Il ragazzo non sembrò esitare dal dare una risposta sincera alla sua domanda a bruciapelo e Chihiro lo stette ad ascoltare in silenzio, lo sguardo argenteo che non aveva abbandonato per un istante il viso di Lancelot. E appena il ragazzo aveva detto la sua, Chihiro batté le ciglia chiare come a rifocalizzare lo sguardo che poi spostò al soffitto senza esalare nessun suono, e riappoggiando la schiena allo schienale della sedia, ragionando e pensando, cercò di trovare una qualsiasi soluzione al problema che aveva ora di fronte. Era una persona creativa e si reputava anche adeguatamente intelligente e brillante, ma più di tutto, non era il tipo di persona che non si sarebbe fatta fermare da un semplice ostacolo sulla sua via.
Schiuse quindi le labbra, esalando piano come a recuperare il respiro che non si era accorto stesse trattenendo «Capisco» mormorò lui, riportando poi lo sguardo sulla figura minuta del ghoul dai capelli rossi «Ma dimmi, se vi costringessi a portarmi a chi di dovere della vostra piccola organizzazione? O anche semplicemente a mollarmi lì» chiese infine, la voce roca, con tutta la calma di qualcuno che di certo non aveva fatto una richiesta più che azzardata e a dir poco irresponsabile. Ma se lo si chiedeva a lui, quella era una proposta ottimale: a richiesta eseguita, se la sarebbe dovuta cavare da solo. Ma tanto gli bastava provare.