Playing with lives is funnier than playing videogames.

[CONCLUSA] Darien Lockwood & Alina Dušana, magazzino abbandonato, 12/03/2021 dalle 22:30, sereno

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    ALINA BLAŽKOVÁ DUŠANA
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    L'uomo continuava a supplicare, completamente distrutto, eppure lei non riusciva a provare empatia.
    Sapeva che quella era la sua condanna a morte, la scelta di non lasciar perdere quella vendetta, ma pensava di non aver più niente da perdere. Se solo avesse potuto usare la sua kagune... era come se sentisse un arto fantasma con sè, ma non riusciva proprio a cacciarlo fuori, sperava che quella rabbia in qualche modo l'avrebbe aiutata, ma nulla si era sbloccato in lei.
    Una volta finito, avrebbe dovuto chiedere aiuto al suo patrigno, non poteva restare ancora senza averla tirata fuori...e di certo quando aveva provato ad aprirsi quella parte da sola era stato solo peggio. Si sentiva inutile, non riusciva a fare nulla di quello che un ghoul normale faceva.
    Sperava che il desiderio di vendetta l'aiutasse, la sbloccasse, ma nulla di quello stava accadendo...non ancora almeno.
    Non riusciva neanche più a sentire le parole dell'uomo, fino all'ennesimo disperato "perchè noi? Cosa abbiamo fatto? Cosa ho fatto? Mi dispiace!" Forse erano state quelle scuse a farla scattare, tanto da prendere per il collo l'uomo e spingerlo sul pavimento su cui si creò una crepa.
    «Le scuse non riportano in vita nessuno...non aggiustano le cose....»
    Sibillò in preda alla rabbia, e si avvicinò con il volto a quello dell'uomo, sussurrandogli un «...avresti dovuto pensarci prima di tradire Blažková, lui ti credeva suo amico» Non avrebbero potuto sentire cosa si stavano dicendo, almeno nel video non sarebbe stato udibile. L'uomo a quel nome sembrò sgranare gli occhi e la guardò con una luce diversa.
    Quel "tu...?" appena biascicato, fu il segnale che nonostante la maschera, aveva capito. Probabilmente, pensava che fosse morta di fame da qualche parte, o presa come cavia dalla CCG e fatta a pezzi da qualche parte...invece era ancora lì. La stretta si fece più forte, quasi incontrollata.
    Era inutili i "perchè lo fai fatto?", non le interessavano, tutte scuse, tutte chiacchiere inutili.
    «Non....non usciremo vivi da qui...vero?»
    Non avevano mai avuto nessuna possibilità, e quella consapevolezza sembrò investirlo completamente, sarebbe morto sapendo che neanche l'unico figlio rimasto sarebbe sopravvissuto.
    «Oko za oko*» poche parole sussurrate, appena udibili, ma alla fine, l'uomo sembrò capire e alla fine la presa fu talmente stretta da sentire chiaramente il collo spezzarsi tra le sue dita.
    Lo vedeva che la fissava, con una lacrima che era scesa giusto in tempo, forse era davvero dispiaciuto, ma non importava, il primo nome sulla lista era stato depennato.
    Si alzò senza dire più una parola, dirigendosi verso la telecamera e spegnendola. Era rimasto solo il ragazzino, un peso inutile, ma di cui era sollevata si sarebbe occupato.
    «La prima parte è andata, fai quello che vuoi, ci penserò io dopo a ripulire» Aveva intenzione di scaricare il cadavere in un punto preciso, così che una certa persona avrebbe potuto recepire il messaggio: che stavano arrivando.

    *Occhio per occhio

    «Parlato Alina»
    *Pensato Alina*
    Ghoul
    21 Y.O
    RANK C
    CAMERIERA
    BIKAKU
     
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