sopportarsi tutti i graffi sugli avambracci mentre portava un gatto che penzolava dalle gambe. Non era esattamente la persona più delicata del mondo, ma sapeva come dosare la sua forza. Arrivato alla porta di ingresso, con il gatto in un braccio e le chiavi nella mano destra, "gettò" in casa quell'animale capriccioso. Forse era perché non si fidava di lui ma si era nascosto subito sotto il mobile della televisione, che era abbastanza stretto per offrire in un certo senso un rifugio a Julian. Kiyoshi sperò che ai gatti non piacesse mangiarsi i cavi ma lo lasciò lì, anche perché anche lui era congelato lì fuori con quel tempo. Aveva approfittato di quel viaggio verso la macchina per segnarsi il numero di telefono del proprietario e chiamarlo subito. Per quanto potessero essere interessanti, non era permesso avere animali in casa come regola di buona convivenza che tutti erano tenuti a rispettare. Aveva tirato fuori lo smartphone e aveva pigiato il numero di telefono indicato sull'annuncio, con un po' di imbarazzo. Partire con un "Sì, penso di aver trovato il suo gatto, signore" non fu una delle sue migliori presentazioni, ma il ragazzo sembrava molto felice della telefonata e che il gatto fosse stato ritrovato. Cercando di contenere il suo entusiasmo Kiyoshi aveva indicato l'indirizzo di casa sua e si accordarono per trovarsi domani pomeriggio. Il ragazzo avrebbe preferito dargli l'animale fuori, magari in giro, più che altro perché non aveva idea di come tenere il gatto in quel momento e non lo voleva far sapere al suo padrone. Non aveva una gabbietta ne un modo per fargli fare i bisogni, ma per fortuna il cibo non gli mancava. Dopo essersi scervellato ed aver teso un'altra trappola culinaria, Kiyoshi sistemò il gatto nella lavanderia comune coprendo il pavimento di carta assorbente. Era una stanzetta molto piccola e gli dispiaceva dover infilare il gatto lì dentro, ma non aveva altre soluzioni in quel momento. Aveva spento la luce del bagno e come se potesse capirlo, aveva augurato a Julian la buonanotte.


    Tornando al presente, Kiyoshi stava aspettando che il padrone di Julian si facesse vivo. Si era dovuto svegliare con una certa puzza nella lavanderia ed aveva già cercato metodi su internet su come toglierla. Ci avrebbe pensato dopo, alla fin fine aveva ancora 4 giorni da solo ed aveva tutto il tempo di pulire. Magari avrebbe imparato qualcosa sul nascondere la puzza di morto nel frattempo, ma per ora la porta del bagno era sigillata e il gatto scorrazzava per la casa. Non sapeva molto bene come vestirsi in quell'occasione, alla fine era a casa sua. Aveva optato per una maglia a maniche lunghe nera che aveva arrotolato poco sopra il gomito e dei jeans scuri. Bastavano alla fine per restare confortevoli e non soffrire il freddo fintanto che era in casa. Per qualche motivo aveva messo le scarpe, più che altro non aveva idea se fosse educato mostrarsi in ciabatte davanti agli ospiti. I suoi capelli neri erano più pettinati del solito, con qualche ciocca raccolta sul lato destro del viso che gli copriva anche gli occhi grigi se non le spostava. I capelli dietro cadevano liberi fino al collo, senza essere raccolti in code. Erano veramente lunghi, ma a Kiyoshi non piaceva particolarmente far vedere come li metteva, lo faceva solo per comodità quando era solo. Ora che ci pensava, nonostante avesse detto l'indirizzo ad Alexander, lui non conosceva il viso di quest'ultimo e viceversa. Ora, forse avrebbe avuto un senso dell'orientamento tale da poterlo trovare senza problemi, ma se si fosse perso sarebbe stato un problema. Forse poteva trovarlo dall'odore? Sarebbe stato facile trovarne uno che conosceva, ma per ora era come cercare un ago in un pagliaio. Non poteva neanche sventolare il gatto come una bandiera fuori casa, anche perché sarebbe scappato. Kiyoshi abitava in un appartamento costruito in modo praticamente uguale a molti altri, alla fine erano case destinate agli studenti della 9° circoscrizione. Forse era meglio dare un colpo di telefono a Alexander. Avrebbe cercato il suo numero nella cronologia chiamate, aspettando che rispondesse. In caso avesse fortunatamente sentito il telefono, sarebbe uscito fuori casa beccandosi il gelo ma troppo pigro per andare a mettersi un cappotto. Aveva preso le chiavi e chiuso la porta, per paura che il gatto fuggisse, per poi cominciare a parlare.
    «Pronto...sono io, Kiyoshi. Ti sto aspettando fuori dalla porta, altrimenti mi sa che ti perdi in mezzo a tutte le casette per studenti! Dovresti riuscire a notarmi, credo.» Forse erano parole un po' apprensive, ma voleva evitare di avere un ospite congelato e rendere un gatto orfano perché si era perso. Si gelava davvero la fuori.
    yeah, i think i found your cat.
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    Un po' in ritardo, ma benvenuta!
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    Benvenuto! Piacere, io sono Andrea. Frequento pure io il liceo, ultimo anno per fortuna c:
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    Bentornata ^w^!
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    Benvenuto ^^
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    Grazie mille a tutti! Giuro che il banner lo stavo mettendo mentre rispondevi, purtroppo ho un pessimo tempismo.

    CITAZIONE (exquisite†corpses @ 5/1/2019, 17:22) 
    Ciao Andrea, piacere di conoscerti....... 👀

    Piacere mio Dennis!

    CITAZIONE
    Hey Delin! Ci troviamo anche qui, mi fa piacere! È un GDR davvero curato, vedrai che ti piacerà (๑>ᴗ<๑)

    E' un piacere ed una sorpresa trovarti qui onestamente! Ruoleremo anche qui prima o poi, spero!
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    Ciao a tutti sono Andrea, ho 18 anni e frequento l'ultimo anno del liceo scientifico. Ruolo in qualche GDR e dovrei aver superato la mancanza di pratica di questi anni in cui non ho scritto nulla. Mi sono finalmente presentato dopo aver osservato la riapertura del GDR e dopo aver visto che aveva riaperto (e che ci sono alcuni utenti che conosco >w>) mi sono iscritto c:
    Mi piace disegnare, i manga e gli anime. Di anime non ne ho visti molti ma i miei preferiti sono Devilman Crybaby e Cells at Work, mentre di manga ne leggo qualcuno in più recuperando i capitoli mano a mano. Ultimamente sto leggendo My Hero Academia, Jagaaaaan e Dungeon Meshi, anche se spesso leggo qualche capitolo di Isekai random e poi li lascio. Mi piacciono anche i videogiochi ma preferisco Roguelike che si possono giocare in fretta senza perderci troppo tempo, ultimamente sto giocando molto a Darkest Dungeon, Dead Cells e Monster HUnter World. Ogni tanto mi rileggo qualche capitolo di Tokyo Ghoul, nonostante il finale (almeno per me) mi impedisca di leggere l'ultimo arc di :RE senza una grande amarezza e delusione. Devo dire che è comunque uno dei miei manga preferiti, motivo anche per il quale mi sono iscritto e aspettato la riapertura.
    Spero di non avervi annoiato con questa mia presentazione, non sono bravissimo a parlare di me. Tralasciando i miei sentimenti per il manga, spero di divertirmi molto con questo blog rinato. Per ora sto leggendo i regolamenti e pensando un po' che PG fare, spero di poter creare una persona piacevole con cui ruolare e da ruolare.
    A presto, quindi!
11 replies since 9/11/2013
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