[QUEST] 🎄 メリークリスマス – that’s Merry Christmas in Japanese! ❄️

[ROLE EVENTO 05] 12/12/2021 dalle 10:00 circa, soleggiato @Wonder Land Shopping Center

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  1. alyë
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    fearful necromancer
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    Elke Higuchi
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    ❖ Rivolto a: Kat (NPC) | Luogo: piano terra.

    Dal momento in cui erano usciti di casa, Kat non aveva lasciato la presa della sua mano. Il piccolo umano, normalmente calmo e impassibile anche di fronte a una situazione agli occhi di una persona normale raccapricciante, in quel momento la sua irrequietudine e timidezza erano glorificate, spaventato anche solo dalla semplice presenza di altre persone incrociate nel pianerottolo del loro condominio che a malapena avevano lanciato loro uno sguardo.
    Per essere poco più giovane del Signorino Soren, Kat sembrava ancora più piccolo dei quattordici anni che doveva avere, non solo per la sua esile e piccola corporatura ma anche per i suoi atteggiamenti quasi infantili per qualcuno della sua età. Tenuto lontano dal avere contatti con la normale società umana e cresciuto anche in una maniera che lo avrebbe protetto da influenze esterne, non c’era da stupirsi se fosse cresciuto in un modo così anomalo.
    Elke desiderava con tutto il cuore farlo andare a scuola, in una pubblica, come avevano fatto con lei per mantenere le apparenze e creare una presenza al di fuori di quella famiglia, ma il Signorino si era categoricamente rifiutato. A detta della donna stessa, era come se il ghoul fosse terrorizzato che l’umano diventasse più intelligente di lui. Perché in fondo lo era già, Kat era sempre stato un bambino sveglio che imparava velocemente.
    Ed Elke stessa, in segreto, faceva del suo meglio per istruirlo al meglio. Non solo nell’arte delle lame, ma anche come semplicemente sopravvivere in quella casa. Come lei, lo scrapper aveva ormai imparato a nemmeno sussultare durante le sfuriate di Soren. A rimanere in silenzio, come fosse una statua. A nascondere la propria intelligenza. Solo in questo modo si potevano evitare punizioni ben peggiori di quelle che inevitabilmente sarebbero toccate loro.
    Ed era stato proprio per questo motivo che aveva deciso di portare il ragazzino con sé, invece di lasciarlo a casa con un facilmente irritabile Soren. Non che ad Elke servisse veramente un aiutante per svolgere i propri compiti, sapevano tutti fosse capacissima di portarli a termine da sola. Ma Soren non aveva ribattuto, irritato già dal solo ascoltare quella stupida domanda. Se entrambi se ne fossero andati, beh, erano due scocciature in meno per lui. E non era ancora arrivato a quel punto in cui voleva sfogarsi su di loro, e per quello Elke ne fu grata. Era una piccola clemenza.
    Tanto Elke aveva la lista della spesa memorizzata, e Kat l’aveva trascritta per precauzione. Il regalo per il Signor Jorgen e quello di buon augurio per Madame de Lys erano stati già riservati in un costoso negozio di Ginza, per cui della lista mancavano quelli per i colleghi di Elke e i compagni e “amici” di scuola di Soren. Più altre piccole cose di poco conto. In lista Elke aveva aggiunto dei nuovi capi di abbigliamento per Kat, qualcosa a basso costo, vedendo che stavano iniziando a stargli un po’ stretti. Gli unici che gli calzavano perfettamente erano quelli per gli spettacoli.
    Comunque sia, tenendo conto del disagio che l’umano provava nei luoghi pubblici e anche per facilitare il trasporto degli acquisiti che dovevano fare, aveva ben deciso di prendere la loro auto invece di ripiegare su i mezzi pubblici. Il viaggio fu silenzioso, nemmeno la radio era stata accesa, ma non appena avevano messo piede nel garage sotterraneo del centro commerciale, le loro orecchie erano state già bombardate da quelle canzoni natalizie.
    Una volta aver parcheggiato ed essere scesi, Elke prese il suo zainetto nero dai sedili posteriori, per poi andare ad aggiustare il cappotto blu e il cappellino che stava indossando Kat. Davvero, non solo sembrava una bambina ma non dimostrava proprio la sua età, non in pochi lo avevano scambiato per un bambino delle elementari quelle poche volte che era uscito con lei. Nonostante fosse sicuramente più letale di tutti quei umani che quotidianamente li circondavano, gli spettacoli al Ristorante e le loro uscite di caccia bastavano per provarlo.
    Tenendolo sempre per mano, i due salirono dunque al piano terra dell’edificio grazie all’ascensore. L’odore di ghoul e di umano che si mescolavano punse immediatamente il naso della ghoul non appena le porte dell’ascensore si aprirono. Elke storse il naso, la maschera di finta irritazione che portava quotidianamente fuori dalle mura di casa già in volto, ma ben presto, a pochi passi fatti nella struttura, la sua attenzione fu catturata dallo strattonamento della manica del suo cappotto beige proprio da parte di Kat, che aveva puntato timidamente il dito a una caffetteria lì vicino, senza lasciare la presa.
    «Nee-san…» mormorò lui a voce bassa.
    «Katchen, vuoi qualcosa da mangiare?» gli chiese lei, spostando lo sguardo da lui alla caffetteria in questione con tutta l’intenzione di assecondarlo.
    Il ragazzino se lo meritava, un piccolo dolce da gustare, e quella sarebbe stato una sorta di premio per lui. Bastava non dirlo al signorino. In mezzo a tutta quella folla si stava comportando benissimo ed era anche vero che normalmente Soren dava lui ben poco. Probabilmente quella mattina non gli aveva nemmeno permesso di mangiare qualcosa.
    Con lo sguardo basso, Kat annuì alla sua domanda.
    GHOUL
    23 Y.O
    rank b, shiba
    bikaku
    make-up artist

    per chi vuole fare qualcosa con lei mi dica pure 👉👈


    Edited by alyë - 13/12/2021, 13:13
     
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