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.Beh... no, non ancora.
I mean, perché mai la gente dovrebbe bannare un delicato fiorellino di campagna come me? ◔◡◔
Al massimo posso dire di aver bannato gente, ma questa è un'altra storia lol
Then, parliamo di post. Quanto tempo ci mettete di solito a scriverne uno? Che metodo usate e quanti problemi vi fate, se ve ne fate?
Io sono un caso umano e potrei fare un papiro su sta domanda, ma vi risparmio.
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.Then, parliamo di post. Quanto tempo ci mettete di solito a scriverne uno? Che metodo usate e quanti problemi vi fate, se ve ne fate?
Per quanto possa sembrare strano, visto che non sono più veloce come un tempo (e, vedendo ciò che scrivevo, è un bene), ci metto giusto qualche ora.
Il mio metodo preferito è utilizzare una sorta di "Flusso di coscienza," ossia immedesimarmi nel personaggio (anche aiutandomi con un sottofondo musicale appositamente ricercato) e scrivere tutto ciò che chi sto ruolando penserebbe, spesso dilungandomi un po' troppo. Solitamente, parto dall'inizio della narrazione, ma potrei anche partire da un punto più avanti nel tempo e fare una digressione riguardo a cose dette dai personaggi altrui o ad alcune loro azioni particolarmente importanti. Nei post d'apertura, invece, inizio almeno dall'inizio della giornata dei PG, a meno che la role non sia ambientata di mattina presto o non sia necessario partire da un evento precedente per rendere la situazione più chiara sia ai player con cui ruolo, sia a un eventuale lettore esterno. In questi casi, le digressioni temporali tendono ad allungarsi in maniera indefinita.
Cerco, inoltre, di curare il mio stile a seconda del mio personaggio: spero di riuscire a far notare come Kimiko, anche nel flusso del suoi pensieri, usi un linguaggio più rigido e formale rispetto ad Astrid, limitando anche i modi di dire al minimo, mentre con la ghoul sono più flessibile e tendo a usare anche espressioni in inglese e in svedese, lingue che Astrid conosce e Kimiko non così bene.
I miei timori più grandi, quando ruolo, sono il powerplay, la rottura del punto di vista, la logica dei fatti e, soprattutto, come riuscire a far sì che un ipotetico lettore esterno possa comprendere appieno le motivazioni del mio PG e immedesimarsi in lui/lei senza venire annoiato da dei muri di testo di notevoli dimensioni. Quando ho iniziato a scrivere, anche prima di entrare nel mondo dei GDR, mi veniva spesso detto di essere troppo sintetico e di tralasciare alcuni dettagli, spesso non di poco conto. Nel corso degli anni, mi sono, però, accorto che il mio stile di scrittura è diventato più inclusivo di dettagli e pensieri e, di conseguenza, tendo a scrivere davvero tanto e, certe volte, ho paura di annoiare il lettore con informazioni inutili. Tuttavia, per quanto provi a sintetizzare, preferisco comunque restare il più inclusivo possibile.
Un altro problema che merita una menzione speciale è l'immedesimazione stessa nel PG: oltre alla rottura del POV e alla logica, cose a cui ho accennato prima, è molto raro che io scriva più di un post al giorno, in quanto preferisco liberare la mente da ciò che stavo scrivendo prima, per evitare che più PG possano influenzarsi a vicenda, specialmente se sono simili. Le influenze, oltre che stilistiche (vedasi paragrafo 2), possono riguardare pensieri e azioni. Credo che ciò sia più una mia paranoia che altro, ma preferisco evitare di scrivere post troppo ravvicinati, per precauzione. Come mi disse una persona in real, anni fa, "Con tanti personaggi in testa, spesso si perdono i confini tra di essi e tra te e loro." Sarà per questo che non scrivo sotto effetto di assunto alcool o se sono stanco o emotivamente preso da altro?Riciclo la domanda di Ryuko, modificandola un po': quanto tempo impiegate per creare un PG da zero? Da che cosa partite per svilupparlo? Quali parti della scheda compilate per prime? Quali per ultime? Quali sono le parti su cui vo soffermate di più e perché? E, soprattutto, quanti problemi vi fate e quali, ammesso che ve ne facciate?
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