[MISSION] Ward Wars: Chuo under attack! [1B]

17/11/2021, 17 circa @Chuo

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  1. alyë
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    Turno 05 (ULTIMO TURNO)

    ❖ XANDER.
    I riflessi pronti avevano probabilmente salvato la vita di Vulture.
    Il tempestivo intervento della CCG non genera infatti alcuna apparente reazione nell’aggressore, la cui attenzione è totalmente focalizzata sulla preda che stringe nella propria kagune come se fossero spire di una serpe. Fosse per lui, probabilmente entrambi finirebbero nelle grinfie della CCG senza troppe difficoltà. Se Vulture non avesse trovato un modo per svincolarsi dalla presa, sarebbero stati entrambi un bersaglio semplicissimo per gli Investigatori.
    L’azione si svolge molto rapidamente, nell’arco della manciata di secondi impiegata dagli Investigatori per sguainare le quinque, una koukaku a forma di spadone a due mani per il maschio e una ukaku a forma di baionetta per la femmina, e cominciare ad avvicinarsi con la cautela di chi sa di trovarsi tra due bestie pericolose pronte a scattare. Sulle prime sembrano indecisi sul da farsi: approfittarne per prendere due piccioni con una fava col rischio però di finire in mezzo alla furia animalesca, oppure aspettare che i ghoul si massacrino a vicenda per dare il colpo di grazia? Pur scoccandosi vicendevolmente sguardi perplessi, i due sembrano giungere alla conclusione che un intervento immediato sia la soluzione migliore, quantomeno per sventare la possibilità che i ghoul si alleino.
    Il pugno di Vulture interrompe l’azione dell’altro ghoul, infrangendosi contro la sua mandibola con uno sgradevole rumore di ossa rotte seguito da un breve urlo di dolore, che presto sfocia in una risata stentata. La presa dell’adepto delle arance si allenta, per poi sciogliersi del tutto quando la kagune di Vulture lo colpisce allo stomaco senza però riuscire a perforarlo: la sua koukaku, infatti, è più adatta alle botte da orbi che a eseguire un taglio netto e preciso.
    Finalmente libero dalla presa dell’altro ghoul, che ora deambula claudicante a causa dello stordimento qualche metro più in là, Vulture deve però fare i conti con altri due problemi: le gambe intorpidite dalla scarsa circolazione, che lo reggono a stento tra mille tremori, e gli Investigatori che incalzano per attaccare.
    Mentre l’Investigatrice armata di ukaku spara in direzione del secondo ghoul, perforandogli lo stomaco con un proiettile Q, l’altro Investigatore scatta con inaspettata velocità verso Vulture, lo spadone stretto tra le mani pronto a tracciare un arco all’altezza dello stomaco.
    Nessuno dei due sembra intenzionato a risparmiarsi: per i due ghoul potrebbe non esserci più possibilità di fuga.

    ❖ HANA & AKARI.
    Tutto ciò che ormai resta da fare è battere in ritirata, peccato sia evidentemente più facile a dirsi che a farsi.
    L’agguerrita Investigatrice sembra avere in scacco la gracile Swan, la quale tuttavia con un movimento agile e rapido riesce a sottrarsi al raggio d’azione della sua lenta e pesante quinque. Il martello si infrange sull’asfalto con una ferocia terrificante: l’onda d’urto si propaga tanto a terra, con insistenti vibrazioni che attraversano il parco giungendo persino alla distante Peregrine, sia nell’aria, spingendo Swan qualche metro più in là. La donna però non sembra conoscere pace, e con un ringhio a metà tra la rabbia trattenuta a stento e la fatica dovuta allo sforzo di agitare l’ingombrante quinque, si prepara a tornare subito alla carica.
    Il tempo a disposizione delle due ghoul per fare la differenza è brevissimo, giusto quello strettamente necessario affinché l’Investigatrice sollevi il martello. Ma è sufficiente, incredibilmente e clamorosamente è sufficiente, perché pur mancando di strategia e coordinazione entrambe prendono la decisione di concentrarsi sull’anello debole della catena, ossia l’Investigatore con la rinkaku.
    L’Investigatore, la cui attenzione è concentrata su Peregrine, subisce così un attacco su due fronti da cui non ha modo né il tempo di ripararsi. Tutte e tre le lame di Swan lo colpiscono in pieno, una alla coscia destra e due alle spalle. Contemporaneamente l’attacco di Peregrine colpisce con la forza di un’auto in corsa, spezzandogli senza difficoltà un braccio.
    L’ultima cosa che Peregrine può vedere di lui sono gli occhi spalancarsi davanti alle sue scuse, nei quali può leggere non solo lo sconvolgimento ma anche la mortificazione di chi fa quello che fa controvoglia. Un attimo dopo l’uomo è a terra, dolorante e sanguinante, impossibilitato a muoversi e con la quinque schiacciata sotto il petto.
    «Nakamura-san!» la voce dell’Investigatrice è chiaramente venata di panico.
    Mentre le ghoul mettono tra sé e i due una distanza crescente, la donna preferisce precipitarsi a sincerarsi delle condizioni del suo collega anziché inseguirle. È la loro chance per fuggire.

    ❖ JADEN & DARIEN.
    La tattica di Tengu e Pinky ha i suoi pro e contro, per quanto gettarsi in bocca al nemico potrebbe non essere la più saggia delle soluzioni qualora nelle loro intenzioni ci fosse svincolarsi da quella situazione con ancora tutti gli arti attaccati al corpo.
    Nel momento in cui i ghoul mettono in chiaro di non avere alcuna intenzione di intraprendere la strada delle trattative e Tengu trasforma il negozio nel caos primordiale, utilizzando arti e kagune per rovesciare sul pavimento scaffali e prodotti in vendita, alle sue spalle anche la CCG ancora all’esterno del konbini inizia a muoversi. Pinky e Tengu possono già sentire sulla propria pelle l’inferno che di lì a poco divamperà in quel konbini, e lo stesso vale per gli Investigatori che hanno fatto irruzione, che senza tanti complimenti costringono di peso l’ultimo ostaggio - la madre - a sparire nel bagno e lasciarsi portare in salvo, togliendo così definitivamente di mezzo ogni possibile ostacolo al loro lavoro.
    Anche perché non sarebbe carino se la donna assistesse alla morte del figlio, eventualità che diventa sempre più probabile quando gli Investigatori impugnano le loro armi e si lanciano nella mischia, dando a intendere che, lontano da occhi indiscreti, la missione viene prima della salvaguardia degli ostaggi. Non è certo la prima volta che qualcuno pensa che un bambino martire possa solo valorizzare la causa della CCG.
    Tengu ha un problema in più rispetto a Pinky: un bambino è uno scudo umano decisamente mediocre, soprattutto considerando la sua statura e corporatura. Piccolo com’è, il piccolo riesce a coprire a stento una porzione del suo corpo e questo punto debole è immediatamente sfruttato dall’Investigatrice armata di ukaku, che spara, cercando di evitare l’ostaggio, uno dopo l’altro quattro colpi al ghoul mirando alla testa, al petto e al collo. Dopo di lei, un secondo Investigatore con una quinque bikaku comincia ad avvicinarsi per ingaggiare combattimento con Tengu.
    Contemporaneamente Pinky entra come una furia nel locale principale, l’ostaggio stretto sotto un braccio e la kagune pronta a scatenare altro caos. Mentre si scaglia contro la donna con la ukaku, un collega si fa avanti e gli sbarra la strada piantando il suo spadone a due mani sui tentacoli della rinkaku, tranciandone di netto i due più lunghi, le cui estremità si disgregano subito. L’Investigatore solleva la quinque e fa per avvicinarsi a Pinky: il prossimo colpo sarà abbastanza violento da mettere fine alla vita di sequestratore e ostaggio se andrà a buon fine. Approfittando della distrazione offerta dall’offensiva dell’Investigatore, la ragazza presa in ostaggio da Pinky, ormai rassegnata a morire e perciò comprensibilmente pronta al tutto per tutto, si alza sulle punte e sporge tra le braccia del ghoul per tentare di strappargli l’orecchio con un morso.
    Come se tutto ciò non bastasse, un’esplosione fa tremare il pavimento e assorda i presenti: l’ingresso è stato fatto letteralmente saltare in aria, rivelando tra i fumi un pericoloso quantitativo di agenti della CCG assiepati fuori. Un dardo attraversa l’aria e si conficca tra le spalle di Tengu: è una fiala di inibitori RC, che inizia a fare effetto con incredibile velocità sulla rinkaku.
    Le chance di farcela sono ormai estremamente esigue, ma il fumo potrebbe fornire una buona copertura ai ghoul per tentare una fuga disperata?

    ❖ HARU & HAYATO. (Status Haru: -10%; Status Hayato: -10%)
    L’arroganza ostentata da Adam tradiva un’abbondante dose di nervosismo, quel tipo di nervosismo derivato non dalla certezza di essere superiore all’avversario, ma dal bisogno di nascondere la propria fragilità. Adam stava perdendo e ne era pienamente consapevole. E non era certo la prima volta che il trio di ghoul si trovava a fronteggiare avversari incapaci di perdere, a giudicare dal sorriso smargiasso che non abbandonò il viso del ghoul con la rinkaku durante tutta la successiva colluttazione.
    «Ah! Come se tu fossi il mio» ribatté prontamente nel momento in cui la distanza che lo separava da Adam fu ridotta alla lunghezza di un braccio, lo stesso braccio che si infranse nella forma di pugno contro lo stomaco dell’avversario senza che questi facesse niente per schivarlo.
    Ciò su cui Adam si era invece concentrato era il tentacolo che, avvolto attorno al suo braccio, riduceva notevolmente la sua mobilità. La sua bikaku andò a tagliare con fine precisione il fragile tentacolo della rinkaku, liberandolo giusto in tempo per essere scaraventato all’indietro dal pugno. Nonostante il colpo violento gli avesse mozzato il respiro e probabilmente rotto qualche costola, quella poteva rivelarsi la sua unica possibilità per defilarsi prima di finire di nuovo tra le grinfie dei nemici.
    Il ghoul con la rinkaku, infatti, sembrava già pronto a incalzare nuovamente, mentre quello con la ukaku aveva spostato la sua attenzione sull’ultimo membro del trio. Quest’ultimo era nel pieno del mirino di un Suzaku determinato a frantumargli ogni osso su cui avesse messo le mani o la kagune.
    L’offensiva del ghoul con la koukaku erano stati due pugni: uno diretto al volto; l’altro, ricoperto di kagune, al ventre. Due pugni intrisi della forza caratteristica di quel particolare tipo RC: potenti ben oltre la media, soprattutto il secondo. Avrebbero potuto stordire seriamente Suzaku, se questi non avesse reagito in maniera tempestiva, e a quel punto addio balli, balletti e balli di gruppo.
    Il colpo allo stomaco andò a segno di striscio, lacerando il ventre di Suzaku in maniera superficiale ma non per questo indegna di attenzione. Quello al volto andò invece a vuoto, intercettato da Suzaku che torse l’intero braccio con uno sgradevole fragore di ossa rotte.
    Il ghoul ferito emise un urlo che divenne un richiamo per l’alleato con la ukaku, che non perse tempo ad intervenire. Nell’arco di pochi secondi il ghoul con la koukaku si riparò dietro la sua pesante kagune dai proiettili di Suzaku, che comunque avevano avuto il tempo di infrangersi contro le sue ginocchia riducendo la sua mobilità, e alle spalle dello stesso Suzaku una seconda pioggia di proiettili ukaku lo colpì a tradimento senza particolare strategia: testa, schiena, arti, qualunque cosa andava bene, l’importante era che quel maledetto piccione crepasse.


     
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