Ne pas savoir sur quel pied danser

[CONCLUSA] Chihiro Fujioka & Lancelot Moreau; 10/01/2021 - 07:30 PM

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    Alla fine, avevano concordato di tenere quella prima seduta qualche giorno dopo l’ultimo incontro tra lui e Lancelot e anche per questo motivo, si era tenuto specificamente libero per quel giorno in particolare. Era proprio curioso di scoprire cosa il misterioso figuro che lo aveva personalmente ingaggiato avesse da raccontare. E insomma, in un certo senso era un po’ come un primo appuntamento. E non c’era niente di meglio che lasciare il segno. Anche perché, tra l’altro, la volta prima non si era nemmeno potuto preparare.
    La scelta gli era sembrata dunque ovvia.
    Ormai era quasi diventato un esperto e aveva perfino ricevuto molti consigli da persone che aveva incontrato nei quartieri di Shibuya in modo da migliorare le sue abilità. Aveva perfino imparato a camminare su i tacchi! Non troppo alti però che sennò sarebbe inciampato e si sarebbe rotto l’osso del collo. In fondo, era divertente e ci aveva persino preso gusto. Certo, non era una cosa che faceva spesso, considerando la preparazione fosse lunga, ma doveva ammettere che il risultato lo soddisfaceva sempre. Dopotutto, aveva preso quella messinscena molto sul serio e ci aveva messo dietro molto impegno pur di sembrare una bella fanciulla in modo credibile
    Per cui sotto le reazioni degli altri, dopo aver messo piede in quella abitazione in perfetto orario, si era messo in posa, cambiando la posizione e l’espressione ogni poco con un inusuale impeto di vivacità, finendo poi per domandare un retorico «Mi dona, vero?» con il suo normale tono di voce basso, ritornando poco dopo alla sua solita aria d’indolenza con un leggero sorrisetto sornione sulle labbra e le mani incrociate dietro la schiena.
    Senza sorpresa, dunque, la reazione del giovane ghoul era stata la sua preferita, quella che lo aveva soddisfatto di più. Proprio adorabile, si era persino preoccupato per lui avendo frainteso le sue intenzioni! Ed era servito l’appoggio dell'altro uomo pur di calmarlo. Lancelot gli aveva poi lanciato un’occhiata furente, per poi sgattaiolare via su per una rampa di scale. Chihiro voleva proprio andargli dietro subito, ma non erano soli e gli sembrava un po’ scortese farlo senza prima chiedere. Per cui, più semplicemente, mise su il broncio.
    Senza fare dunque ulteriori cerimonie e dopo aver passato all’autista una piccola statola che conteneva qualche dolcetto che aveva comprato per cortesia in modo da metterla in frigo, Chihiro aveva appoggiato la tracolla che aveva con sé, contenente il suo portatile e vari altro oggetti, su un divano lì vicino. L’appartamento era di certo lussuoso e insomma, doveva ammettere che era rimasto sorpreso quando aveva visto dal finestrino della macchina l’isola di Odaiba farsi sempre più vicina. Ma forse non doveva esserlo, e avrebbe dovuto intuirlo nonostante si fosse aspettato di più un’abitazione a Chuo o Minato.
    Si voltò poi di nuovo verso l’autista, che si era messo ad elencare quale bevande quella casa avesse da offrire con un'espressione leggermente sorpresa, seguita da un leggero sogghigno comunicando lui che si, avrebbe di certo gradito quella lattina di Dr. Pepper. Quella scoperta poteva significare una di due cose: Lancelot si era ricordato gli piacesse, oppure aveva finito per provarla in segreto. Insomma, dopotutto, era la sua bevanda preferita mentre lavorava, quel gusto frizzantino di ciliegia era immancabile.
    Si era poi avvicinato all’altro uomo, il ticchettio delle sua scarpe con tacco che battevano sul pavimento, in modo da chiedergli quando volesse iniziare o come dovevano procedere da quel momento, il tono serio e pacato. Tuttavia, invece di dargli subito una risposta, l’altro gli aveva indicato un sorriso complice che per il momento poteva anche andare dietro al piccolo ghoul.
    Beh, l’opportunità si era presentata e lui non avrebbe esitato ad approfittarsene.
    Per cui, dopo un elegante inchino, aveva preso la stessa strada che Lancelot aveva percorso poco prima, fermandosi al limitare della zona notte.
    «Lancelot-kun~ tutto okay?» gli chiese quindi, le mani dietro la schiena, uno sguardo incuriosito accompagnato da un leggero sorriso sulle labbra decorate da un rossetto leggero, il tono che lasciava intraprendere giusto un pizzico di preoccupazione. In fondo, il ghoul non aveva appena fatto una comica scenata di fronte a loro?
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