Pre-summer vibes

[INATTIVA] PRIVATA: FUYUKO ENAGA & Kyoko Ishikawa -@Spiagge di kamakura - 27/04/2020 - SOLE (24°C)

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    FUYUKO ENAGA
    Fu sorpresa dalle sue parole, ma sorrise dolcemente. «Sarebbe bello poter tornare»
    Dolce ma amaro, si perchè chissà se sarebbe stata ancora viva per allora.
    Si irrigidì però appena a quello scambio: non poteva di certo rifiutarsi, sebbene ora sentiva il cuore che voleva uscirle dal petto...come avrebbe potuto parlare della sua famiglia? Come poteva evitare di menzionare la sua maledizione?
    Poteva dirle...quel segreto?
    Istintivamente si ritrovò a giocare in modo nervoso con il bordo del vestito, e ad abbassare istintivamente lo sguardo, come per nascondersi, non riuscendo a sostenere quello di Kyoko.
    Non credeva che quel giorno sarebbe arrivato tanto presto, ma sapeva che l'altro meritava la verità, ma se fosse scappata ? Una maledizione faceva paura, ma con lei sarebbe tutto finito, la sua famiglia avrebbe smesso di soffrire.
    Era giusto così, lo sapeva, eppure...non voleva andarsene, c'erano certi momenti in cui la paura si impadroniva di lei e desiderava solo scappare, ma non poteva lasciare tutto e sopratutto permettere che terribili sciagure si abbattessero su di loro.
    «Cosa vuoi sapere?»
    Chiese esitante, tergiversando ancora.
    «Insomma, non credo ci sia molto da dire... loro...» Cosa poteva dire ? Neanche lei sapeva bene come descrivere la sua famiglia. Si era interrotta, e in quel momento realizzò che non aveva realmente niente di buono da dire, e ciò la turbò. Davvero era così isolata dalla sua stessa famiglia da non sapere cosa dire su di loro? Non sapeva i loro gusti, nè cosa pensavano, forse l'unico che conosceva meglio era uno dei suoi fratelli, ma anche loro non volevano avere a che fare con lei. «...loro non vogliono avere molto a che fare con me» E lo sputò alla fine: la gola era come se le si fosse stretta in una sensazione spiacevole, lo sguardo ancora basso e ora era le mani che si stava torturando.
    «So di essere importante per il bene della famiglia, ma ....alle volte credo che non avrebbero mai voluto che io nascessi, per quanto dicano che sia stata una benedizione nella sfortuna»
    Quello aveva fatto male anche ammetterlo: si rese conto però di quanto si stesse sentendo più leggera iniziando a cacciare piano piano le cose fuori. Non sapeva se era la cosa giusta da fare, insomma...poteva davvero parlare male di loro? Avevano ragione dopotutto, no?

    «Parlato.»
    *Pensato*
    GHOUL
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    I'm living life day to day, It's never really easy but It's ok
     
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