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  1. yumæchu`
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    ... potrei aver trovato una PV che mi soddisfa di più per Shinobu. 👀💦

    Nickname: yumæchu`
    PG: Shinobu Hanyuu
    Modifiche: Cambio PV (da Shiemi Moriyama - Ao no Exorcist a Chisato Nishikigi - Lyroris Recoil)
    CODICE
    <div class="schedav2" style="border-left: 10px solid #9879bd; border-right: 10px solid #972034"><div class="sv2car"><div style="overflow: auto; height:285px; padding-right: 5px;"><div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">CARATTERE</div> Il conflitto interiore di Shinobu non le consente di essere del tutto onesta nemmeno con se stessa. Generalmente si presenta come una persona solare ed estroversa, spontanea nel rapportarsi agli altri e con una naturale predisposizione a socializzare e fare amicizia. Non ha mai avuto alcuna difficoltà a circondarsi di persone e a farsi volere bene, il suo essere allegra e disponibile l'ha sempre resa una persona facilmente avvicinabile. Un tempo era forse più logorroica, ma con la consapevolezza di aver messo a disagio molte persone con la sua inarrestabile parlantina, ha finito per sopprimere quel lato di sé, con cui fa ancora fatica ad andare d'accordo, e che spesso e volentieri spunta fuori nuovamente, soprattutto nelle occasioni in cui si trova particolarmente a suo agio in compagnia di qualcuno.
    Ciononostante è una persona ricca di insicurezze e paure, che tende a non dare a vedere per... beh, troppe motivazioni. La maggior parte di queste si può riassumere in <i>timore di annoiare o ammorbare gli altri con i suoi problemi</i>, che reputa nettamente inferiori e poco meritevoli di essere ascoltati rispetto a quelli altrui, oltre che ad una questione di <i>orgoglio personale</i>. Detesta mostrarsi debole e cerca con tutte le sue forze di sopprimere la parte più fragile di se stessa, quella perseguitata dal trauma della perdita di Maya, che le ha causato un enorme buco nel cuore.
    Uno dei suoi più grandi difetti è, sicuramente, il suo essere <i>insopportabilmente permalosa</i>. E testarda. Una combo mozzafiato, dai connotati il più negativi possibile. Ed ovviamente detesta anche questo suo lato di sé, ma non avrà mai il coraggio di ammetterlo. Prende le critiche, anche quelle più costruttive e tranquille, come un segno di debolezza, e per una persona come lei il cui obiettivo è volto solo ai miglioramenti, beh, è come dirle senza troppi giri di parole che ha appena commesso un errore talmente grande da averla catapultata cento passi indietro rispetto a dove si trovava prima. E' molto probabile che abbia reazioni esagerate e che metta su un broncio fortunatamente non infinito, ma è abbastanza matura da rendersi conto di essere esagerata e ciò comporta quasi sicuramente un suo tentativo di scusarsi. Dopotutto non è poi così tanto orgogliosa come si crede sia.
    Il suo essere permalosa è, comunque, dovuto ad una propria carenza di autostima. Per lungo tempo ha vissuto in un contesto nel quale si sentiva a proprio agio e per il quale sentiva di essere portata, nel quale i suoi sforzi non erano poi così grandi; aver cambiato improvvisamente rotta nella sua vita l'ha portata a sentirsi un pesce fuor d'acqua, a vivere in una città a lei praticamente sconosciuta e ponendosi di fronte ad una montagna non indifferente da scalare, costellata di difficoltà e fallimenti. Non è la migliore del corso per la formazione di agenti anti-ghoul e gli istruttori non fanno che sottolinearglielo, aumentando così il divario che c'è tra lei e i suoi compagni di corso. Non molla soltanto perché è davvero troppo determinata a seguire il cammino che si è prefissata di percorrere, però quando la resistenza fisica e l'agilità sono le uniche cose in cui riesce a più-o-meno-eccellere, è molto difficile non farsi venire il sangue amaro.
    Ma non è persona da buttarsi giù o avvilirsi per una cosa del genere. E' determinata a perseguire il suo nuovo obiettivo, le costasse cadere mille volte.
    E', infatti, una persona piuttosto determinata, si scoraggia difficilmente e non perde mai di vista i propri obiettivi. Agisce secondo i propri princìpi ed è difficile che cambi idea su qualcosa, a meno che non le si pongano davanti delle ottime motivazioni per cui dovrebbe modificare i propri piani.
    Altruista, le piace aiutare gli altri e sentirsi utile; questa sua indole è ciò che l'ha spinta a perseguire il suo attuale obiettivo, ed è per questo motivo che riesce a farsi voler bene facilmente. Non è però una sciocca sprovveduta, e non è così buona da chiudere un occhio di fronte a qualunque richiesta di aiuto.
    Il suo carattere forte l'ha portata ad essere vista come una <i>«born to be leader»</i>. Ha un'indole forte e sicura ed è capace di rassicurare gli altri nel momento in cui ne hanno più bisogno. Non a caso, quando ancora giocava a pallavolo, era lei a capitanare la propria squadra. Non ha mai creduto in queste sue potenzialità, ed è abbastanza umile da aver più volte cercato di levarsi l'impiccio di capitanare un gruppo di persone, senza mai avere successo.
    E' rispettosa delle regole, anche se è sicuramente capitata qualche occasione in cui non fosse esattamente d'accordo. Se per il bene comune reputasse necessario infrangere qualche regola, è probabile lo faccia senza esitazione.

    <div class="blapgv2" style="margin-left: 5px; float:right">TRIVIA</div> &#10022; le piacciono molto gli animali e fin da bambina ha visto casa sua popolarsi di animali domestici: due gatti, un cane e qualche canarino che hanno, purtroppo, avuto vita molto breve. Il suo più grande desiderio è poter adottare un coniglio nano non appena avrà l'indipendenza economica a cui tanto ambisce.

    &#10022; è vegetariana, ma non per i motivi più nobili e puri del mondo. Per quanto ami gli animali, ritiene che certi alimenti siano utili per il fabbisogno nutrizionale di ogni individuo. E' vegetariana semplicemente perché la carne non le piace moltissimo, mentre il pesce ancora ancora lo mangia; è particolarmente innamorata della frutta, senza la quale probabilmente non vivrebbe.

    &#10022; ha una collezione di haori che indossa ogni qualvolta ne abbia l'occasione. Le piace abbellire i propri outfit blandi e anonimi con gli haori, nel tentativo di trovare un modo originale ed accattivante per vestirsi.

    &#10022; è l'unica ragazza di una progenie quasi completamente al maschile e ciò l'ha portata ad adattarsi ad un ambiente tutto al maschile, cercando al contempo una femminilità che sentiva le mancasse.

    &#10022; uno dei suoi più grandi sogni è poter andare a vivere in un n&#333;ka, una tipica abitazione giapponese in campagna, circondata da animali. (<del>no, non punta ad essere una gattara™</del>)
    </div></div><div class="sv2img">[IMG]https://i.imgur.com/2SJEMwJ.png[/IMG]</div>
    <div class="sv2asp"><div style="overflow: auto; height:135px; padding-right: 5px;"><div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">ASPETTO</div> Shinobu è bassa, <i>terribilmente bassa</i>. E ovviamente questa cosa non le va a genio. Alta un metro e cinquantadue, ha sempre cercato di combattere i pregiudizi contro la sua altezza. «Sei troppo bassa per fare questo, sei troppo bassa per fare quello»... insomma, ne ha sentite di ogni. Il fisico non è neanche particolarmente slanciato, ma quantomeno il suo metabolismo lavora abbastanza velocemente da averle consentito un fisico particolarmente asciutto e magro. Gli allenamenti di pallavolo hanno fatto sì che costruisse massa muscolare soprattutto nelle gambe, per questo ha cominciato a non reputarsi più troppo carina dal momento in cui ha realizzato di avere delle cosce piuttosto piene e tondeggianti. Allo specchio si vede con la stessa forma che potrebbe avere una damigiana e per questo motivo ha cominciato ad evitare drasticamente l'utilizzo delle gonne, che avrebbero messo troppo in mostra le sue gambe, troppo piccole e grosse perché siano armoniose con il resto del corpo.
    Il viso è tondo, ed è inutile dire che si tratta di un'altra parte del proprio corpo che fatica a farsi piacere. Lo abbellisce ogni tanto con un po' di trucco, ma è una frana e non sa bene come applicare determinati prodotti. Il naso è piccolo e leggermente all'insù, le labbra non sono particolarmente carnose e di tanto in tanto capita siano screpolate a causa del suo dimenticarsi di idratarle a dovere. La zazzera di capelli biondo chiaro che ha in testa presenta un bob corto e gonfio, più per una questione di praticità che per effettivo piacere. In origine i suoi capelli erano di un castano scuro molto intenso, che ha decolorato fino a raggiungere un biondo pallido, perché le piaceva di più e perché si sposavano bene con gli occhi cangianti, la base di un verde bottiglia chiaro, che vira verso un verde grigiastro quando le condizioni climatiche non sono delle migliori. Li ha ereditati dalla bisnonna materna che ha scoperto fosse tedesca.
    Per il resto si presenta come una normale ragazza della sua età. A parte i capelli decolorati da poco, che hanno segnato l'inizio di occhiatacce da parte dei coetanei. Indossa vestiti del tutto normali, anche se desidererebbe vestirsi in maniera più carina e femminile, ma la pessima opinione che ha del proprio corpo le impedisce di buttarsi a capofitto sull'acquisto dei vestiti carini che vorrebbe. Quindi si limita ad indossare la divisa scolastica dell'accademia della CCG per la maggior parte del tempo, per poi abbandonarsi a normalissime t-shirt colorate e dei normalissimi jeans a sigaretta, evita qualsivoglia pantalone skinny (che non siano i leggings per gli allenamenti) perché teme che le possano stare male o, peggio, che le sue "gambe deformi" non riescano ad indossarli. Ai piedi ha sempre e solo indossato normalissime sneakers, alcune più adatte all'esercizio fisico ed altre più per la vita di tutti i giorni. Ogni tanto, invece, indossa qualche haori sopra i propri abiti.
    Indossa pochissimi gioielli: possiede un minuscolo portagioie che al suo interno contiene giusto due paia di orecchini, qualche collanina e bracciali per le occasioni importanti, ma non sono accessori che indossa ogni giorno, li trova troppo sfarzosi per una tipa anonima come lei. Piuttosto non si fa mai mancare un piccolo elastico bianco che tiene sempre a portata di mano sul proprio polso destro, in caso le serva legarsi i capelli. (o per prestarlo a qualcuno che ne ha decisamente più bisogno di lei)
    </div></div>
    <div class="sv2na"style="background-image: linear-gradient(to right, #9879bd, #972034); color: #000;">Shinobu Hanyuu <div class="sv2bla" style="background: green; color: #eee;">HUMAN</div><div class="sv2bla">19 years old</div><div class="sv2bla">CCG academy's student</div></div>
    <div class="sv2img2">[IMG]https://i.imgur.com/3OqclWk.png[/IMG]</div><div class="sv2info"><div style="overflow: auto; height:180px; padding-right: 5px;"><div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">NAME&SURNAME</div> <b>Shinobu Hanyuu</b>. Il nome Shinobu (&#24525;, lett. «resistenza» o «pazienza») è un nome che a lei non è mai piaciuto. Le è stato dato dai genitori dopo aver discusso accesamente con i nonni paterni, che desideravano che loro nipote portasse un nome fiero e dal significato forte. Non ha mai capito perché dovessero avere l'approvazione dei suoi nonni per il nome da darle, ed è per questo motivo che li mal sopporta.
    Il cognome è Hanyuu (&#32701;&#29983;), scritto coi kanji &#32701; (ha, lett. «piuma») e &#29983; (nyuu, lett. «grezzo»). E' un cognome poco diffuso e per lei è motivo di vanto.
    Non ha mai avuto soprannomi degni di nota, se non <b>shush&#333;</b> (&#20027;&#23558;, lett. «capitano») ed era il modo con cui le compagne di squadra si rivolgevano a lei, dalla connotazione fintamente seria e formale. Lo utilizzavano bonariamente anche per dimostrare il loro rispetto e la fiducia riposti in lei, in quanto capitano e colonna portante della squadra. Non ci sono stati altri modi strani con i quali la gente si è appellata a lei: l'hanno sempre chiamata per cognome o, nei casi in cui ci fosse un certo livello di intimità, per nome.

    <div class="blapgv2" style="margin-left: 5px; float:right">GENDER&AGE</div> Una piuttosto ordinaria ragazza di 19 anni, che sembra più piccola di quello che è realmente. Molti la scambiano per una quattordicenne.

    <div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">DATE OF BIRTH</div> Nata il 14 maggio 2003, segno zodiacale del toro, ascendente gemelli.

    <div class="blapgv2" style="margin-left: 5px; float:right">PLACE OF BIRTH</div> Nata a Kyoto, città dove ha vissuto fino ai suoi 17 anni. Ci è molto legata e una parte di sé spera di poterci tornare il prima possibile. Non prima di aver fatto ciò per cui ha lasciato la città.

    <div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">RESIDENCE</div> Vive in un trilocale a <b>Bunkyo</b>, la quinta circoscrizione di Tokyo. L'appartamento è condiviso con altre tre coinquiline: Yoshikawa Hanabi, Kawaguchi Fuyuko e Kaileigh Waterford. I genitori la aiutano a pagare l'affitto (anche perché non ha ancora trovato un lavoro per aiutarsi economicamente), perciò aveva bisogno di gravare il meno possibile sulle loro spalle, optando per la condivisione di un appartamento con altre persone.
    L'appartamento, comunque, dispone di tutti i comfort che si possano desiderare: ingresso provvisto di scarpiera e appendiabiti, oltre che uno specchio a muro sul lato sinistro, dove è possibile controllarsi prima di uscire. L'appendiabiti è spesso sommerso dalle borse, cosa che gli dà un'aria ovviamente disordinata. Proseguendo dritti vi è un lungo corridoio che porta alle tre stanze e ai due bagni, mentre subito sulla destra vi è il salotto, grande abbastanza per farci entrare divano, libreria, mobile per la tv ed un tavolo con quattro sedie. Appena entrati ci si ritrova di fronte ad un grosso tappeto che ospita un divano a penisola assieme ad un piccolo tavolino da caffé in legno; sulla sinistra, di fronte al divano, vi è il mobile della tv, il muro coperto in parte da qualche quadro appeso in maniera sparpagliata. Il muro frontale ospita una grossa porta finestra che dà ad un balconcino piuttosto ampio, attrezzato di tavolino e qualche sedia da esterno. Sulla destra della sala vi è il tavolo da pranzo, mentre l'angolo in alto a destra è occupato dalla cucina, con finestra che dà al salotto ed ingresso sprovvisto di porta situato proprio di fronte al tavolo da pranzo.
    Proseguendo per il corridoio vi sono altre due porte sulla destra e tre sulla sinistra: la prima porta a sinistra è la stanza di Hanabi e Fuyuko, amiche fin dalle scuole medie, le prime arrivate in quella casa, subito dopo vi è il primo bagno, provvisto di vasca da bagno e lavatrice; la prima porta a destra, invece, è la stanza di Kaileigh, la ragazza proveniente dal Galles, nonché la più grande di casa. L'ultima porta a destra è la porta che dà all'altro bagno, con la doccia, mentre l'ultima porta a sinistra è la stanza di Shinobu, ultima arrivata e la più piccola delle inquiline. E' la stanza più piccola, ma grande abbastanza per far sentire Shinobu a proprio agio. Appena entrati la porta finisce col poggiarsi al muro sulla sinistra, che segna il fondo della stanza, che si sviluppa verso destra, dalla forma a L. Sul muro dove poggia la porta aperta vi è uno specchio che ricopre quasi tutta la parete in larghezza, stagliandosi per quasi due metri d'altezza. Il muro frontale rispetto all'ingresso è la dimora di qualche mensola e dell'armadio, che occupa la parte più a destra del muro. La parete successiva ospita un'ampia finestra e la scrivania, oltre ad una piccola specchiera sulla quale poggiano un piccolo porta pernelli e qualche prodotto di make-up lasciato disordinatamente lì sopra. La scrivania è molto pulita, dispone del portatile sempre posto al centro, un portapenne a forma di pinguino, una foto con la sua ex-squadra di pallavolo ed una con la sua famiglia, scattata il giorno del suo quindicesimo compleanno. Sulla parete che confina con la fine del corridoio vi è poggiato il letto, ad una piazza e mezza, provvisto di cassapanca ai piedi del letto e due comodini ai lati, poggiati a loro volta contro il muro.

    <div class="blapgv2" style="margin-left: 5px; float:right">STATUS</div> Di sicuro non vive nella bambagia e circondata da ricchezze, la sua vita è piuttosto semplice e vive bene. I genitori, gestendo una onsen a Kyoto, hanno la possibilità di crescere in tutta sicurezza i figli.

    <div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">OCCUPATION</div> Studentessa all'Accademia della CCG, é al suo primo anno. Prima di cominciare a studiare presso l'accademia, ha frequentato tutti gli anni di istruzione obbligatoria, affiancando ai suoi studi gli allenamenti di pallavolo: ricopriva la posizione di libero nella piccola squadra esordiente di Kyoto, nella scena agonistica. Adesso ha accantonato la pallavolo per concentrarsi solamente sul suo piccolo desiderio di rendere il mondo un posto migliore e sicuro, studiando all'Accademia della CCG.

    <div class="blapgv2" style="margin-left: 5px; float:right">ORIENTATION</div> Le piace definirsi <i>eterosessuale fino a prova contraria</i>. Non è mai stata la tipa da cercare disperatamente una relazione, ma quelle brevi cotte scolastiche che ha avuto erano sempre rivolte a ragazzi del sesso opposto. Non si preclude la possibilità in cui un giorno le cose possano cambiare, ma non le piace correre troppo e immaginare qualcosa di cui non ha ancora avuto prove.
    La politica la scoccia, e anche se riconosce la sua importanza è troppo difficile per lei comprenderla. Preferisce di gran lunga non discutere di certi temi, cerca di imparare ciò che è importante sapere ma finisce lì. Per quanto riguarda la convivenza tra ghoul e umani, non esprime il suo punto di vista sotto la luce del sole, proprio perché in quanto studente all'accademia, sa che potrebbero sorgere problemi se solo parlasse. E', in realtà, fermamente convinta che ghoul e umani possano coesistere in armonia, e che l'unica vera minaccia sono i cattivi, che siano umani o ghoul non fa alcuna differenza.
    La famiglia è shintoista e l'ha indottrinata a quello specifico culto. E' ordinaria anche in questo: non è una credente ossessionata dagli déi, ma ci crede ed ogni tanto, soprattutto in vista di qualche evento importante, è solita far visita a qualche tempio per qualche preghiera.
    Il suo allineamento è <i>neutrale buono</i>.
    </div></div>
    <div class="sv2quote" style="background-image: linear-gradient(to right, #9879bd, #972034); color: #000;">We live in a world where only the brave can survive.</div>
    <div class="sv2img3">[IMG]https://i.imgur.com/aN9wbjh.png[/IMG]</div><div class="sv2bg"><div style="overflow: auto; height:280px; padding-right: 5px;"><div class="blapgv2" style="margin-right: 5px; float: left">BACKGROUND</div> La vita di Hanyuu Shinobu non è mai stata costellata dalle tragedie o da accadimenti degni di nota; nata il 14 maggio 2003, Shinobu è la secondogenita di una progenie completamente al maschile, il che l'ha vista circondarsi più spesso da ragazzi che da ragazze sue coetanee. Questo ha comportato, di primo acchito, un certo disagio in quanto unica bambina di casa Hanyuu, ma con il tempo il suo disagio è completamente sparito, sostituito da un rapporto di fratellanza piuttosto stretto ed invidiabile.
    Fin da bambina ha sempre trovato affascinante il mondo dello sport: correre in giro per casa (o per il giardino) era una delle sue attività preferite e sapere di potersi muovere e fare attività fisica la metteva di buon umore, così i coniugi Hanyuu hanno ben pensato di proporle qualche attività extra al di fuori delle mura di casa o della scuola. La bambina optò dapprima al ballo, nel disperato tentativo di ricercare una femminilità che spesso sentiva mancare, ma ai suoi sette anni decise di cambiare in uno sport meno grazioso, cominciando a giocare a pallavolo, dopo meno di un anno di lezioni di ballo classico. Inutile dire che dopo poco se ne innamorò, e ciò la aiuto, fin da piccola, ad avere ben chiaro il proprio obiettivo nella vita.
    Intorno ai 9 anni conobbe Kotobuki Maya, una nuova recluta del suo corso di pallavolo, la ragazza con la quale Shinobu legò maggiormente. Maya divenne ben presto la sua migliore amica: le due erano inseparabili ed in poco tempo avevano saputo costruire un profondo legame di amicizia, che le aveva spinte a proseguire qualsiasi attività insieme, dalla pallavolo alla scelta delle scuole medie. Le due, infatti, sembravano vivere in simbiosi, dove andava una c'era sicuramente anche l'altra. I genitori di entrambe acconsentirono alle loro richieste e per questo la vita della ragazza trascorse ancor più tranquillamente, affiancata dalla presenza della migliore amica che aveva sempre desiderato.
    Ma Maya nascondeva un segreto, un segreto che fino ad allora non aveva mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno. Ma quando Maya si rese conto che con Shinobu aveva costruito un rapporto di fiducia che mai prima d'ora aveva potuto realizzare con qualcuno, si fece coraggio e le raccontò ciò che aveva celato per così tanto tempo, al loro ultimo anno di scuole medie: Maya era una ghoul.
    Diversamente da come Maya immaginava sarebbero andate le cose, Shinobu fu piuttosto tranquilla alla notizia, reagendo con una calma che non si aspettava minimamente.
    <i>«Maya resta sempre Maya, ghoul o umana che sia.»</i>
    Ciò non fece che consolidare un rapporto d'amicizia già dal principio solido ed infrantumabile, portando le due a legare ancor di più. Shinobu non rivelò a nessuno del segreto di Maya e questo consentì alle due di vivere serenamente, senza che qualcosa minacciasse la loro stabilità.
    Quando arrivò il momento di scegliere il liceo, entrambe optarono per il Ky&#333;to Sh&#333;ei K&#333;t&#333;-gakk&#333; (&#20140;&#37117;&#32724;&#33521;&#39640;&#31561;&#23398;&#26657;, lett. «Liceo Shoei di Kyoto»), poiché dava loro accesso ad un club di pallavolo che avrebbe avuto la funzione di trampolino di lancio per la loro carriera di pallavoliste professioniste, essendo entrambe desiderose di debuttare nella scena agonistica.
    Gli anni trascorsero bene per entrambi, con alti e bassi nello studio ed ottimi risultati nelle partite, che consentirono ben presto alla loro piccola squadra locale di accedere a tornei sul territorio nazionale.
    Ma quella felicità e tranquillità fu soltanto il preludio di una tragedia che avrebbe visto come protagonista Maya. La ragazza, infatti, venne ritrovata morta a soli 16 anni, e la notizia fu scioccante al punto da costringere Shinobu a chiudersi in se stessa, interrompendo bruscamente attività sportiva e studi per qualche mese. Nel corso di quei mesi, Shinobu aveva cercato risposte in merito alla morte dell'amica, risposte che le erano sempre state negate. I genitori avevano eretto una barriera fatta di diffidenza e paura, nel terrore che anche solo dire una parola potesse portarli alla stessa fine che aveva fatto la loro unica figlia. Ma quando videro Shinobu cadere in un limbo fatto di incostanza e tristezza, non resistettero e decisero di dire lei la verità, dopotutto era quello che sicuramente avrebbe voluto anche Maya.
    Un giorno, quindi, invitarono la ragazza a casa loro, per raccontarle cosa successe la sera del 22 agosto, il giorno in cui Maya scomparve. La ragazza non era stata trovata dalla CCG, non era morta nel tentativo di contrattaccare ad un violento inseguimento: Maya era stata assassinata da una banda di ghoul locale, e ritrovata morta il mattino dopo da un loro amico di famiglia. Fortuna volesse che l'amico fosse un medico ghoul che lavorava come coroner per la polizia locale e che, quindi, aiutò la famiglia Kotobuki a dichiarare come la ragazza fosse stata uccisa da un essere umano, piuttosto che dalla banda di ghoul incriminata, passando quindi l'autopsia contraffatta per proteggere l'identità di ghoul di Maya e dei signori Kotobuki, che fino a quel momento avevano volato molto basso per potersi permettere una vita agiata e tranquilla, senza mai dare nell'occhio, crescendo come una normalissima e rispettabile famiglia di Kyoto.
    Di fronte ad una notizia del genere, Shinobu si sentì ribollire il sangue nelle vene dalla rabbia. Avrebbe compreso se fosse stata la CCG ad attaccarla e a provocarne la morte, non avrebbe potuto ribattere più di tanto e non avrebbe potuto fare altro che sentirsi impotente di fronte ad un ente che, dopotutto, lavorava per la sicurezza dell'umanità, ma di fronte alla notizia del suo assassinio da persone che avrebbero dovuto essere dalla sua stessa parte, Shinobu non ci vide più dalla rabbia. Tutto ciò che poté pensare fu smettere di percorrere un debutto nella scena agonistica e dedicare la sua vita a vendicare Maya, la sua unica vera amica, e cercare di ripulire il mondo da chi agiva ingiustamente, minacciando la sicurezza di umani e ghoul; per questo motivo, Shinobu mise da parte la pallavolo ed annunciò ai genitori le sue intenzioni di studiare all'accademia della CCG di Tokyo e formarsi come agente operativo dell'agenzia anti-ghoul. Sulle prime i genitori non acconsentirono, poiché ci tenevano alla sicurezza di loro figlia e non avrebbero mai potuto accettare i rischi che diventare un agente della CCG avrebbe comportato. Ma Shinobu era determinata e non avrebbe accettato un no come risposta. I coniugi Hanyuu si arresero di fronte alle volontà tanto salde di Shinobu e, con profondo rammarico e molta titubanza, accettarono la pericolosa carriera che loro figlia aveva improvvisamente deciso di intraprendere. Si domandarono più volte il perché di questo cambio di idea, ma Shinobu rimase sempre vaga, per proteggere i Kotobuki e la sua amicizia con Maya, dicendo loro che aveva voglia di aiutare gli altri e proteggere il mondo.
    Così, terminati gli studi obbligatori, si congedò dalla propria squadra, rassegnandosi a percorrere il sogno di una vita per concentrarsi ad una carriera all'interno della CCG. Nel maggio 2021, si trasferì a Tokyo e si iscrisse all'Accademia della CCG.
    </div></div>
    <div class="sv2pv"><div class="blapgv2" style="float:right;">PV</div> Chisato Nishikigi (Lycoris Recoil)</div></div>
     
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35 replies since 2/12/2018, 18:23   1238 views
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