-
+1
.Hana Dunbar
Quel giorno Hana sapeva cosa era venuta a fare, come sempre, delle foto, così da prepararsi un portfolio di tutto rispetto ed esercitarsi...chissà che non riuscisse finalmente ad entrare in una delle accademia che desiderava all'esterno ed andarsene da quel posto. Amava profondamente la sua famiglia, ma si sentiva in gabbia, e la sua condizione di ghoul non la aiutava, odiava avere un basso profilo. Non che volesse diventare famosa, insomma, ci si doveva arrivare a livelli così alti, ma voleva vivere la sua vita appieno, e in Giappone credeva di non poterlo fare. Doveva tornarsene in Scozia magari, per ritrovare le sue origini!
Aveva infatti deciso di mettere da parte i soldi per un viaggio, e non poteva dirlo ai suoi genitori, si sarebbero preoccupati troppo! Sbuffò mentre regolava lo zoom della sua macchina fotografica e cercava un soggetto da fotografare.
A volte le persone più ignare erano sicuramente più spontanee, ma cercava sempre di non farsi beccare, doveva esercitarsi con dei profili, non poteva non mettere ritratti o foto senza persone per sempre, in un certo modo, grazie alla lente della sua macchia le sembrava di poter vedere l'anima delle persone.
Era una cosa intrigante a cui pensare, e per non disturbare nessuno si era messa in un angolo, facendo finta di fotografare qualche albero o fiore di un parco lì vicino, anche per non destare troppi sospetti, o meglio, per non inquietare nessuno. Certo, faceva anche quel tipo di foto, ma non aveva purtroppo l'obbiettivo che preferiva per quel tipo di situazioni.
Visto com'era bella la giornata, ma anche visto l'orario, aveva deciso di cambiare obbiettivo per cercare di avere una resa migliore: scavò così nel suo zaino alla sua ricerca, montando pazientemente ciò di cui necessitava, e alla fine fu pronta per tornare all'azione!
Chissà che non avesse trovato qualche soggetto interessante da fotografare!
«Parlato di Hana»
Pensato di HanaGhoul17 Y.OSTUDENT / FREELANCE PHOTOGRAPHERUKAKURANK C
. -
+1 .Junpei SmithStudente17
Sembra un pomeriggio tranquillo e a passeggiare per le vie dei quartieri di Minato vi è il biondino Junpei che pare non essersi cambiato dalla propria uniforme scolastica, deve ancora raggiungere la stazione della metro visto che era uscito con gli amici per passare un pò il tempo in compagnia.
Indossa una camicetta bianca coperta dalla giacca nera munita di simbolino della scuola all'altezza del petto dal lato del cuore. Sotto avrebbe dei pantaloni neri con scarpe lucide e prive di lacci per non perdere tempo ad allacciarle.
Passeggia lungo le vie con la valigetta con dentro l'attrezzatura scolastica e al momento sembra completamente solo, nonostante non sia un ragazzo completamente normale pare non darci eccessivamente peso, comportandosi come qualsiasi persona esistente, il sole vista l'ora sta cominciando l'imbrunire però picchia ancora in faccia e preferisce tenere i propri occhiali da sole sul naso, sguardo che si aggira tra i passanti potendo anche inquadrare la figura della signorina intenta a scattare foto, ma non essendo il suo campo preferisce continuare la sua avanzata passandole accanto, molto probabilmente fiuterà l'essenza della fanciulla per un profumo che solo i suoi simili possono vantarsi di sentire, unico modo in loro possesso di distinguere umani dai simili.
Tuttavia quella città sarebbe colma di persone come lui, chi assetati di sangue, chi invece vogliosi di libertà e civile convivenza ma restano in gran numero, quindi non conoscendola si sarebbe solo fermato a fissarla a qualche metro di distanza senza emettere rumore, con le braccia conserte reggendo ancora la cartella con la destra mentre la mancina si solleva a massaggiarsi il mento con aria curiosa, cercherebbe di capire a cosa punta la fotografa visto che alla fine si parla di una delle mille facce dell'arte.
<parlato Junpei>
*Non gioco pensieri*Da carnefici a vittime è un attimoGhoulRinkakuRANK CLe Blanche. -
.Hana DunbarInizialmente Hana non si era resa conto di essere osservata, credendo ingenuamente di essere quasi invisibile, dopotutto era qualcosa a cui era abituata, sebbene non le piacesse.
In quel mestiere però tornava piuttosto utile, diventava quasi come una skill aggiuntiva. Era un'osservatrice silenziosa del mondo esterno.
Avrebbe dovuto sapere che prima o poi sarebbe stata beccata, ma per lunghi minuti continuò a starsene tranquilla nella sua ignoranza, osservando le foto appena fatte attraverso lo schermo digitale della sua macchina.
Doveva decisamente aggiustare il tiro, prima o poi avrebbe trovato lo scatto giusto da inserire...e molti sarebbero stati scartati ovviamente.
Ad un certo punto si sentì osservata, oltre al fatto che notò finalmente il ragazzo poco distante da lei osservarla, tanto da farla sussultare.
Si guardò attorno come per assicurarsi che stesse guardando proprio lei...e purtroppo era così.
«T...Tutto bene?»
Chiese, sentendosi a disagio, e perdendo la sua calma e sicurezza che aveva prima, nella sua bolla lontana da tutti. Non le piaceva sentirsi così, ma era più forte di lei.
«Parlato di Hana»
Pensato di HanaGhoul17 Y.OSTUDENT / FREELANCE PHOTOGRAPHERUKAKURANK C. -
.Junpei SmithStudente17Non è il tipo da provocare problemi, solo che una ragazzina che fa foto al parco cosi a cuor leggero gli risulta un po' strano, a meno che non stesse stalkerizzando qualcuno in particolare. Si massaggia il mento prendendo un profondo respiro mentre si gusta tutta la scena fino a quando non sarebbe proprio lei ad accorgersi della sua occhiata, niente di truce o troppo aggressivo essendo solo un curioso come tutti che cerca di capire l’argomento delle sue fotografie. Lascerebbe che sia lei ad avvicinarsi e parlare per prima, in risposta le farebbe solo un sorriso cordiale potendo avvertire come sia sotto un estrema ansia, però agiterebbe il capo sempre gentile .
<certo, tutto bene signorina, ero solo curioso di vedere cosa stava fotografando>
Chiederebbe infine mentre le starebbe vicino solo per dare uno sguardo veloce se concesso, ovviamente ancora non si presenta ma almeno se la filosofia sparata dal padre è “vera” tra biondi ce sempre una certa affinità, ma sono solo bazzecole probabilmente. Starebbe in attesa di commenti mentre si gode il resto della giornata che almeno pare essere più serena degli animi della signorina.
< Parlato Junpei >
*Non gioco pensieri*
Da carnefici a vittime è un attimoGhoulRinkakuRANK CLe Blanche. -
.Hana DunbarBe', non sapeva bene come rispondere a quell'estraneo, dopotutto non voleva dire apertamente che fotografava persone o attimi di vita quotidiana, quindi avrebbe detto una mezza verità, anche perchè non molte persone amavano essere fotografate e lei di problemi non ne voleva.
«Mi sto esercitando nella fotografia...quindi fotografo un po' di tutto»
Il che era vero, quindi non stava completamente mentendo. Anche se pensare che quel ragazzo la stesse osservando un po' la metteva a disagio.
«Non avete mai visto un'aspirante fotografa in azione?»
Magari fosse stata una vera fotografa! Ma lo sarebbe diventata! Doveva preparare il più bel portfolio del mondo, e per farlo doveva crearne uno piuttosto vario.
Doveva poter dimostrare di esserne in grado. Che era all'altezza!
«Parlato di Hana»
Pensato di HanaGhoul17 Y.OSTUDENT / FREELANCE PHOTOGRAPHERUKAKURANK C. -
.Junpei SmithStudente17La studia e la scruta con attenzione mentre ascolta le sue parole annuendo al suo dire iniziale, non trovandoci nulla di male o di sospetto salvo il suo atteggiamento piuttosto timido, cosi le farebbe un leggero sorriso per tentare di rassicurarla.
<non si preoccupi signorina, ero solo curioso tutto qua, pensavo stesse fotografando un esemplare di animale> mentre scruta in effetti cosa potrebbe avere davanti a lei, ma a parte vegetazione, bimbi che giocano e gente che passeggia non riesce a individuare altro, quindi si allena con ciò che trova come fa gran parte degli artisti.
<penso che dovrei invitarti a fare un giretto allo zoo, magari ce qualche volatile o modelli migliori di qualche persona di passaggio>
Direbbe la sua a proposito dandole naturalmente un suggerimento in caso, a parte questo chinerebbe il capo con fare gentile.
<sono Junpei comunque, stavo tornando a casa ma se tardo un po' non succede nulla di male>
Pronto a farle compagnia, a meno che non sia di disturbo e in quel caso se ne sarebbe andato via senza fiatare, cosi resterebbe in silenzio lasciando che sia la signorina a parlare.
<parlato Junpei>
*Non gioco pensieri*Da carnefici a vittime è un attimoGhoulRinkakuRANK CLe Blanche. -
.Hana Dunbar«Hana»
Disse solamente, presentandosi con un sorriso timido: pensò molto attentamente alla proposta del ragazzo, in effetti poteva essere una buona idea. Era un ghoul come lei, non sembrava comunque avere brutte intenzioni nei suoi riguardi, anzi sembrava gentile. Poteva fidarsi? Non lo sapeva, ma allo stesso tempo voleva uscire fuori dal suo guscio e conoscere qualcuno di nuovo poteva essere un buon allentamento.
«Potrebbe essere una buona idea...lo zoo dico...» Accettò quindi la sua proposta facendosi coraggio. «E di quali modelli migliori parli?» Intendeva se stesso o qualcuno che conosceva allo zoo? Di certo l'altro sembrava tutto furchè timido, a differenza di lei, quindi non sarebbe sembrato strano se le avesse risposto in quel modo.
«Ci sono stata poche volte ammetto»
Non era un posto che frequentava sempre, anzi, spesso era più tra scuola e ristorante di famiglia, dunque trovare tempo per la fotografia e per visitare anche altri posti era piuttosto complicato.
«Parlato di Hana»
Pensato di HanaGhoul17 Y.OSTUDENT / FREELANCE PHOTOGRAPHERUKAKURANK C. -
.Junpei SmithStudente17La signorina almeno sembra essere più tranquilla del resto dei compagni o coetanei conosciuti fino ad ora, spesso si ritrova assaltato da loro per giocare, fare sport, andare a spasso oppure mangiare in compagnia, quest'ultima per lui è pari a una tortura essendo un Ghoul, comunque sicuramente non è un tipo da fotografia e quindi indicherebbe le varie creature che popolano il posto.
<che ne dici di loro?>
Puntando quelle povere creature cresciute in cattività forse e quindi incapaci di cavarsela nella natura selvaggia, non aggiungendo altro chinando il capo appena sentirebbe quel nome alla quale dedica un sorriso gentile, tuttavia pure lui ce stato poche volte e farsi un giretto allo zoo non dovrebbe essere male, se concesso le farebbe da cavaliere camminandole vicino in modo da farla sentire pure più al sicuro, ignaro se sia cosi tesa per timidezza o perchè ha paura di qualcosa.
<e' da molto che pratichi fotografia?>
Farebbe qualche chiacchiera mentre proverebbe a entrare superando i cancelli e iniziare a dare uno sguardo in giro curioso di scoprire quali animali vi sono, magari punterebbe quelli innocui non sapendo quanto possa essere impressionabile.
<parlato Junpei>
*Non gioco pensieri*
Da carnefici a vittime è un attimoGhoulRinkakuRANK CLe Blanche. -
.Hana DunbarUn po' le dispiaceva per quegli animali, in qualche modo si sentiva così, non potendo essere totalmente libera. Un velo di tristezza ci fu sul suo sguardo, ma si riprese quasi subito, non voleva far notare al suo accompagnatore quel cambio improvviso di umore.
«Nonostante tutto sembrano vivere bene»
Commentò, quasi a perdersi nel guardare i poveri animali: dopotutto anche i ghoul come lei vivevano bene o sembravano...ma c'era sempre la paura e la tensione di essere mandati al macello.
Quella vita era una finta, ed era ciò che stava iniziando a scoprire.
«Da qualche anno in effetti» Era giovane, quindi non voleva proprio dire da piccola ma quasi, di certo aveva la passione, ma prima non avrebbe potuto permettersi quella macchina fotografica, non navigavano in condizioni economiche favorevoli.
«Tu sei un appassionato?»
Chiese a quel punto, seguendolo oltre i cancelli e iniziando già a fare qualche scatto.
«Parlato di Hana»
Pensato di HanaGhoul17 Y.OSTUDENT / FREELANCE PHOTOGRAPHERUKAKURANK C. -
.Junpei SmithStudente17Si guarderebbe intorno con aria curiosa e un po' dispiaciuta nei confronti dei vari animali chiusi in gabbia, ma come unico lato positivo sarebbe il fatto che quest’ultimi non potrebbero mai vivere all’aperto perché incapaci di sopravvivere senza l’aiuto di un essere umano che li segua e li curi.
<diciamo di si, questi animali sono stati salvati dal bracconaggio mentre altri sono proprio nati qui e rischiano di non farcela in libertà>
Spiegherebbe con calma verso la signorina appassionata di fotografia, non dicendo nulla riguardo la sua vita da ghoul anche se dalla sua espressione apparirebbe piuttosto calmo e sereno tipico di chi abbia fatto il callo ormai nel vivere in determinate circostanze in cui deve agire nell’ombra convinto che pure Hana ne sa qualcosa dato che anch’egli sarebbe una parirazza, quindi si comporta semplicemente come essere umano accompagnandola con calma in quella gita allo zoo.
<io sono più un appassionato di musica, ma pure la fotografia è una nobile arte, la seguo anche io da piccolo, all’inizio era un anti stress ma poi piano piano sono migliorato>
Mentre avanzerebbe insieme a lei notando come cominci a scattare qualche foto qua e là, lui invece studia i vari animali cercando di capirne condizioni e stato d’animo, se solo si fosse applicato in zoologia magari se la sarebbe cavata.
<cosa ti piace fare a parte scattare foto?>
Avrà pur sempre altri interessi, sarà una ghoul ma resta una signorina prima di ogni cosa, quindi aspetta un suo commento a riguardo mentre le starebbe vicino senza intralciarle l’obbiettivo.
<parlato Junpei>
*Non gioco pensieri*Da carnefici a vittime è un attimoGhoulRinkakuRANK CLe Blanche. -
.Hana DunbarHana rimase qualche istante in silenzio a guardare gli animali, in qualche modo sentiva di capirli: anche lei si sentiva nata in cattività. La libertà che aveva non la sentiva vera, non lo era davvero. Era imprigionata in quel mondo in cui non poteva essere se stessa, doveva vivere nascosta, e non riusciva a sopportarlo.
Neanche lei forse ce l'avrebbe fatta in libertà.
«Forse...magari però vorrebbero un'occasione per vedere se è così»
Non avrebbe dovuto immedesimarsi così tanto, molti le avrebbero detto che era una fase, era solo l'adolescenza, che un giorno avrebbe capito. Lei invece non credeva sarebbe stato così, temeva di sentirsi in trappola per tutto il resto della sua vita.
Per fortuna il ragazzo tornò a parlare, per risvegliarla da quei cupi pensieri.
«Davvero? E che tipo di fotografie preferisci?»
Chiese incuriosita. «Io purtroppo ammetto di non essere molto ferrata in musica, per quanto ascolti un po' di tutto...non credo di avere tempo di stare al passo con i tempi»
Non ci aveva mai pensato in effetti ad altri interessi, sicuramente ne aveva, ma la fotografia riempiva quasi tutta la sua vita: probabilmente sarebbe apparsa abbastanza noiosa ed era una cosa che avrebbe preferito evitare, perchè le dava la spiacevole sensazione di essere facilmente dimenticabile.
«Leggere» Forse troppo generico. «Non ho modo attualmente, ma un giorno mi piacerebbe collezionare qualche libro di letteratura straniera che ho adocchiato da un po'...»
Non aveva tutti quei soldi, e poi tutti i suoi risparmi li investiva nella fotografia, quindi la collezione avrebbe dovuto attendere.
«Te lo devo chiedere ma...tu sei di qui? Intendo...giapponese?» Lei era nata in Giappone ma non si sentiva per nulla parte di quel mondo, piuttosto era più affine all'altra parte della sua famiglia, quella scozzese, e che sperava un giorno di poter tornare lì.
«Parlato di Hana»
Pensato di HanaGhoul17 Y.OSTUDENT / FREELANCE PHOTOGRAPHERUKAKURANK C. -
.Junpei SmithStudente17Scruta le varie bestiole poste nelle gabbie o in aree aperte ma protette per impedire che possano in qualche modo scavalcare e andarsene in giro per lo zoo, intanto chiacchiera con la signorina mentre acquista un po' di noccioline da condividere con le scimmie locali.
<non ho preferenze ma se si parla di animali mi piace farne di nascosto senza che si accorgano di me>
In pratica immortalarli nel loro habitat in pace, cercherebbe di capire anche come mai fa il musino lungo, non si è mai posto il problema del fatto che sia diverso dagli esseri umani, si nasconde facendo una sorta di doppia vita.
<io suono il piano, sono più per la musica classica, nel tempo libero provo anche a suonare il violino ma ancora sono scarso>
Sorridendole con calma mentre ascolta pure la sua passione sui libri, sembrando che abbia un debole per libri stranieri e forse lui potrebbe pensare a come aiutarla, si sistema la giacca intanto mentre si guarderebbe intorno con aria curiosa, se ci fossero le scimmie le passerebbe qualche nocciolina visto che alla fine le ha prese appunto per loro, anche solo mangiarne una sarebbe una vera tortura.
<posso vedere se aiutarti col libro, io come avrai intuito non sono completamente Giapponese, mio padre è Americano, quindi se ti serve un libro particolare posso chiedere a lui, vicino casa ce anche un bel cafè>
Come scusanti per vedersi ce ne stanno e non pare preoccuparsi della sua condizione, per lui ormai è come se stesse recitando una parte, di giorno studente, di notte supereroe diciamo, ma da bravo amante del genere mantiene la sua seconda vita segreta.
<parlato Junpei>
*Non gioco pensieri*
Da carnefici a vittime è un attimoGhoulRinkakuRANK CLe Blanche.
Contacts