Pillole e Info sul Giappone

Alcune cose da sapere sulla vita in Giappone!

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    PILLOLE E INFO UTILI SUL GIAPPONE

    Quelle che seguono sono pillole d'informazioni sul Giappone. Si consiglia, dunque, se si vuole espandere i vari argomenti, di procedere con ulteriori ricerche. Allegati ad alcune sezioni è possibile trovare dei link per una lettura più approfondita dell’argomento, essendo questo fascicolo riassuntivo e fine ad una semplice infarinatura.

    Questo topic verrà mano a mano aggiornato anche sotto richiesta, con nuove info e sezioni.

    Maggiori informazioni: Giappone (Wikipedia) [IT]; Varie Info [EN];

    Indice.
    + In Generale.
    - Religione
    - Tatuaggi
    - Maggiore età e Patente
    - Oroscopo e Gruppo sanguigno
    - Sistema Lavorativo
    - Nomi

    + Alcuni Usi e Custumi
    - Inchino
    - Buone maniere a tavola
    - Scarpe
    - Info Varie

    + Le Feste Nazionali ed altre Festività
    - Festività Nazionali/Feriali.
    - Feste non nazionali/Popolari
    - Festival (Matsuri)

    + Il Sistema Scolastico Giapponese

    + Uso degli Onorifici
    - Lista
    - Note

    + Il Visto/Visa
    - Breve Termine (90 Giorni)
    - Lungo Termine

    + Il Trattamento degli Stranieri

    Ultimo aggiornamento: 12/04/2022.



    In Generale

    Religione.
    Il Giappone gode di una piena libertà religiosa ai sensi dell'articolo 20 della sua Costituzione. Parte della popolazione giapponese è legata ai locali santuari e culti shintoisti, e una larga fetta pratica in sincretismo shintoismo e buddismo che coesistono ormai da tempo, completandosi. Questa nozione di coesistenza delle due religioni può causare confusione nei non-nativi, poiché molti giapponesi si considerano allo stesso tempo sia shintoisti che buddisti. Un’altra fetta, invece, si identifica come atea e segue i precetti religiosi solo per questioni di tradizioni. I Cristiani sono solo l'1% della popolazione.

    Nonostante la religione non faccia più parte della vita di tutti i giorni per molti giapponesi, le usanze e i rituali vengono solitamente adottati durante occasioni speciali come nascite, matrimoni, funerali, visite a santuari e templi durante le festività religiose e festival. Normalmente nelle case giapponesi vi è un piccolo altare dove si prega per onorare i defunti e gli antenati, ma anche kami e divinità buddiste.

    Nota: i santuari sono Shinto e i templi sono Buddisti.

    Per maggiori informazioni: Religione [EN]; Differenza Altari Casalinghi [EN];

    Tatuaggi.
    Nonostante i tatuaggi siano generalmente visti come una forma d'arte, il governo giapponese non condivide questa visione, dal momento che essi, seppure non siano illegali, sono spesso associati alla Yakuza, la mafia giapponese. Infatti i giovani giapponesi raramente si tatuano, soprattutto per non essere confusi proprio con i membri della Yakuza, anche se pian piano le cose stanno cambiando.

    Per cui, se si hanno tatuaggi visibili, è molto probabile che l’accesso venga negato nei seguenti luoghi: spiagge, palestre, sorgenti termali/onsen, stabilimenti balneari e piscine. Nonostante ciò, considerando che il numero di persone tatuate che siano turisti o meno è in aumento, per gli stabilimenti sta diventando più difficile negare loro l'ingresso senza ricevere feedback negativo dal pubblico. Coprire i propri tatuaggi potrebbe essere una soluzione temporanea alla questione.

    Maggiore età, Restrizioni e Patente.
    La maggiore età in Giappone si raggiunge a 18 anni (prima del 1° Aprile 2022 era 20 anni). A tale età, il diciottenne può compiere varie attività a cui prima serviva il permesso dei genitori o di un garante, e ciò comprende la possibilità di firmare contratti, affittare proprietà, sposarsi e votare. Ciò, tuttavia, non comprende bere e fumare, il cui limite è 20 anni.
    Oltre a ciò, il nuovo maggiorenne viene festeggiano con una festa chiamata “Seijin no Hi”.

    In Giappone si guida a sinistra e il volante è posizionato sul lato destro dell’abitacolo. L’età minima per mettersi al volante è 18 anni tramite licenza standard. In aggiunta: l’età minima è 16 per motociclette sotto 400cc e 20 anni per veicoli di portata maggiore. Tuttavia, non tutti i giapponesi prendono immediatamente la patente, specialmente nei centri urbani, aspettando solitamente di aver raggiunto i 20 anni.

    Per maggiori informazioni: Guidare in Giappone [IT]; Cambio della maggiore età 2022 [EN];

    Oroscopo e Gruppo sanguigno.
    In Giappone si tiene poco conto dell’oroscopo che noi tutti conosciamo, quello dei segni zodiacali dell’astrologia occidentale, infatti viene data più importanza allo zodiaco cinese (che invece per mese va per anno) formato dai seguenti dodici animali: topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e cinghiale. Infatti, nell'astrologia cinese è il segno dell'anno che identifica come sei percepito.

    Oltre a ciò, è opinione diffusa in Giappone, allo stesso modo dell’oroscopo, che i gruppi sanguigni determinino la personalità, le predisposizioni e i comportamenti, nonché le relazioni con gli altri.

    Maggiori informazioni: Oroscopo e Gruppo Sanguigno [EN]; Zodiaco 1 [EN]; Zodiaco 2 [IT]; Personalità secondo i gruppi sanguigni [IT]; Gruppi Sanguigni 2 (Wikipedia) [IT]; Gruppi Sanguigni 3 [IT];

    Sistema Lavorativo.
    Nonostante le apparenze, in media un lavoratore giapponese lavora meno ore rispetto alla media italiana, tuttavia fare gli straordinari è cosa comune ed essere dedicati al proprio lavoro è cosa ben vista e apprezzata. Il lavoratore medio giapponese ha diritto a dieci o venti giorni di ferie pagate all'anno, a seconda del numero di anni continuativi di lavoro nell'azienda.

    Maggiori Informazioni: Lavorare in Giappone [EN]; Ferie [EN]; Ore di lavoro [EN]; Ambiente di lavoro giapponese (Wikipedia) [EN];

    Nomi.
    In Giappone, il cognome viene prima del nome. La maggior parte dei cognomi giapponesi è composta da 2 kanji i cui significati sono solitamente legati alla natura, a caratteristiche geografiche o a luoghi. Anche i nomi di solito sono scritti in kanji (o per nomi più moderni, anche solo in hiragana) e i significati sono solitamente caratteristiche positive, dal momento che tali caratteri dovrebbero essere di buon auspicio sia per la famiglia che il nascituro.

    Maggiori Informazioni: Nomi Giapponesi [EN];


    ALCUNI USI E COSTUMI GIAPPONESI PIÙ COMUNI

    Maggiori Informazioni: Usi e costumi giapponesi 1 [IT]; Usi e costumi giapponesi 2 [EN]; Galateo, costumi, etc. [EN];

    Inchino.
    In Giappone generalmente ci si saluta inchinandosi. Tale gesto non si usa solo per salutare, ma anche per ringraziare, scusarsi, fare una richiesta o chiedere un favore a qualcuno. Un inchino può variare da un piccolo cenno della testa a un piegamento più profondo. Un inchino più profondo e lungo indica rispetto sincero, mentre un piccolo cenno è più casuale e informale. Inoltre, inchinarsi con i palmi delle mani uniti all'altezza del petto non è usuale in Giappone. Con gli stranieri, una combinazione tra l’inchino e una stretta di mano è più d’uso.

    Buone maniere a tavola.
    Il galateo più importante a tavola in Giappone è pronunciare delle frasi di rito prima e dopo il pasto: è infatti tradizione per i giapponesi dire "itadakimasu" prima di un pasto e "gochisousama" alla fine del pasto. Queste frasi non servono solo a ringraziare per il cibo, ma si usano anche per indicare l'inizio e la fine del pasto.

    Una delle regole fondamentali del galateo è non passare direttamente il cibo dalle proprie bacchette a quelle di qualcun altro o viceversa. È anche importante non lasciare verticalmente le bacchette nel cibo, specialmente in una ciotola di riso (che ricorda un rito funebre), e non è educato sventolare le bacchette sopra i piatti di cibo o usare le bacchette per indicare qualcuno.

    Inoltre, è educazione sollevare piccole ciotole di riso o di zuppa portandole vicino alla bocca quando si mangia per evitare di far cadere il cibo. Se non si riceve un cucchiaio per la zuppa, è accettabile sorseggiare la zuppa dalla ciotola e mangiare il cibo solido con le bacchette.

    Scarpe.
    Le scarpe non sono mai indossate in casa o sul tatami per evitare si rovini, vanno riposte in un apposito vano all’ingresso (genkan) dell’abitazione e cambiante con un paio di pantofole. Solitamente, ma non sempre, si usano anche delle pantofole diverse per andare in bagno.

    Info Varie.
    È solito l’uso di onorifici quando ci si rivolge ad un’altra persona, in modo da mostrare un certo livello di rispetto o familiarità (consultare la sezione più in basso per maggiori informazioni).

    Normalmente i locali come caffetterie non aprono presto (solitamente tra le 8-9), per cui la nostra tipica “colazione al bar” di mattina presto prima del lavoro o della scuola non viene intesa allo stesso modo. I giapponesi fanno colazione a casa o prendono qualcosa al volo da un conbini la mattina presto. Inoltre, tra i lavoratori, c’è proprio chi salta la prima colazione per poi fare uno spuntino durante una pausa in un secondo momento.

    Solitamente lasciare una mancia viene considerata maleducazione o anche quasi un insulto allo stabilimento, come ad indicare che i dipendenti non vengono pagati a sufficienza per il buon servizio che dovrebbero già offrire. Il rispetto e la gentilezza sono la “mancia” migliore. Recentemente, tuttavia, locali specializzati per i turisti stranieri hanno iniziato ad accettarle.

    Normalmente, i giapponesi non conversano in pubblico ad alto volume e la maggior parte si astiene dal parlare al telefono in treno o in un negozio, tenendo il telefono in vibrazione.

    Quando si esce a bere, è considerato scortese iniziare a bere prima di fare un brindisi (si usa esclamare “kampai!”). In uscite lavorative, è buona educazione servire prima il proprio superiore.


    LE FESTE NAZIONALI E ALTRE FESTIVITÀ

    Maggiori Informazioni: Festival Giapponesi (Wikipedia) [EN]; Feste Pubbliche (Wikipedia) [EN]; Le festività in Giappone [IT]; Anniversari giapponesi e giorni della memoria (Wikipedia) [EN]

    I giorni festivi in Giappone (国民の祝日, kokumin no shukujitsu) sono stati stabiliti dalla Legge sui Giorni Festivi (国民の祝日に関する法律, Kokumin no Shukujitsu ni Kansuru Hōritsu). Una disposizione della legge stabilisce che quando una festa nazionale cade di domenica, il giorno lavorativo successivo diventa un giorno festivo, noto come furikae kyūjitsu (振替休日). Inoltre, ogni giorno che cade tra due altre feste nazionali diventa anch'esso un giorno festivo, noto come 12c27 (国民の休日, kokumin no kyūjitsu).

    Prima che il Giappone adottasse il calendario gregoriano nel 1873, le date delle feste erano basate sul tradizionale calendario cinese. Così, il giorno di Capodanno, per esempio, veniva celebrato all'inizio della primavera, come avviene nella Cina moderna, in Corea e in Vietnam. Il governo giapponese riconosce 16 feste nazionali.

    I festival giapponesi sono occasioni di festa tradizionali. Alcuni festival hanno le loro radici nei corrispettivi cinesi, ma nel corso dei secoli hanno subito grandi cambiamenti man mano che si sono mescolati ai costumi locali. Alcuni sono così diversi che non assomigliano nemmeno lontanamente al festival originale (es. Tobata Gion), nonostante condividano lo stesso nome e la stessa data (es. Tanabata e Qixi).

    Festività Nazionali/Feriali.
    - 1 Gennaio: Primo giorno dell’anno (元日, Ganjitsu)
    - Secondo Lunedì di Gennaio: Festa del raggiungimento della maggiore età (成人の日, Seijin no Hi)
    - 11 Febbraio: Giornata nazionale della Fondazione (建国記念の日, Kenkoku Kinen no Hi)
    - 23 Febbraio: Compleanno dell’Imperatore (建国記念の日, Kenkoku Kinen no Hi).
    - Intorno al 20 Marzo: Giorno dell'equinozio di primavera (春分の日, Shunbun no Hi)
    [Inizio Golden Week]
    - 29 Aprile: Showa Day (昭和の日, Shōwa no Hi)
    - 3 Maggio: Giornata della Costituzione (憲法記念日, Kenpō Kinenbi)
    - 4 Maggio: Giornata Verde (みどりの日, Midori no Hi)
    - 5 Maggio: Giornata dei Bambini (こどもの日, Kodomo no Hi)
    [Fine Golden Week]
    - Terzo Lunedì di Luglio: Giornata Marina (海の日, Umi no Hi)
    - 11 Agosto: Giornata della Montagna (山の日, Yama no Hi)
    - Terzo Lunedì di Settembre: Giornata del rispetto per gli anziani (敬老の日, Keirō no Hi)
    - Intorno al 23 Settembre: Giorno dell’equinozio d’autunno (秋分の日, Shūbun no Hi)
    - Secondo Lunedì di Ottobre: Giornata della salute e dello sport (体育の日, Taiiku no Hi)
    - 3 Novembre: Giornata della cultura (文化の日, Bunka no Hi)
    - 23 Novembre: Giorno del Ringraziamento del Lavoro (勤労感謝の日, Kinrō Kansha no Hi)

    Feste non nazionali/Popolari.
    - Ennichi (縁日)
    L’Ennichi è un giorno speciale in cui i giapponesi celebrano la nascita o la morte della divinità shinto o buddista che venerano. Sono delle fiere organizzate dai vari templi o santuari.

    - 1-3 Gennaio: Festività dell’anno nuovo (正月, Shōgatsu)
    - Dal 3 Febbraio: Setsubun (節分)
    - 14 Febbraio: San Valentino
    - 3 Marzo: Festa delle Bambine (雛祭り, Hina-matsuri))
    - Fine Marzo-Inizio Aprile: Hanami (花見)
    - 8 Aprile: Festa dei Fiori (花祭り, Hanamatsuri)
    - 7 Luglio: Tanabata (七夕)
    - 19 Luglio: Festa delle Lanterne (灯籠流し, Tōrō nagashi)
    - 13-16 Agosto: Bon Festival (盆, bon)
    - Settembre-Ottobre; Tsukimi (月見)
    - Ottobre: Momijigari (紅葉狩)
    - 11 Novembre: Pocky Day (ポッキーの日, Pocky no Hi)
    - 15 Novembre: Shichi-Go-San (七五三)
    - 25 Dicembre: Natale, non inteso con termini religiosi ma più con scopo commerciale, oltre che per passare tempo in famiglia. La Vigilia è normalmente un giorno per uscite romantiche.
    - 31 Dicembre: Vigilia dell’anno nuovo (大晦日, Ōmisoka)

    Festival (Matsuri).
    Matsuri (祭) è la parola giapponese che indica un festival o una festività. I festival sono solitamente sponsorizzati da un santuario o tempio locale, anche se possono essere di stampo non religioso. Essendo i Matsuri numerosi e sparsi per tutto il Giappone, per una lista integrale consultate questa sezione su wikipedia (in inglese).


    IL SISTEMA SCOLASTICO GIAPPONESE

    Maggiori Informazioni: Sistema Educativo Giapponese [EN]; Molte info varie [EN]; Tradizione del pulire la scuola [EN]; Vita quotidiana nelle scuole superiori giapponesi [EN]; Scuola materna in Giappone [EN]; Differenze tra scuole nido e materne in Giappone [EN];

    L'anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo. Gli studenti nati tra il 2 aprile e il 1 aprile dell'anno successivo sono inseriti nella stessa classe. Le scuole internazionali in Giappone seguono il sistema di ciascun paese a differenza di quelle scuole pubbliche e private. Normalmente si indossa una divisa a scuola.

    Le scuole giapponesi hanno tre semestri, separati dalle vacanze, e ogni semestre inizia con una cerimonia formale di apertura e termina con una cerimonia di chiusura. Gli studenti hanno esami intermedi e finali ogni semestre. Oltre alle attività accademiche, le scuole hanno anche attività extracurricolari come festival culturali, gite ed eventi sportivi durante l'anno.

    Nella maggior parte delle scuole, le vacanze estive coprono 40 giorni circa dal 20 luglio al 31 agosto, mentre le vacanze invernali e primaverili durano entrambe circa 10 giorni, da fine dicembre a inizio gennaio circa, e da fine marzo a inizio aprile circa.

    Le scuole non obbligatorie comprendono l'asilo nido e la scuola materna, la cui durata dipende dalle singole scuole, ma generalmente dura due anni, e la frequentano i bambini dell'età di 4-5 anni. A 6 o 7 anni di età i bambini giapponesi entrano nella prima classe della scuola elementare, che prevede sei anni di studio: l'istruzione obbligatoria comprende elementari e medie inferiori (3 anni di studio), cui si aggiungono altri 3 anni non obbligatori di scuola media superiore. Le università giapponesi offrono programmi di laurea di 4 anni, programmi magistrali di 2 anni e 3-4 anni di dottorato.

    Un percorso parallelo è predisposto per gli studenti con disabilità fisiche o psichiche, tramite le cosiddette scuole speciali (Special Election Schools), separate da quelle comuni.

    Nota: ci sono diverse cose che gli anime esagerano per creare una narrazione interessante. Per esempio, non c‘è molta libertà nel modificare la divisa e il dress-code ha i suoi limiti. Il consiglio studentesco non detiene molto potere all’interno della scuola, avendo più un ruolo gestionale per esempio dei club. O anche, normalmente il tetto della scuola è sottochiave.

    Per maggiori informazioni riguardo alle materie, e divisioni degli anni, consultare questa pagina di Wikipedia. Per i club e attività del doposcuola.


    USO DEGLI ONORIFICI

    La lingua giapponese utilizza una vasta gamma di suffissi onorifici per riferirsi alle persone. Queste onorificenze sono utilizzate come suffissi che si attaccano in fondo ai nomi delle persone, e possono essere applicati al nome o al cognome a seconda di chi si ha di fronte. Nelle situazioni in cui si usa sia il nome che il cognome, il suffisso viene sempre usato in fondo all’ultimo.

    I suffissi principali e più usati sono quattro e sono: -san, -sama, -chan e -kun. Di seguito troverete una breve spiegazione di quelli usati più comunemente.

    Lista.
    - San (さん): è l'onorifico più comune, usato praticamente fra persone di tutte le età e può essere utilizzato sia in contesti formali che informali e per qualsiasi genere. Online, i giocatori giapponesi spesso aggiungono un numero 3 al nome di un altro giocatore per indicare -san (il numero viene infatti pronunciato allo stesso modo). Un po' come usare "watashi" per indicare sé stessi, usando -san è difficile mancare di rispetto. Viene normalmente tradotto con Mr. e Ms.
    - Sama (様): più rispettoso di -san, viene utilizzato per qualsiasi genere e, principalmente, per riferirsi a persone di grado più elevato rispetto a se stessi a livello sociale/lavorativo, verso i propri clienti, a persone con titoli nobiliari e talvolta nei confronti di persone che si ammirano molto. Si usa anche come suffisso per le divinità. Quando viene usato per riferirsi a se stessi, -sama esprime arroganza.
    - Dono (殿): sotto al -sama per livello di rispetto, questo onorifico non è più usato nelle conversazioni quotidiane, ma è ancora usato in alcuni tipi di scritti di corrispondenza commerciale nonché sui certificati e sui riconoscimenti. Usato anche per indicare come referente la persona di uno stesso valore, ma con comandi diversi rispetto al parlante.
    - Kun (in kanji 君, comunemente in hiragana くん): è uno degli onorifici più diffusi, utilizzato tra ragazzi e amici per indicare una certa forma di rispetto o da un adulto verso una persona molto più giovane di entrambi i generi come segno di confidenza o anche in ambito lavorativo. Viene usato per rivolgersi specialmente ai ragazzi, ma in base al contesto anche alle ragazze.
    - Chan (ちゃん): utilizzato come vezzeggiativo o come diminutivo, specialmente verso i bambini, può, tuttavia, essere utilizzato anche fra persone adolescenti o adulte e in questi casi indica una forte amicizia e grado di confidenza. Si utilizza più spesso fra ragazze, mentre se usato da un ragazzo per rivolgersi ad una ragazza non parente è più probabile che indichi un rapporto romantico tra i due. Tra amici maschi è più raro e ha prevalentemente sfumature scherzose, ma rivolto a un uomo può però anche risultare offensivo.
    - Sensei (先生): significa "professore", "maestro" (in ogni senso) o "dottore". Propriamente non è un suffisso, ma in alcuni casi il suo utilizzo associato ad un nome lo rende analogo a questi, seppur spesso sia utilizzato anche da solo.
    - Senpai (先輩): indica un compagno o collega più anziano o superiore di grado, che merita considerazione e rispetto, e non ha corrispettivi nella lingua italiana risultando intraducibile direttamente. Anche in questo caso non si tratta propriamente di un suffisso e spesso è utilizzato da solo. È utilizzato quindi sul lavoro, oppure a scuola per indicare un alunno di una classe successiva alla propria. Inversamente al senpai c'è il kōhai (後輩), cioè un compagno o collega più giovane e inesperto, ma questo termine raramente viene utilizzato accanto a un nome.

    Note.
    In realtà l’uso degli onorifici è più complicato di quello che sembra, il contesto è un elemento importante da tenere sempre in considerazione. Per esempio, un vostro superiore o datore di lavoro può chiamarvi N-chan o N-kun, ma il contrario è inammissibile e molto irrispettoso. O ancora, l’uso di determinati onorifici può cambiare in base alla persona e al suo grado di familiarità, alcuni possono non farsi problemi a farsi chiamare solo per nome in contesti quotidiani mentre altri potrebbero offendersi.

    Maggiori Informazioni: Onorifici Giapponesi (Wikipedia) [EN]; Suffissi/Onorifici Giapponesi 1 [IT] Suffissi/Onorifici Giapponesi 2 [IT]; Suffissi/Onorifici Giapponesi 3 [IT];


    IL VISTO/VISA

    Ci sono vari tipi di permessi di soggiorno per il Giappone, ma è consigliato indagare sul sito dell’ambasciata per specifiche per le varie nazioni. Per esempio, un cittadino italiano (o comunque proveniente dalla maggior parte delle nazioni europee, americane o asiatiche) può anche non fare precedentemente richiesta per un visto a breve termine (massimo 90 giorni), poiché, in base agli accordi internazionali, viene concesso automaticamente all’entrata in Giappone, semplicemente mostrando il passaporto e compilando un modulo.

    Per avere un visto lavorativo o per studio è necessario avere il Certificato di eleggibilità: è un documento che viene rilasciato dall’Autorità d'Immigrazione e che dev’essere richiesto dal datore di lavoro oppure dalla scuola dove si andrà a studiare.

    Infine, un altro tipo di visto è quello per Ragioni Mediche e viene rilasciato a pazienti stranieri che desiderano visitare il Giappone per scopi medici (compresi controlli medici completi). Il visto viene rilasciato anche ai loro accompagnatori, se necessario. Il periodo di soggiorno può essere di 90 giorni, 6 mesi o un 1 anno.

    Breve Termine (90 Giorni).
    - Visto Turistico: per i Paesi dell'Asia, dell'Africa, dell'America Latina e dell'ex Unione Sovietica (le altre nazioni normalmente non hanno bisogno di fare richiesta). Sotto determinate circostanze, il visto può essere allungato per altri 90 giorni.
    - Business Visa: indagini di mercato; trattativa commerciale; colloqui d'affari; conferenze; firma di contratti; servizio post-vendita per macchinari importati in Giappone;
    - Visto di Transito: requisito per i viaggiatori che hanno bisogno di fermarsi in Giappone mentre sono in viaggio verso un altro paese, è disponibile per i cittadini di paesi non esenti dal visto.

    Lungo Termine.
    - Visto Lavorativo (da 3 mesi a 5 anni): professore; artista; attività religiose; giornalista; investitore/direttore commerciale; servizi medici; ricercatore; maestro; ingegnere; specialista in discipline umanistiche/servizi internazionali; trasferiti all’interno di una società; intrattenitore; manodopera qualificata;
    - Visto per Professionista Altamente Qualificato (da 3 mesi a 5 anni): simile al visto lavorativo; introdotto nel 2012, offre svariati vantaggi per gli stranieri idonei.
    - Visto Generico (3 mesi, 6 mesi, 1 anno, 3 anni): attività culturali; studente; formazione; ricongiungimento familiare; stage tecnico;
    - Visto Specifico (6 mesi, 1 anno, 3 anni, 5 anni): coniuge/familiare di un cittadino di nazionalità giapponese; coniuge/familiare di un residente permanente; soggiornante di lungo periodo; attività specifiche come cittadini stranieri che desiderano entrare in Giappone come aiuto personale privato alle dipendenze di diplomatici; ecc;
    - Visto Diplomatico (per tutta la durata dell’incarico): ambasciatori, consoli, ecc.
    - Visto Ufficiale (da 15 giorni a 5 anni): impiegati amministrativi e tecnici di uffici diplomatici.

    Maggiori Informazioni: Tipi di Visto [EN]; Tipi di Visto [IT]; Ragioni Mediche [EN]; Visa [IT]; Visa [EN];


    IL TRATTAMENTO DEGLI STRANIERI

    Il trattamento degli stranieri in Giappone è un argomento complicato e delicato, difficile da riassumere in poche righe. Il Giappone non è un posto idiliaco, come alcune serie anime o altri media danno tale impressione. La visione che i giapponesi generalmente hanno degli stranieri è varia, generalmente il giappone è ancora una nazione abbastanza xenofoba e chiusa. In genere i giapponesi non disdegnano troppo gli stranieri, che anzi a volte guardano con fascino e meraviglia; il problema è che la maggior parte della popolazione non è abituata a trattare con loro, e a volte sono quasi diffidenti. Infatti, alcuni luoghi non sono provvisti di comodità necessarie come menù o istruzioni in lingua inglese. Avere un buon livello di giapponese è quasi più importante del saper parlare in inglese. Nonostante stia diventando cosa più rara, non è inusuale trovare alcuni luoghi che vietano l’ingresso proprio agli stranieri.

    Gli stranieri sono quasi sempre visti, specialmente più dalle vecchie generazioni, come qualcosa di “esterno” e quasi invadente/invasore. Per cui, in base ai casi può essere molto difficile integrarsi bene nella società giapponese. Ad ogni modo, i giapponesi rimangono generalmente molto cortesi e gentili nelle interazioni di tutti i giorni, anche se a volte possono cadere negli stereotipi o generalizzazioni.

    Gaijin (外人) è una parola della lingua giapponese che significa letteralmente "persona esterna (al Giappone)", cioè colui che non è nativo, non è del luogo. Con questo termine vengono indicati dai giapponesi gli stranieri di etnia non asiatica: gaijin può avere a volte una connotazione dura e velatamente razzista, riflettendo appunto determinati atteggiamenti di esclusione, rispetto al termine più neutro ed ufficiale gaikokujin (外国人, gaikokujin) che vuol dire appunto "persona di una terra esterna (al Giappone)". Solitamente il termine viene affiancato da un -san.

    Maggiori Informazioni: Razzismo in Giappone (WIkipedia) [IT]; Gaijin (WIkipedia) [EN]; Come si sentono i giapponesi nei confronti degli stranieri? [EN]; Essere uno straniero in Giappone [EN];



    Edited by alyë - 12/4/2022, 15:03
     
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