[QUEST] Dance, dance! 'Till your feet bleed

26/04/2020 20:30 circa @Palazzo Onishi Reinosuke

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    Onishi Hinata

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    s2uwHjd
    Hinata aveva avuto il sospetto il ghoul stesse solo giocando con loro, come un gatto intrattiene la sua preda prima di darle il colpo di grazia, ma adesso sembravano volerle dare la conferma. Era inquietante.
    Il ghoul continuava a ridere, nonostante i colpi e una dosa di inibitori RC avrebbe già dovuto disintegrare la kagune da un pezzo.
    E alla fine, quando la kagune finalmente si dissolse, il ghoul non fece poi molto per evitare il Caposquadra Yamamoto Eichi lo tramortisse. Il gatto doveva esserci stancato del suo gioco.
    Hinata era solo un'agente di terzo grado, ma ne sapeva abbastanza per capire tutto quello era anomalo.
    Abbastanza per farla preoccupare, più che aiutarla a rilassarsi, l'adrenalina continuava a circolare ostinata e Hinata rimaneva vigile. Per quanto potesse rimanere vigile una ragazzina che, da un po', perdeva sangue.
    Non sapevano ancora perché quel ghoul si fosse fatto strada nel palazzo, ma di certo non era stato per farsi scovare tanto facilmente.
    O perché avesse deciso di giocare con loro, intrattenendoli con incredibili giochi di prestigio e poi decidendo il gioco era finito. Si cali il sipario, perché ora mi annoio.
    Ma come aveva fatto a capire era il momento di calare il sipario? Le sembrava troppo presto per dire quella era una cattura riuscita.
    Ancora di più, aveva paura di cosa avevano ignorato se tutto quello era stato per distrarli. Nei trucchi di magia, alla fine. la magia è spostare l'attenzione proprio dove vuole il mago.
    «Milo-kun e Shinsuke-kun aiutate Hinata-kun e Hikaru-kun fino all’arrivo dei soccorsi.»
    Ed era ferita, giusto. Sentire il suo nome la fece tornare alla realtà, almeno alle cose un po' più concrete delle preoccupazioni.
    «Tra pochissimo arriverà un medico», aveva detto Milo «Come ti senti?»
    Si sforzò di rivolgergli un sorriso, nonostante tutto.
    «Bene, la ferita è abbastanza sotto controllo.»
    Più o meno. In maniera decente fino all'arrivo dei soccorsi, almeno, il che era comunque già qualcosa. Avrebbe tenuto il braccio destro fermo, minimizzando il più possibile i danni che avrebbe potuto fare altrimenti.
    «Ho solo una brutta sensazione.»
    Ed era raro per Hinata non essere la solita inguaribile ottimista, i cui sogni assurdi avrebbero un giorno segnato la sua fine, ma a quanto pareva le eccezioni esistevano. Sperava solo di sbagliarsi, ma la vedeva dura.
    Come se il pericolo non fosse davvero finito.
    In un videogioco, in un momento simile la musica del boss avrebbe continuato a suonare, incessante e ansiogena. Il problema è che a quel punto non si sapeva nemmeno perché non si fermava.
    Era meglio concentrarsi sul presente.
    Si fidava del cugino, perciò non ci pensò due volte a porgergli il braccio ferito per migliorare, anche solo in parte, il bendaggio di fortuna.
    Aveva fatto comunque male, per un momento i muscoli si irrigidirono e strinse i denti per non lamentarsi. Bruciava, in un nuovo fuoco d'artificio che si aggiungeva ai precedenti.
    «Grazie.»
    Gli aveva rivolto un secondo sorriso, sebbene a quel punto Hinata non sapesse più se era per rassicurare Milo o farsi forza. Forse un po' entrambe le cose.
    Shinsuke era riuscito a uscirne indenne, grazie al cielo, ma voleva sapere come stava Hui. Anche loro avevano la situazione sotto controllo, ne era felice.
    E, visto Hui doveva aver avuto la sua stessa idea, fece appena un cenno con la sinistra -col braccio buono, in pratica, come un saluto- per dimostrare anche lei stava bene.
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.
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    Si era fatto colpire. Quel bastardo si era fatto colpire. Victor ne era certo e dal seguente comportamento del Caposquadra intuì che anche lui se ne fosse accorto.
    Era una bella sensazione, ma al contempo non lo era, vero?
    Tramortito ed a terra, in un certo senso, lo avevano preso.
    Quasi. La donna lo aveva ovviamente mancato: non che la cosa non lo avesse sconvolto poi chissà quanto, gli aveva ricordato piuttosto che fra grado e competenza - come al militare - non c'era nessuna correlazione. Forse se si fosse svegliata un attimo prima qualcosa di utile sarebbe riuscita a farla, evitando di finire nel mirino di Victor, ma ormai era troppo tardi. Era stata bollata come inutile e si sarebbe tenuta addosso quell'etichetta probabilmente in eterno.
    Eppure c'era quella consapevolezza a tormentare gli animi: se quella era una trappola loro ci erano finiti impantanati come nelle peggiori sabbie mobili. Molto divertente. L'idea che quel ghoul fosse un'esca non aveva ancora abbandonato la mente di Victor. Non sapeva un'esca per cosa, ma il suo atteggiarsi - il suo ridere, come se tutto stesse andando per il verso giusto - gli era sembrato molto simile a quello di una persona che è cosciente di essere un diversivo. Un diversivo che deve prendere tempo. E che appena è certo di aver ottenuto ciò che vuole si tramuta in una pedina sacrificabile perché tanto sa che le cose finiranno per andare bene anche per lui. In quel senso, non erano troppo dissimili dagli esseri umani, aveva pensato Victor. Facevano sempre schifo.
    Ad ogni modo, che gli inibitori avessero fatto effetto o meno, il colpo che Yamamoto gli aveva assestato in basso sulla nuca, lo aveva messo, all'apparenza, a dormire. Victor, però, non abbassò la pistola nemmeno in quel momento, mentre gli altri investigatori ancora in grado di tenersi in piedi si prendevano cura dei feriti.
    Mosse qualche passo in avanti, scandagliando l'androne con lo sguardo. Sarebbero dovuti arrivare i soccorsi, in teoria, in pratica aveva la sensazione che potessero arrivare i soccorsi, sì, ma per il ghoul.
    Il suo primo istinto in realtà era stato quello di avvicinarsi e prendere a calci la carcassa del ghoul svenuto: così, per puro divertimento e sadismo personale, ma Yamamoto gli aveva detto solo di tenerlo sotto tiro, non di avvicinarsi e poter fare quello che gli pareva e quindi Victor aveva ricacciato la sua bestia in gabbia dove doveva stare.
    Poi aveva pensato che avrebbero potuto farsi una quinque a testa con la kagune di quel ghoul, visto il massiccio numero di tentacoli che aveva, ma se era vero che sapeva assemblare un AK-12 in meno di un minuto e mezzo, non aveva la più pallida idea di come si costruisse una quinque, quindi aveva scacciato anche quel pensiero.
    Rimase comunque nei pressi della postazione che gli era stata assegnata, continuando a tenere sotto tiro il ghoul: non che potesse fare tanto altro, dopotutto. Se Yamamoto avesse avuto bisogno di qualcosa avrebbe potuto dare per scontato che bastava che lo dicesse e Victor lo avrebbe fatto. Gli ordini erano ordini e la missione andava portata a termine fino in fondo, anche a costo di fallire.


    Edited by Ryuko - 6/8/2020, 17:51
     
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    And the curtain fell
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    Takeda Kimiko

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    Mancato. In un momento del genere ero riuscita a mancarlo. Tutti contavano su di me e io lo avevo mancato. Era qualcosa d’imperdonabile, ma avrei dovuto pensarci più tardi: era più importante che io continuassi a sparare, concentrandomi maggiormente. Che cosa aveva fatto sì che io non l’avessi colpito? Era stata forse la bravura del ghoul? Era colpa mia? Non mi ero allenata abbastanza? Avrei risolto il tutto in un secondo momento, dall’indomani in poi. Per ora l’unica cosa importante era catturare il bersaglio, altrimenti sarebbe stato tutto inutile, cosa che non potevo permettere.
    Cambiai caricatore in fretta, cercando di rimanere calma e di non farmi influenzare negativamente dagli errori commessi. L’importante era che il prossimo colpo andasse a segno. Presi, poi, la mira e mi preparai a far fuoco di nuovo quando… “Ma che...”
    In seguito all’attacco di Shinsuke, andato a segno, uno dei tentacoli del ghoul si frantumò. Gli inibitori stavano iniziando a fare effetto, ma quello che stupì fu un colpo del mio superiore, che colpì in pieno il ghoul, distruggendo gli altri tentacoli e costringendolo a inginocchiarsi. Era finita? Lo stesso mostro così leggiadro fino a un momento prima aveva istantaneamente esaurito le energie? Il bersaglio aveva dato prova di saper tener testa a cinque investigatori insieme e il fatto che, da un momento all’altro, fosse stato sopraffatto, insospettì non solo la sottoscritta.
    Il Prima Classe Yamamoto, infatti, fece un cenno, che interpretai come l’ordine di non avvicinarsi. Pensai subito che anche lui potesse aver avuto la stessa intuizione, ma non potevo saperlo e, in quel momento, non era importante. Ciò che contava era eseguire i suoi ordini e quelli m’imponevano di tenere la minaccia sotto tiro. Ormai eravamo io e il ghoul e niente mi avrebbe impedito di fare tutto il necessario per assicurarmi che quest’ultimo venisse portato a Cochlea.
    Tuttavia, per quanto la situazione sembrasse favorire la CCG, lo scontro non era ancora terminato: la minaccia non era stata catturata e non la si poteva considerare già neutralizzata. Tenni il ghoul sotto tiro senza abbassare la guardia: non mi sarei fatta trovare impreparata nel caso di una trappola, che, nel dubbio, avrei dovuto comportarmi come se ci fosse.
    Quella situazione sembrava sempre più una trappola: un ghoul abile era riuscito a infiltrarsi al gala della CCG, ma, nonostante l’opportunità di far fuori in un colpo solo molti dei nemici della sua specie, sembrava volersi divertire più che compiere una strage. Aveva combattuto contro cinque investigatori in una volta sola, senza uccidere nessuno nonostante sembrasse non star combattendo al massimo delle sue capacità, ed era stato neutralizzato con la stessa facilità con cui aveva ferito due miei colleghi e schivato i colpi di tutti gli altri, compresi i miei. Sì, quella era una trappola, ma, nonostante il campo di battaglia, i miei dubbi sul fatto che la trappola fosse stata architettata dalla CCG si fecero largo nella mia mente senza che opponessi resistenza.
    E se, invece di una trappola, il nostro bersaglio fosse stato un diversivo? In quel caso avrebbe potuto essere troppo tardi. Se ci fosse stato un altro ghoul all’interno della struttura avrebbe avuto campo libero mentre la squadra d’assalto era occupata a fronteggiare la minore e più visibile minaccia. Sempre che i ghoul fossero solo due…
    “Basta!” Pensai, “Concentrati!”
    Dovevo riportarmi al momento presente senza perdermi nell’analisi dei casi possibili: indipendentemente dal fatto che il bersaglio fosse un diversivo ben articolato o un suicida intenzionato a morire combattendo, il ghoul era ancora pericoloso e andava ancora catturato. Il suo diversivo poteva essere solo un suo tentativo di farci credere di averlo sconfitto, che ci avrebbe portati ad avvicinarci a lui, permettendogli di finirci in un colpo solo. Volente o nolente, inoltre, quello era l’unico diversivo che avremmo potuto prevedere e toccava a me minimizzare il pericolo per i miei colleghi.
    Nel frattempo, sempre per ordine del mio superiore, i due Onishi meno provati dallo scontro stavano assistendo gli altri due, quindi il mio ruolo era diventato ancora più importante. Col Prima Classe Yamamoto impegnato a dare direttive attraverso la ricetrasmittente, ormai eravamo solo in due a essere completamente concentrati sulla minaccia e avremmo dovuto fare di meglio di quanto avessimo fatto finora in cinque, quindi avrei dovuto fare di più e meglio di quanto avessi fatto fino a quel momento ed, essendo quella di grado più alto tra chi aveva ricevuto i miei ordini, avrei dovuto essere impeccabile, incominciando col prendere bene la mira e, al primo segno di vita troppo rischioso dell’ostile, fargli pentire di essere nato prima di lasciarlo alla squadra che lo avrebbe poi trasportato a Cochlea.



    «Parlato»
    "Pensato"
    «Parlato di Victor»
    «Parlato di Shinsuke»
    «Parlato di Masaki»
    «Parlato di Reynolds»
     
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    fearful necromancer
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    Fine Turno 09 > Fine Quest

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    Eichi Yamamoto

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    QUINQUE
    Ukaku (Jikininki)

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    Prima Classe

    «Reynolds, Shimizu, l’intruso è stato catturato. Ho bisogno di supporto» fu la comunicazione di Eichi ai suoi due cari colleghi, una volta riaperta la trasmissione della sua ricetrasmittente. Mentre aveva parlato, non aveva distolto lo sguardo dal ghoul riverso a terra nemmeno per un secondo, rimanendo vigile e con la sua quinque ancora ben salda in mano.
    Comunque sia, quegli istanti di attesa gli sembrarono infinitamente lunghi ma quando una risposta arrivò, non poté che tirare un sospiro di sollievo. Un attimo in più e si sarebbe seriamente preoccupato fosse successo loro qualcosa in sua assenza.
    «Qui Reynolds, the coast is clear» rispose la famigliare voce maschile «Siete ancora nell’androne, confermi? Dammi qualche minuto, Shimizu e la Vice-presidente si stanno occupando di evacuare gli ultimi membri del personale rimasti» aggiunse quindi Wilfred, con un tono della voce che riconobbe quasi essere di… frustrazione. No, non come il suo solito celato atteggiamento, ma più come se fosse demoralizzato e allo stesso tempo oltraggiato. Quella realizzazione accese il suo interesse, ma allo stesso tempo alimentò di più la sua fiamma di apprensione.
    «Cos’è successo?» si ritrovò dunque a chiedere.
    «Meglio che ti spieghi di persona, non voglio ripetermi per gli altri» rispose l’altro dopo un attimo di esitazione che Eichi interpretò come, ormai abituato a leggere tra le righe, “la situazione non è molto rosea”.
    Chiusa la comunicazione, passò lo sguardo su ognuno dei suoi attuali sottoposti, accertandosi ancora una volta della loro incolumità e comunicando loro dell’arrivo di membri di supporto, per poi riportarlo sul ghoul tenuto sotto tiro anche da Kimiko e Victor.
    Tirando le somme era andata loro fin troppo bene, il ghoul in qualche modo era stato fermato e catturato e due agenti erano, sì, feriti, ma almeno non a un passo dall’altro mondo. Era tutto così surreale, sembrava quasi uno scherzo. Un gioco.
    E qualunque cosa Wilfred avesse da dire, così importante da volerla comunicare solo di persona, aveva la sensazione gli avrebbe reso la situazione almeno un po’ più chiara ma sicuramente, allo stesso tempo, sarebbero anche sorte delle nuove ma inevitabili domande.
    Passati pochi minuti il cigolare del maestoso portone d’ingresso li mise in allerta ma, nel contempo, segnalò al suo gruppo l’arrivo della sopracitata squadra di supporto: a varcare la soglia non fu solo il caro vecchio Wilfred, accompagnato da Yokoyama Masaki, Sugihara Miki e due membri dello staff medico, ma anche quella che riconobbe essere la Vice-sovrintendente delle carceri, la Prima Classe Karolina Maria Zalewska o, come ogni tanto osava chiamarla lui nella sua testa, Lindy, con alle calcagna una coppia delle sue fidate guardie, la loro divisa facilmente distinguibile, con tutta l’attrezzatura del caso in spalla. Tutti quanti, tuttavia, gli sembrarono estremamente tesi.
    Lo sguardo affranto che Wilfred gli lanciò, gli stava comunicando tutto quello che doveva sapere. Eichi si mise dunque sull’attenti, mostrando il giusto rispetto all’accigliata e bionda donna. Voleva sorbirsi anche lui un rimprovero per la sua ipotetica inettitudine? Certo che no! Let Willy take one for the team.
    Finiti i rapidi convenevoli, la nuova venuta osservò con attenzione ognuno dei presenti, analizzando la situazione, per poi schioccare la lingua.
    “Patetici” fu la traduzione mentale di Eichi. Non era una sorpresa, affatto..
    Non servirono ulteriori ordini o parole, ognuno di loro sapeva bene cosa fare: i due membri dello staff medico si erano già divisi ed erano accorsi a prestare soccorso ai feriti mentre le due guardie e i due Primo Grado si erano già mossi nella direzione del ghoul, le quinque di Masaki e Miki sguainate, pronti a ogni evenienza.
    Le due guardie estrassero dalle loro custodie due nuove siringhe d'inibitori RC, per somministrarne un'ulteriore dose al ghoul, preparando poi i loro strumenti di contenimento per il trasporto al furgoncino di massima sicurezza, parcheggiato fuori insieme agli altri, e con quel mezzo condurlo alla sua nuova casa.
    Continuando a osservare l’operato di tutti, Karolina, con indosso il suo abito da sera, era rimasta vicino all’ingresso mentre Reynolds si era avvicinato al collega giapponese.
    «Almeno qualcosa di buono lo avete fatto» commentò lei con il suo accento polacco ancora piuttosto marcato, prima di voltarsi e seguire fuori i suoi due sottoposti, intenti a trasportare via il ghoul, imbavagliato e legato con robuste cinghie in acciaio quinque, lasciando il luogo con un monocorde e poco sincero “Buon lavoro”.
    Sempre simpaticissima, pensò Eichi osservandola andare via. Non conosceva una persona che la reputasse almeno un po’ simpatica, ma nessuno poteva negare la sua efficienza e bravura nel lavoro. Però bacchettona rimaneva! Faceva sbiancare perfino Yuka!
    Dopo qualche attimo di silenzio, si girò verso Wilfred, aspettando che iniziasse la sua spiegazione. In risposta, Reynolds incrociò le braccia al petto per poi sospirare «Indovina un po’? A parte il nostro simpatico amico ghoul, non c’è nessun altro» commentò, per poi alzare abbastanza la voce, in modo da richiamare l’attenzione di tutti gli altri presenti. Odiava ripetersi. Sapeva che nei giorni successivi lo avrebbe dovuto rifare ancora e ancora, per cui tanto valeva tenere un po’ di energie da parte.
    Una volta ottenuta l’attenzione di tutti, la sua spiegazione della situazione ebbe inizio.
    «Il problema è sempre stato uno dei nostri» furono le sue prime parole, il suo solito tono colloquiale sparito. Davvero confortante, pensò quindi Yamamoto alzando un sopracciglio. In che senso il problema era stato uno dei membri della CCG? Non lo interruppe, sapendo bene che la risposta sarebbe arrivata da lì a poco.
    «E andando dritti al punto: l’investigatore Associato Speciale Murata Gorou ha sparato al Presidente che è stato già trasportato d'urgenza all’ospedale più vicino. E come ha ottenuto una pistola, vi starete di certo chiedendo» Wilfred sospirò, portandosi una mano al viso, massaggiandosi una tempia «Ebbene, con l’evacuazione in corso, l’ha gentilmente chiesta a una dei nostri colleghi, con la scusa di da dare almeno quel poco di supporto in più. Non biasimo l’errore del Secondo Grado Silvestri, in fondo, chi avrebbe mai potuto immaginare che un agente di tale notorietà volesse assassinare il Presidente invece di supportare l’operazione? Oltre a ciò, dopo il colpo ha provato a suicidarsi, ma è stato prontamente fermato dalle Prima Classe Shimizu e Zalewska. Al momento lo stanno portando in Corniculum. Se avete delle domande, aspettate più tardi durante la riunione, vi sarà spiegato tutto più nel dettaglio lì» sospirò di nuovo aggiungendo poi più sottovoce un irritato «Si, una riunione, ora».
    Detto ciò, ci fu giusto qualche attimo di silenzio tra lo shock e lo stupore derivata da quella rivelazione di cui Eichi non riusciva a comprenderne il movente, la testa che gli vorticava con quelle nuove informazioni.
    «Murata-san? Non doveva andare in pensione quest’anno? E’ sempre stato in buoni rapporti con il presidente… » commentò quindi, portandosi una mano al mento. In risposta Wilfred annuì e dal suo sguardo era chiaro che nemmeno per lui quella situazione avesse granchè senso.
    Come? Perché? Le domande non sembravano finire più.
    «Sua figlia?» chiese poi.
    «Prima mi stavo giusto chiedendo perché questa sera non fosse presente e, a quando pare, non era colpa di un'influenza» fu la pronta risposta dell’americano, dopo un attimo di pausa.
    Quindi, estorsione? Un ricatto? Per cui l’entrata in scena di quel ghoul era solo un atto di distrazione, in modo da avere la perfetta scusa per poter agire? Era veramente andata così? C’era dell’altro sotto? Come era finito un ghoul essere complice di Murata?
    A interrompere il filo dei suoi pensieri fu un’altra voce famigliare proveniente sempre dalla sua ricetrasmittente «Qui Shimizu, l’evacuazione è stata completata. Pronti per abbandonare il sito, aspetto conferma».
    Eichi annuì con la testa a Wilfred, per poi fare conferma alla collega più giovane.
    Avrebbero avuto tutto il tempo per ragionare e arrivare a una conclusione. Ora il nuovo obbiettivo era lasciare quel luogo e portare i feriti in ospedale, per poi passare al quartier generale dove una lunga riunione li avrebbe attesi. Che bello. Ne avevano di lavoro da fare ed era a tutti chiaro, dunque, che le successive settimane sarebbero state infernali. Eichi si sentiva già stanco, aveva proprio bisogno di un bel caffè.


    «Yamamoto Eichi»
    «Shimizu Yuka»
    «Wilfred Reynolds»



    Turno 10.

    Congratulazioni! L’operazione si è conclusa con successo! Il ghoul intruso è stato prontamente catturato e trasportato alla prigione di massima sicurezza della CCG, Cochlea, mentre tutti gli invitati sono stati scortati ed evacuati in sicurezza e senza troppi problemi. Tra le causalità della serata troviamo tre gravi feriti, di cui solo uno in stato critico. Oltre a ciò, per fortuna o meno, non sono stati avvistati altri possibili intrusi ne è stato trovato qualcosa di sospetto.

    Terminata la rapida spiegazione dei fatti da parte del Prima Classe Wilfred Reynolds, tutti i presenti sono stati scortati ai due furgoncini in attesa, due assistenti ad attenderli, in modo da poter lasciare la villa del Gala. La prima tappa è stata dunque l’ospedale, dove tutti gli agenti sono stati sottoposti a un basilare check-up, mentre i due feriti sono stati trasferiti in una delle sale private per essere sottoposti alle adeguate analisi e successive cure.

    Gli altri, sotto ordine dei piani altri, saranno poi successivamente scortati alla sede centrale per una riunione preliminare, in modo da poter ascoltare i vari resoconti e preparare una prima bozza dei rapporti della serata che sarà poi completata al loro ritorno. Gli invitati non parte della CCG sono stati invece richiamati il giorno successivo, in modo da riportare le loro testimonianze.

    Gli Investigatori Onishi Hikaru e Onishi Hinata, rimarranno dunque in cura per circa due settimane per poi venir dimessi e poter tornare parzialmente in servizio solo la settimana successiva.

    Gli altri investigatori, invece, rimarranno fuori servizio i due giorni successivi alla fine della quest. Al loro ritorno li aspetta molto lavoro! Meglio riposarsi finché si può.

    Il Secondo Grado Francesca Silvestri ha invece deciso di prendersi un periodo di pausa, partecipando a sessioni di terapia per il senso di colpa nato dall'errore commesso in buona fede.

    Il presidente Masayoshi Onishi è rimasto gravemente ferito nella sparatoria. Al momento è in cura in coma farmacologico all’ospedale privato della CCG di Chiyoda. Dopo una preliminare riunione dei membri del consiglio della CCG di Tokyo, qualche giorno dopo l’accaduto, è stato deciso che la Vice-presidente Takako Onishi prenderà provvisoriamente il suo posto.

    Per non scatenare il panico, alla popolazione è stato rivelato che il Presidente è caduto in coma in seguito all’attacco di un ghoul al loro annuale gala, poi prontamente catturato. A tutti gli invitati è stata fatta giurare segretezza, anche se le voci di corridoio sono difficili da controllare.

    Durante il trasporto dell’incriminato Murata Gorou alla prigione Corniculum, il furgoncino è stato attaccato da un ghoul solitario, portando alla morte di Murata e ferendo 5 agenti. Stando ai loro successivi resoconti tale ghoul sembra essere Ouroboros, avendo riconosciuto la quinque da lui usata come quella sottratta alla Prima Classe Shimizu in passato.

    Murata Erika, sua figlia, è stata ritrovata svenuta poco prima dell’accaduto di fronte alla sede della CCG di Minato. Secondo il suo successivo resoconto, era stata rapita e poi tenuta prigioniera per qualche giorno in un luogo a lei non noto. Mostrandole la foto del volto del ghoul catturato, ha confermato che quest’ultimo era il suo sequestratore.

    Tale ghoul, schedato come il rank S Jiao (la cui kagune combacia perfettamente con un fascicolo della CCG cinese di quasi tre anni fa e, stando a recenti report, apparentemente conosciuto a Tokyo con lo pseudonimo di Xiao), si è rivelato essere, senza sorpresa, poco collaborativo. Le uniche informazioni chiave a lui sottratte sono la conferma del suo alias, l’aver estorto informazioni da Murata e l’essere un alleato di Ouroboros. Tuttavia, si attendono conferme dai successivi interrogatori. Al momento è stato imprigionato al secondo piano di Cochlea.

    Le indagini saranno portare avanti dalla divisione del Prima Classe Yamamoto, formata dalle squadre Delta, Phi e Sigma.

    Si prevedono mesi intensi e di cambiamento alla CCG.



    ❖ La quest è ufficialmente conclusa! Potete dunque ritirare anche l'EXP di chiusura!
    ❖ Il topic della quest rimarrà comunque aperto per un tot di tempo, in modo da poter aggiungere, se necessario, le ultime reazioni dei vostri PG. Non è più necessario seguire l'ordine di risposta.

     
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