[QUEST] Elementary, my dear Ouroboros! [1A]

[MAIN QUEST 01] 17/02/2019 22:00 circa @Zona Residenziale

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    FINE TURNO 25 > Inizio turno 26

    CCG
    Status: 100%
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    NAME
    Eichi Yamamoto

    AGE
    32 y.o.

    QUINQUE
    Ukaku (Jikininki)

    RANK
    Prima Classe

    Dopo che i due giovani ebbero raggiunto prima l’assistente e poi lui, Yamamoto ascoltò con attenzione i loro eloquenti rapporti che alla fin fine erano molto simili tra loro per esperienze ma, giustamente, diversi al punto giusto in contenuto. Annuì alle loro parole per poi commentare il tutto con un semplice «Ottimo lavoro» e un’alzata di pollice senza, però, aggiungere altro. Per chi ci aveva già fatto a che fare o ci aveva lavorato insieme in precedenza, quel modo di comportarsi non era per niente anomalo, infondo a Eichi Yamamoto non piaceva parlare più del necessario (per lui uno spreco di energie) specialmente quando tutto era già pi che chiaro e tergiversare ulteriormente era una perdita di tempo prezioso. Tuttavia non era un modo di fare che tutti gradivano e ancora si ricordava (con affetto) i battibecchi che aveva avuto sia con Reynolds (cosa rara, tra l’altro, vederlo senza sorriso) e Shimizu (cosa più comune quando ancora era nuova) quando erano ancora in squadra insieme ormai svariati anni prima. Ogni tanto sentiva ancora i “Prendi questa situazione più sul serio!” rimbombare nelle sue orecchie.
    Comunque sia, dopo un consono grazie, prese infine in mano il taccuino che Kimiko gli aveva gentilmente porto, per poi sfogliarlo rapidamente in modo da darci una veloce occhiata prima di passarlo alle mani dell’assistente che lo avrebbe poi portato al sicuro nel furgoncino da cui erano usciti minuti prima. Prima di andare, tuttavia, lo stesso assistente gli chiese quali azioni dovevano prendere con le informazioni che gli erano state date da parte dei due per quanto riguardava il terzo membro di cui non si avevano notizie. Senza esitare Yamamoto gli ordinò di andare a chiamare un paio di agenti, che non fossero al momento occupati, per mandarli a controllare l’ultimo luogo dove indicativamente sapevano era stato visto Yukimura Sora. Annuendo al suo ordine e dopo essersi messo l’attenti, si mise subito in azione. In una delle vie limitrofe alla sinistra dell'edificio una sirena iniziò a lampeggiare e fare rumore, per poi affievolirsi sempre più mano a mano che si allontanava da quel luogo.
    Sospirando di nuovo, Yamamoto si girò nuovamente verso Akihiro e Kimiko per poi iniziare la spiegazione che era sicuro stessero aspettando «Circa più di una ventina di minuti fa abbiamo ricevuto un segnale di SOS da parte dell’assistente Ihara che comunicava in termini spiccioli la presenza di un ghoul possibilmente ostile e pericoloso ma la connessione era stata prontamente tagliata. Temendo il peggio abbiamo preparato in fretta questo squadrone e, beh, non è che avessimo tutti i torti» fece una pausa nel mentre si grattava la nuca «Nei minuti seguenti a questa segnalazione, sembra che la Prima Classe Shimizu abbia tenuto occupata questa minaccia che potenzialmente si è rivelata essere proprio il ghoul che stavamo investigando, il rank SS Ouroboros, e questa ipotesi è dovuta dal fatto che apparentemente, secondo le testimonianze dei presenti, stava utilizzando la quinque koukaku Mjolnir e sappiamo per certo che dopo il primo furto, o anche in precedenza, altre copie non sono state a noi sottratte. A parte ciò, non abbiamo altro per avvalorare tale congettura» sospirò, passando lo sguardo tra gli altri investigatori che stavano correndo in giro per mettere in sicurezza il perimetro e i due che aveva davanti «Questo ghoul è ora in fuga e un gruppo di agenti gli è alle calcagna ma le chance di prenderlo stanotte sono basse, non abbiamo avuto abbastanza tempo per organizzare un inseguimento di questa scala. Tornando a noi… la Prima Classe Shimizu ha perso i sensi e non è in ottime condizioni mentre l’assistente Ihara, una volta stato soccorso dal veicolo in cui era stato intrappolato, è in gravi condizioni. Entrambi stanno venendo trasportati nel nostro centro medico più vicino per ricevere le prime cure» detto ciò, incrociò le dita della mano che non stava tenendo la sua valigetta.
    Scosse infine la testa, per poi chiedere «Tutto chiaro per ora? Domande?» ma prima che i due potessero rispondere, dalle loro ricetrasmittenti arrivò l’annuncio di uno degli agenti che si era diretto verso il retro del condominio insieme ad una collega che dichiarò «Prima Classe, rapporto: abbiamo trovato il Secondo Grado Yukimura, sembra aver perso i sensi ma a parte una botta in testa causata da una possibile caduta non sembra avere altre ferite visibili. Lo trasportiamo subito da un paramedico» e dopo aver sospirato di nuovo, Yamamoto rispose con un semplice “Ricevuto, procedete” per poi rivolgersi di nuovo ad Akihiro e Kimiko «Bene, seguitemi. Prima di farvi accompagnare al nostro centro medico per dei controlli, voglio ricordarvi che per i prossimi giorni sarete fuori servizio per recuperare e ricordatevi di scrivere il vostro rapporto nei minimi dettagli e di presentarlo al vostro caposquadra, ah, se è Shimizu… uh, no dateli comunque a me e li consegnerò personalmente ai piani alti. E, ah!, lasciate le quinque e altre attrezzature all’assistente che vi accompagnerà, saranno portate in Sede per i dovuti controlli e manutenzione» fu quello che disse dopo aver iniziato ad incamminarsi verso uno dei veicoli borbottando tra sé e sé “E’ tutto, vero?”, per poi girarsi e chiedere nuovamente «Domande?».


    PdqwyM5
    CITAZIONE
    TURNO 26.

    Oggetti trovati:
    - Akihiro: Taccuino e block-notes; Chiavi "101", "103", "201";
    - Kimiko: Bracciale argentato; Chiavi "202"
    - Sora: Chiavi "Magazzino", “Generatore”; 2 chiavi piccole; Scatola con fotografie sfocate e rovinate;

    Status batteria cellulare: 85% (Akihiro), 85% (Sora);

    Inventario generale (tutti): Guanti in lattice, buste ermetiche, ricetrasmittenti, inibitori RC (Shimizu ed Assistente Ihara).
    Pistole a proiettili Q: Assistente Ihara, Yuka Shimizu, Kimiko Takeda e Akihiro Nakamura.

    Status: Sora (K.O); Ihara (Critico); Yuka (Incapacitata); Eichi (100%);

    Piano terra.

    Primo piano.

    Esterno.





    Edited by alyë - 18/8/2020, 22:12
     
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    And the curtain fell
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    CCG
    Status: 100%
    Cancelleria e taccuino
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    NAME
    Takeda Kimiko

    AGE
    20 y.o.

    QUINQUE
    Bikaku (Prima Multorum)

    RANK
    Secondo Grado

    Un semplice ringraziamento verbale, il necessario per non sembrare maleducato e, nel frattempo, non proferire parole inutili, fu tutto ciò che sentii prima che il mio superiore prendesse il taccuino che gli avevo porto. Lo avevo trattato con la massima cura e, nei limiti del possibile, avevo cercato di rendere ogni disegno e ogni scritta abbastanza ben fatti da non lasciare interpretazioni. Sperai di esserci riuscita, mentre l'Investigatore di Prima Classe davanti a me lo sfogliava in maniera veloce, per poi porgerlo a uno dei suoi assistenti, incaricato sia di portare il mio taccuino al sicuro, sia di formare una piccola task-force atta alla ricerca del mio pari grado Yukimura.
    Nel frattempo, anche il Secondo Grado Nakamura aveva fatto rapporto al nostro superiore e, dal suo racconto, dedussi che le nostre due indagini, per quanto fossero state concentrate su piste diverse e fossero state ambientate in luoghi diversi dello stesso edificio, avessero avuto molte similitudini, inclusi i risultati, diversi, ma incapaci di offrire conclusioni, esattamente come i miei. Nessuno di noi aveva trovato il nascondiglio di Ouroboros, quindi, considerando il fatto che tre dei nostri colleghi mancassero all'appello e che erano stati chiamati dei rinforzi, la missione di quella notte era più vicina all'essere un fallimento che un successo, almeno secondo il mio punto di vista, che ancora non aveva maturato l'esperienza di agenti capaci come quello che avevo davanti, il pari grado della mia caposquadra. Avrei rimesso nelle sue mani il giudizio finale delle prestazioni del team di cui facevo parte, sperando che nelle uniche abitazioni da noi inesplorate ci fosse qualcosa capace di ribaltare le sorti della nottata e che, nonostante la pessima performance del team investigativo, la CCG potesse trarre vantaggio il più possibile da quella missione, d cui ancora alcune cose mi erano ignote.
    L'attesa degli ordini stava iniziando a mettermi ansia: ancora non avevo avuto notizie della mia caposquadra, o dell'assistente Ihara o del mio collega Yukimura, e temevo il peggio per tutti loro. I miei pensieri furono ulteriormente acuiti da una delle sirene il cui suono, ormai, mi era diventato familiare: era un allarme della CCG, montato su un veicolo che non riuscii a vedere, ma che, a giudicare dall'intensità del suono, si stava allontanando. Quel suono proveniva esattamente da dove avevo sentito gli spari prima e, dati tutti i suoni che avevo sentito da quella direzione e tutti i colleghi di cui non avevo notizie, cercai di contenere il più possibile qualunque apparente traccia di preoccupazione e dovetti sforzarmi per riuscire a tenere la bocca chiusa e non interrompere il mio superiore, mentre lui impartiva ordini a uno dei suoi assistenti.
    Dopo un tempo di attesa breve, ma che mi sembrò lunghissimo, l'Investigatore di Prima Classe Yamamoto ci spiegò che cosa fosse successo nel vicolo dal quale avevamo sentito partire degli spari: l'Assistente Investigatore Ihara era stato attaccato da un ghoul e aveva fatto appena in tempo a inviare una richiesta di soccorso al quartier generale. L'investigatrice Shimizu, invece, aveva ingaggiato uno scontro con il ghoul che aveva attaccato l'Assistente, rimanendo ferita, seppur meno gravemente di chi aveva ricevuto l'attacco prima di lei. Si sospettava, inoltre, che il ghoul responsabile di quell'attacco fosse proprio il Rank SS Ouroboros, l'animale che eravamo venuti a stanare. Yamamoto disse che questo sospetto era stato avvalorato dal fatto che il ghoul avesse combattuto con quella che sembrava la quinque da lui rubata, la Koukaku denominata Mjöllnir, unica del suo genere a essere stata rubata da un ghoul. La mia caposquadra e l'Assistente Ihara non erano in ottime condizioni, ma erano comunque usciti vivi dall'incontro con Ouroboros e, con la loro esperienza, avrebbero potuto dare alla CCG qualche informazione sullo stile di combattimento del ghoul. Con un po' di fortuna, la missione non si sarebbe rivelata un totale fallimento, per quanto quelle informazioni sarebbero state ottenute a costo di due validi agenti, per fortuna ancora in vita. Tuttavia, tre agenti erano andati dispersi, durante la missione, e solo due di essi erano stati ritrovati, per giunta gravemente feriti.
    Il terzo elemento mancante si palesò poco dopo, grazie alla comunicazione di uno degli assistenti mandati per conto dell'investigatore di grado più alto a investigare la scena. Yukimura era ancora in vita, ma aveva perso i sensi in seguito a quella che sembrava essere stata una caduta, che lo aveva incapacitato. I miei pensieri verso l'accaduto furono contrastanti: Yukimura stesso aveva dimostrato la sua inutilità alle indagini già dal primo istante, attraverso l'idea malsana di sfondare una porta, col rischio di allertare chiunque potesse essere presente nell'edificio, che, però, non aveva rivelato la presenza di ostili, almeno negli spazi che la squadra era riuscita a esplorare. Nel caso in cui qualcosa lo avesse atterrato, sarebbe stato plausibile il fatto che fosse stato lui stesso ad allertarla, dal momento che, col colpo che aveva dato a quella porta, aveva prodotto un certo rumore, superato in intensità solo dagli spari di quelli che, stando a quanto il Prima Classe Yamamoto aveva detto, avrebbero potuto essere la caposquadra Shimizu e l'Assistente Ihara. L'inettitudine del mio collega e pari grado si era rivelata proprio nel momento in cui più avrebbe dovuto celarsi: un'investigazione riguardo un ghoul di Rank SS che, se fosse stato nell'edificio, avrebbe potuto eliminare tutto il team investigativo senza problemi, per poi concentrarsi sui due componenti rimasti della squadra. Di ciò avrei parlato nel mio rapporto, sottolineando le sue prese di confidenza, seguite a comportamenti non consoni a un'investigazione, quali discorsi inutili nel canale di comunicazione e la possibile distruzione di un elemento della scena da investigare, per fortuna non avvenuta. Di certo, avrei scritto, nei limiti dell'utile, anche dell'assenza di considerazione nel perpetrare tali comportamenti, sperando in un intervento dall'alto atto a riallinearlo agli standard della CCG, evidentemente più alti dei suoi, o a radiarlo dal servizio, in caso di recidività.
    Per quanto fossi portata a definirlo un elemento di disturbo, più che un collaboratore, c'era una cosa della quale non riuscivo a capacitarmi: come avevo fatto a non accorgermi del fatto che un mio collega avesse perso i sensi in un luogo che che, supposi, non dovesse essere troppo distante da quello in cui mi trovavo, almeno stando al tempo in cui la squadra di ricerca lo aveva trovato? Dovevo per forza aver fatto un errore o aver tenuto una condotta sbagliata durante l'operazione, ma che cosa avevo sbagliato? Le conseguenze di tale noncuranza avrebbero potuto essere molto più gravi del previsto e, se ciò fosse successo, io non me ne sarei accorta, esattamente come non mi ero accorta delle sue condizioni se non troppo tardi. Ciò non si sarebbe dovuto ripetere.
    Finalmente, gli ordini arrivarono: il nostro nuovo caposquadra ci disse di seguirlo, di riconsegnare le attrezzature e di andare al centro medico per dei controlli. Una volta completato quell'incarico, avremmo avuto qualche giorno di riposo, nel quale avremmo dovuto scrivere il rapporto delle nostre indagini il più dettagliatamente possibile. A ciò fu aggiunta una richiesta? Erano rimaste cose che avessi voluto chiarire, riguardo alla missione? In realtà, solo una, ma, dal momento che avevo l'ordine di dirigermi verso un assistente per riconsegnare le attrezzature e farmi scortare fino al centro medico più vicino, non sarei stata io a trovare le risposte, quindi valeva la pena chiedere.
    «Prima Classe Yamamoto...» Iniziai a dire, incamminandomi nella direzione del mio interlocutore, col tono umile di chi sta per far notare qualcosa a qualcuno più esperto, che, probabilmente, aveva già pensato a tale evenienza, «... Se mi è permesso, vorrei ricordarLe che gli appartamenti numero 102 e 203 non sono stati esplorati. Come verranno condotte le indagini in quei luoghi?» Se fosse stato necessario, sarei rimasta volentieri a prestare il mio contributo all'altro team investigativo: forse era stato davvero il Rank SS Ouroboros ad attaccare la caposquadra Shimizu: forse aveva qualcosa da nascondere e, avendo visto un'investigatrice della CCG vicino a quello che, almeno in teoria, avrebbe dovuto essere il suo rifugio, era stato costretto a improvvisare. Non lo sapevo, ma sapevo che due appartamenti, di cui uno inaccessibile se non a qualche essere con capacità sovrumane, non erano stati esplorati e, forse, la spiegazione agli eventi di quella sera si sarebbe trovata in uno di quei luoghi in cui la CCG non aveva ancora indagato. Solo un'indagine avrebbe potuto confermare tale teoria, e, forse, fornire anche altri indizi o prove capaci di condurre la Commissione a Ouroboros e, in tal modo, alla neutralizzazione di una minaccia piuttosto pericolosa. Solo il mio superiore avrebbe potuto chiarire tali dubbi, ma, per il momento, avevo degli ordini a cui attenermi.



    «Parlato»
    "Pensato"
    «Parlato di Shimizu»
    «Parlato di Akihiro»
    «Parlato di Sora»
    «Parlato di Yamamoto.»


    Edited by Antoil69 - 5/7/2020, 17:25
     
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    FINE TURNO 26 > FINE QUEST

    CCG
    Status: 100%
    RLabY5G
    NAME
    Eichi Yamamoto

    AGE
    32 y.o.

    QUINQUE
    Ukaku (Jikininki)

    RANK
    Prima Classe

    Yamamoto guidò i due giovani investigatori nella direzione di uno dei veicoli pronti al trasporto, un assistente già un’attesa, e ascoltò con attenzione le domande che i due agenti coinvolti quella sera in quell'investigazione finita male avevano deciso di chiedergli. Voleva alleviare qualche loro dubbio, rassicurarli prima di lasciarli andare. Certo, la sua aria svogliata traeva spesso in inganno il prossimo, come se non gli importasse niente della situazione attuale ma la verità era un’altra. Aveva imparato a usare questa impressione altrui a suo vantaggio, un finto punto debole. Era sempre vigile, attento, e teneva a dismisura del benessere altrui. In fondo, aveva giurato di proteggere il prossimo con tutto sé stesso. Era la sua ambizione.
    Annuì, dunque, alla più che legittima domanda di Kimiko per poi andare a rispondere una volta che furono arrivati di fronte al mezzo in attesa «Secondo Grado Takeda, non si preoccupi, altri agenti si stanno già mobilitando a investigare a fondo sia l'edificio che la zona circostante» le disse quindi. Non sapeva in prima persona cosa avevano vissuto quella sera ma comprendeva fin troppo bene quell’ansia che era andata probabilmente a crescere in quegli ultimi minuti, quel senso di non aver fatto abbastanza.
    Lanciò nuovamente un’occhiata ad entrambi, prima nella direzione di uno e poi dell’altro come a chiedere se avessero qualcos’altro da dire ma, a quanto pare, non avevano altro da domandargli. Sorrise fiaccamente ad entrambi e come al solito, sembrava quasi che quel gesto gli costasse troppa fatica, per poi girarsi nella direzione in cui all’assistente, che sarebbe stato alla guida del furgoncino, si era posizionato. Quest’ultimo si mise all’attenti come saluto, gesto che ricambiò con la sua abituale indolenza.
    «Il vostro compito qui è finito, cercate di riposare e riprendere le energie» aggiunse al breve discorso di prima, riportando all’attenzione ai due «Vi serviranno tutte le energie per i prossimi giorni» finì, salutando poi i due giovani investigatori per poi allontanarsi e andare incontro a un gruppo di agenti che lo stava aspettando, pronto a mettersi anche lui al lavoro. Il lavoro per lui, quella sera, non era ancora finito. Anzi, era appena iniziato.
    Comunque sia, l’assistente che avrebbe accompagnato Kimiko e Akihiro al centro medico, si presentò loro andando poi per prima cosa ad aprire la portiera scorrevole del veicolo, incitandoli a salire, e poi chiedere a entrambi di passargli le loro quinque, così da poterle mettere al sicuro nel portabagagli, e ritirare le loro ricetrasmittenti.


    PdqwyM5
    CITAZIONE
    FINE QUEST.

    Oggetti trovati:
    - Akihiro: Taccuino e block-notes; Chiavi "101", "103", "201";
    - Kimiko: Bracciale argentato; Chiavi "202"
    - Sora: Chiavi "Magazzino", “Generatore”; 2 chiavi piccole; Scatola con fotografie sfocate e rovinate;

    Status batteria cellulare: 85% (Akihiro), 85% (Sora);

    Inventario generale (tutti): Guanti in lattice, buste ermetiche, ricetrasmittenti, inibitori RC (Shimizu ed Assistente Ihara).
    Pistole a proiettili Q: Assistente Ihara, Yuka Shimizu, Kimiko Takeda e Akihiro Nakamura.

    Status: Sora (K.O); Ihara (Critico); Yuka (Incapacitata); Eichi (100%);

    La missione non può reputarsi un successo per la CCG, considerando le causalità e l’irrisorio numero di scoperte.

    Una copia di una delle quinque della Prima Classe Shimizu Yuka, la frusta di tipo bikaku Damaris 2, è stata rubata dal ghoul presumibilmente identificato come Ouroboros di cui si sono perse le tracce durante il successivo inseguimento da parte di un gruppo di agenti della CCG.

    L'Investigatrice Shimizu Yuka è stata ferita non letalmente ed è stata prontamente trasferita all'ospedale della CCG per il suo ricovero. Compreso il periodo di riabilitazione, resterà fuori servizio per circa un mese.

    Per tale motivo, la guida degli agenti che fanno attualmente parte della squadra Sigma, in seguito al mese di ospedalizzazione della Caposquadra Shimizu Yuka, è stata momentaneamente trasferita ai Prima Classe Yamamoto Eichi e Reynolds Wilfred, rispettivamente Caposquadra delle squadre Delta e Phi.

    Gli Investigatori di Secondo Grado Kimiko Takeda, Nakamura Akihiro e Yukimura Sora rimarranno fuori servizio per i seguenti due giorni dalla fine della quest.

    Malgrado anche gli altri due gravemente feriti, l’Assistente Ihara Ichirou e il Prima Classe Senda Kenzaburou, sono stati trasferiti prontamente all’ospedale affiliato alla CCG più vicino, entrambi sono deceduti qualche ora dopo. Da loro non sono state dunque reperite informazioni utili, vedendo che non hanno ripreso conoscenza in tempo.

    La signora Sakai e i coniugi Saitou sono stati trasferiti la notte stessa dell'investigazione in una location più sicura. Nessuno di loro si è rivelato essere un ghoul.

    Qualche giorno dopo, la proprietà del quartiere della 16°, dove si sono svolte le indagini, è ufficialmente passata alle mani della CCG.

    Le indagini sono state portate avanti dall’equipe del Prima Classe Yamamoto Eichi, ora diventato Comandante del nuovo squadrone abilitato principalmente (ma non solo) all’investigazione su Ouroboros che comprende, oltre alla squadra Delta, anche le squadre Sigma e Phi. Nuove squadre saranno introdotte in esso mano a mano quando necessario.

    L’investigazione del condominio è stata portata avanti nei giorni seguenti alla prima investigazione del team provvisorio da un’equipe di esperti. Oltre a quello già trovato dai giovani investigatori, poche cose sono risaltate agli occhi degli agenti: in primis, dopo aver ottenuto l’accesso all'appartamento 102, sono stati scoperti segni di colluttazione e, oltre a ciò, sono presenti segni di utilizzo di una kagune possibilmente di tipo rinkaku sia sul pavimento che su i muri; sono state trovate chiazze di sangue secco e segni di trascinamento che portano fino al bagno e alla vasca, quest’ultima è stata trovata piena di acqua putrida e rossastra, tuttavia non vi è nessuna traccia di un cadavere o rimasugli di esso; la finestra che da sul giardino, una volta alzata la saracinesca, è stato possibile constatare fosse rotta e, in base ai pezzi di vetro trovati all’interno dell’appartamento, è stata danneggiata da fuori; oltre ad alcuni mobili è stato trovato un letto improvvisato con alcune vecchie coperte e delle lattine di cibo, la conclusione è stata che possibilmente un senzatetto ha vissuto nella stanza per un periodo, per poi essere stato attaccato da un ghoul.
    Infine, nell’appartamento 203, non è stato trovato niente di nota: la stanza, a parte per qualche mobile, è quasi completamente vuota. Tuttavia, stranamente, il bagno era immacolato e fin troppo pulito e, oltre a ciò, sono state trovate delle impronte sul manico di una bottiglia di candeggina che tuttavia non hanno trovato nessun riscontro nei database.

    Tuttavia, dopo questa vicenda, non si sono più sentite notizie di Ouroboros per parecchi mesi. Nessun avvistamento, niente di niente. Una cosa è però diventata chiara alla CCG: lo scompiglio che si era andato a creare nella società ghoul. Il bersaglio di Ouroboros, in fondo, non erano solo loro.




    Edited by alyë - 18/8/2020, 22:13
     
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