Time to Fly!

[CONCLUSA] Fuyuko Enaga & Tsukiko Kurosawa Ruota Panoramica Daikanransha- 06/02/2020 Pomeriggio (DALLE 15.30), TEMPO SERENO 6°C)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And the curtain fell
    ■■■■■

    Group
    Inactive
    Posts
    2,058
    Power-up
    +169

    Status
    Ghost
    Tsukiko Hayashi Kurosawa
    Traduttrice / Insegnante / Disegnatrice
    26

    jpg
    Fuyuko cercava di sforzarsi di ricordare chiunque vedesse. Lo aveva detto timidamente, come se cercasse di non contraddirmi, ma ormai l’aveva fatto. Tuttavia non aveva detto niente di troppo importante affinché mi alterassi e lo aveva fatto con gentilezza, quindi mi limitai a continuare a sorriderle. Tuttavia, la pensavo diversamente: solo dimenticando alcuni dettagli minori si poteva far posto alle cose che si reputavano degne della propria memoria, quelle che sarebbero morte in seguito alla morte del corpo e non prima.
    Per quanto poco importanti, alcune cose dovevano avere lo spazio per essere ricordate. Una buona storia letta anni prima, un posto particolarmente bello o il volto dei miei genitori, che non avevo più visto dal vivo da una decina d’anni, meritavano, secondo me, di rimanermi vivide in memoria fino alla fine. Certo, non erano cose universalmente importanti, in quanto nulla poteva davvero esserlo, ma erano cose a cui tenevo e, per quanto fosse inutile, le avrei ricordate. Il volto di un modello incapace di lasciare il segno per qualunque cosa non avrebbe meritato di certo un posto nella mia memoria a lungo termine.
    Tuttavia, capivo il suo punto di vista: considerare chiunque abbastanza importante da essere ricordato era qualcosa che avevo già sentito da qualche parte, seppur non riuscissi a ricordarmi dove. Era una bella cosa, ma non era pratica o utile e riempiva, secondo me, la mente con informazioni inutili. Inoltre, molto sarebbe stato dimenticato comunque col passare del tempo, quindi perché non cercare fin da subito di tenersi strette solo le informazioni più importanti, per quanto soggettivo fosse il significato di quella parola?
    Decisi di tenere quei pensieri per me: dopotutto, lei era una sconosciuta che avevo appena incontrato e ancora non sapevo quanto incline fosse al dibattito, ma, a giudicare dalla sua risposta abbastanza timida, dedussi che fosse meglio lasciar perdere. E poi, che cosa sarebbe cambiato se gliel’avessi detto? Probabilmente niente. Avrei potuto non rivederla mai più, quindi perché farlo?
    «Io credo che mi ricorderò di te» disse lei, con fare innocente. Ricambiai quelle parole con un sorriso: erano una bella promessa, ma nessuna delle due poteva davvero sapere se sarebbe stata mantenuta.
    «Lo apprezzo molto.» Dissi, senza prometterle niente. I suoi modi, leggermente inusuali, la sua allegria e la sua gentilezza erano molto apprezzati, ma non sapevo se ciò potesse bastare.
    A poco a poco, mentre io e lei parlavamo, le mie mani cercavano di completare l’opera. Non ero abituata a farlo durante una discussione, ma, dettaglio dopo dettaglio, alla fine riuscii a terminare il quadro. L’opera era nella media ed ero riuscita a rendere abbastanza bene i colori di quel pomeriggio invernale, sia nel cielo sia nei riflessi luminosi. Il quadro si era rivelato un buono studio e ne ero rimasta contenta. Ora dovevo lasciarlo asciugare il tanto necessario per poterlo trasportare senza rovinarlo.
    «Ecco fatto.» Dissi, felice di aver finalmente terminato. «Che cosa ne pensi?»




    «Parlato»
    "Pensato"
    «Parlato di Fuyuko»

    Life has no meaning, but I'm still going to live

    Ghoul
    Ukaku
    RANK B
    Icarus

     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ■■■■■

    Group
    Players
    Posts
    3,321
    Power-up
    +495

    Status
    Ghost
    Fuyuko Enaga
    Inoccupata
    22

    Fuyuko rischiò di arrossire, ma si trattenne per fortuna, e cercò di concentrarsi sull'opera che stava prendendo sempre più forma: non sapeva bene come comportarsi in una situazione simile, temeva infatti di disturbare troppo l'altra durante la creazione di tutto...si chiedeva semmai sarebbe stata capace di fare qualcosa di simile anche lei...insomma, aveva sprecato praticamente la sua vita, anche se non era stato per sua volontà.
    Magari avrebbe potuto scoprire molto di più di se stessa, a conti fatti, non si conosceva neanche lei, non aveva avuto modo di capire, di scoprire...era un vero peccato.
    Avrebbe avuto innumerevoli lacune che non avrebbe potuto colmare, e lo sapeva bene.
    I suoi pensieri furono interrotti però dalla voce della ragazza, che le fece notare che aveva finito, e incredibilmente in poco tempo, come era stato possibile??? Era...era come un qualcosa di magico!!
    Era davvero brava, non c'era che dire: e le sarebbe anche caduta la mandibola per lo stupore nel vedere come era uscito quel quadro...cosa si poteva dire?
    Agli di una come Fuyuko, che non aveva mai visto all'opera un artista, era tutto semplicemente...
    «...stupendo»
    Ecco, forse sarebbe parsa esagerata all'orecchie della ragazza, ma lo stupore della ghoul era genuino, ed era rimasta a fissare l'immagine per qualche istante: istintivamente avrebbe voluto toccare quell'immagine che sembrava essere lei...era così che appariva? Certo, si era vista spesso allo specchio, o contro le vetrine dei negozi, ma quell'osservazione era altrettanto diversa.
    «È bello...potermi vedere attraverso gli occhi di qualcun altro»
    Ammise, senza contare che c'era la sua presenza in quel quadro, lei esisteva. Lei era lì. Nessuno avrebbe potuto cancellarlo...anche se si sarebbero dimenticati di lei.


    «Parlato»
    ''Pensato''


    YOU DON'T KNOW HOW IT FEELS TO BE YOUR OWN BEST FRIEND ON THE OUTSIDE LOOKING IN

    Ghoul
    Ukaku
    RANK B
    Afterlife

     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And the curtain fell
    ■■■■■

    Group
    Inactive
    Posts
    2,058
    Power-up
    +169

    Status
    Ghost
    Tsukiko Hayashi Kurosawa
    Traduttrice / Insegnante / Disegnatrice
    26

    jpg
    Ripensai al perché avessi chiesto alla mia modella per la seconda volta che cosa pensasse dell’opera non appena mi arrivò una sua risposta. La guardai rimanere stupita per l’ennesima volta, poi ricevetti dei complimenti. Certo, era bello sapere che anche l’opera terminata fosse di suo gradimento, ma ancora non sapevo il perché di quella domanda. Dopotutto, oltre a ciò che sapevo già, dovetti tenere conto del fatto che quella fosse la prima esperienza di Fuyuko come modella. Lei non era una professionista e quel quadro la raffigurava. Mi aspettavo, forse, che cambiasse la sua opinione dopo averlo visto terminato? O forse volevo sentirmi dire un’altra volta le stesse cose?
    Quello stupore sembrava così genuino ogni volta e certamente non ne ero abituata. Era tutta un’altra cosa rispetto a qualche like o commento lasciato nelle mie pagine social dedicate. Avrei potuto non rivederla mai più, quindi aveva senso assicurarsi della veridicità di quelle emozioni? O forse cercavo solamente di compiacermi? Aveva senso chiederselo, a fatto compiuto o prima di aprire bocca? Probabilmente no, ma ormai era tardi.
    In fondo, per che cosa poteva valere la pena disegnare? Lo facevo da così tanto tempo che l’atto ormai aveva perso il significato che mi aveva portato a iniziare. Ormai immortalavo le cose che trovavo belle, o ne creavo dal nulla, solo per la bellezza dell’opera, senza contare il fatto che ciò avrebbe potuto scatenare una reazione in qualcuno. Vedevo spesso reazioni nelle mie pagine social, ma sapevo ormai quanto poco le persone fossero ammiratrici sincere, dietro a uno schermo. Eppure lei, nonostante non fosse nemmeno così esperta, quindi la sua opinione non avesse troppo valore, mi stava davvero rallegrando. Non sapevo perché ciò accadesse, ma stava accadendo. Fuyuko era strana. Decisamente. Lo era stata fin dal primo istante, ma non lo reputavo un male. O forse ero solo eccessivamente compiaciuta e ciò stava offuscando il mio giudizio? In quel momento non ero in grado di dirlo.
    «Ti ringrazio.» Dissi, regalandole un sorriso gentile, ma tenendo per me i miei pensieri precedenti, che ancora non avevo capito se fossero frutto di gratitudine o di egocentrismo.
    Indipendentemente dalla sorgente di quei pensieri, era chiaro che avessi trovato qualcuno che apprezzava la mia arte, almeno quando si trattava di lei. Fu istintivo, per me, chiedermi se anche altre mie opere potessero piacerle altrettanto. Forse ciò avrebbe aiutato anche me a capire che cosa esattamente mi aspettassi da lei.
    «Se ti va, pubblico alcune opere nei miei profili social. Cerca "Tsukiakari" su B-social o Deviantart, se vuoi.» Nel mentre, presi il telefono e aprii la mia pagina nel primo social network che avevo nominato. Non ero ancora troppo grande, ma la mia pagina stava a poco a poco crescendo. Tuttavia erano le opere che m’interessava mostrarle, ma se le sarebbe cercate da sola, ora che sapeva come trovarle. Il resto sarebbe toccato a lei.
    «Hai un account B-social? Se sì non farti problemi a usare questa pagina per contattarmi, se ti va. Non ho un profilo privato, quindi va benissimo anche qui.»
    Quella frase nascondeva un fondo di verità abbastanza triste, ossia il fatto che le mie commissioni artistiche fossero più rare di quelle per traduzioni. Ciò voleva dire che il mio primo business andasse a gonfie vele, ma lo stesso non si poteva dire per l’arte figurativa, cosa che mi rattristava parecchio, ma che non sarebbe durata per sempre.
    Nemmeno la mia permanenza lì sarebbe durata per sempre. Ormai mi aspettava un viaggio in metropolitana fino a casa mia, altrimenti non sarei riuscita a portare l’opera compiuta al sicuro. Avrei dovuto aspettare che l’opera asciugasse, però. Toccarla e trasportarla con la pittura ancora fresca non sarebbe stata una mossa intelligente e di lasciarla troppo all’esterno o fuori casa non si parlava: sarei rimasta lì per il minimo indispensabile, poi avrei levato le tende, anche se questo avesse significato salutare Fuyuko, di cui ancora non mi fidavo al punto d’invitarla a casa mia. Poche persone erano state a casa mia da quando mi ero trasferita lì, includendo i miei parenti più prossimi. Quello era il mio nido e il mio posto speciale: solo delle persone fidate avrebbero potuto entrarci. Tuttavia non mi sarei dimenticata della modella che avevo incontrato quel giorno.
    «Tra poco me ne andrò: aspetterò che il quadro asciughi un po’, poi lo porterò a casa mia al sicuro. Se ti va, nei prossimi giorni ti offrirei volentieri un caffè per ringraziarti per aver posato per me. Ci stai?»




    «Parlato»
    "Pensato"
    «Parlato di Fuyuko»

    Life has no meaning, but I'm still going to live

    Ghoul
    Ukaku
    RANK B
    Icarus

     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member
    ■■■■■

    Group
    Players
    Posts
    3,321
    Power-up
    +495

    Status
    Ghost
    Fuyuko Enaga
    Inoccupata
    22

    La ghoul fu di nuovo molto gentile con lei, e ne fu contenta: non si aspettava di essere ringraziata, ma fu una sensazione piacevole, doveva ammetterlo.
    «Certo, mi farebbe piacere!»
    Prese così il cellulare per aprire le note, e segnarsi subito il nome, l'avrebbe sicuramente contattata più avanti, anche se sperava di non disturbarla...ma se gli aveva dato il suo contatto forse era un invito a scriverle?
    «Oh si, ce l'ho!» Un po' si vergognava a dire il suo nick, ma almeno così l'avrebbe riconosciuta se avesse avuto problemi ad identificarla con tutta quella gente.
    «Sono Mirror»
    Aggiunse dunque, così almeno avrebbe saputo chi era: era sempre na strana sensazione rivelare qualcosa di se a qualcuno, anche se era solo un nome o un nick, ma i nomi erano potenti, questo ne era sicura.
    Rimase infatti più che sorpresa da quell'invito inaspettato: la guardò qualche secondo, per accertarsi che aveva capito bene...era piuttosto emozionata!
    «Certo che mi va! Assolutamente! Contattami quando vuoi!»
    Sarebbe stata così contenta se fosse accaduto veramente, era quello il primo passo per costruire un'amicizia? La cosa non poteva che elettrizzarla, ma oramai era tardi, ed entrambe a quanto pare dovevano andare.
    Non vedeva l'ora però, cosa le riservava l'imminente futuro.

    «Parlato»
    ''Pensato''


    YOU DON'T KNOW HOW IT FEELS TO BE YOUR OWN BEST FRIEND ON THE OUTSIDE LOOKING IN

    Ghoul
    Ukaku
    RANK B
    Afterlife

     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    And the curtain fell
    ■■■■■

    Group
    Inactive
    Posts
    2,058
    Power-up
    +169

    Status
    Ghost
    Tsukiko Hayashi Kurosawa
    Traduttrice / Insegnante / Disegnatrice
    26

    jpg
    Fuyuko aveva un account B Social, alla fine. Aveva scelto come username Mirror, storpiando quella parola come solo un giapponese non istruito all’inglese sapeva fare. Ormai ero abituata a sentir usare male quella lingua così bella, ma faceva male ogni volta. Tuttavia segnai lo stesso quell’username nelle note del mio telefono, per far sì di non dimenticarlo, poi tornai dalla mia interlocutrice.
    «Mirror, d’accordo.» Le ripetei, più che per formalità che per altro. O, forse, alla parte di me che portava la maggior parte dei soldi a casa non andava bene che l’errore della ragazza non fosse corretto. Forse mi era rimasto più delle nozioni dei popoli che avevo studiato, ma non era importante. Non in quel momento.
    In quel momento c’era poco che contasse, ma avevo ottenuto il contatto di una persona interessante, con la quale mi sarei sdebitata a breve per il tocco personale che mi aveva permesso di aggiungere alla mia opera.
    La salutai poco dopo, non prima di averle assicurato il fatto che l’avrei presto ricontattata. Passò ancora del tempo, poi ci separammo. Ormai il mio quadro era abbastanza asciutto da essere trasportato, facendo attenzione. Avrei dovuto solamente tornare a casa, dove l’opera sarebbe stata al sicuro.
    Durante il tragitto non riuscii a fare a meno di ripensare a Fuyuko. Il modo in cui l’avevo incontrata, il suo essere in mezzo al mio campo visivo proprio al momento giusto… Non credevo alle coincidenze, né al destino, ma era bello realizzare quanto poco un evento del genere fosse probabile. Le mie intenzioni erano state semplici: andare alla ruota panoramica da sola, dipingerla in silenzio senza che nessuno mi notasse e tornare a casa, ma l’aver incontrato la persona giusta al momento giusto aveva cambiato tutto. In quel momento avevo in mano un quadro con un soggetto reale che non conoscevo fino a qualche ora prima e che non avrebbe nemmeno dovuto essere lì, ma non era un male né un bene. Semplicemente, mi rallegrava sapere di aver incontrato una ragazza dai modi strani e tutto sommato simpatica.
    Una volta tornata a casa, poggiai il quadro nella scrivania del mio studio e lo lasciai lì. Gli avrei trovato un posto da qualche parte più tardi. Per il momento avevo un libro da finire, con un assassino del quale scoprire l’identità, ma soprattutto avevo voglia di un caffè. Tutto il resto, anche il contattare Fuyuko, sarebbe stato fatto, ma avrebbe dovuto aspettare.




    «Parlato»
    "Pensato"
    «Parlato di Fuyuko»

    Life has no meaning, but I'm still going to live

    Ghoul
    Ukaku
    RANK B
    Icarus

     
    Top
    .
19 replies since 26/3/2020, 17:45   437 views
  Share  
.