We're kings of the killing, we hunt for blood

[CONCLUSA] ASTRID NYSTRÖM & VICTOR KRIEGER | STREETS - 20/11/2020 NIGHT (22:30, NUVOLOSO)

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  1. Ryuko
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.
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    Era sempre così che funzionava. Tutti smaniosi di andare in guerra, proteggere il proprio paese, incontrare i ghoul, fino a quando poi non ti ci ritrovavi veramente faccia a faccia e capivi che di bello non c'era niente. Al massimo ti ci potevi abituare, e poi dopo un po' le cose smettevano di impressionarti; oppure ti ossessionavi e perdevi la testa per il sangue, come Victor. Tooru era ancora un novellino quindi era un po' presto per stabilire a quale categoria si sarebbe trovato ad appartenere. Quello che era certo, era che stando con Victor non sarebbe rimasto puro per sempre, dovendo assorbire la sua lenta e nociva capacità di diffondere negatività ovunque.
    Beh, sempre che fosse uscito vivo di lì. Non era proprio il momento adatto per parlarne. Tooru era addestrato, ma il non aver mai incontrato un ghoul prima di quel momento gli sarebbe potuto essere fatale come no, se non avesse fatto attenzione. Mini-Victor Toruu scattò improvvisamente all'indietro con un colpo di gambe, senza dare le spalle a qualunque cosa ci fosse nel vicolo, e Victor vide una frusta cremisi infrangersi sul suolo, nell'esatto punto in cui meno di un secondo prima si trovava il più giovane. Il ragazzo sfoderò e attivò la sua quinque, manifestando uno scudo di una sfumatura scura venato di rosso scarlatto. Fu veloce, ma non abbastanza. La kagune color porpora del ghoul vestito di nero emerso dal vicolo al suo seguito, lo colpì sul braccio sinistro, lasciandovi un taglio netto e probabilmente piuttosto profondo; Toruu strinse i denti e non emise un lamento, da bravo giapponese modello, ma la sua camicia si macchiò comunque di rosso e, meno di un istante dopo, venne sbalzato via dalla mastodontica forza avversaria.
    Forse il suo errore era stato voltarsi appena in direzione del proprio superiore per cercarlo con lo sguardo in cerca di non si sa cosa, l'agitazione - a volte - fa comportare le persone in modo assurdo, Victor lo vide sbattere la schiena contro una delle transenne che delimitavano il marciapiede e lo sentì emettere un sofferto lamento soffocato.
    «Tch. Fanculo.» soffiò, con la sua solita gentilezza, e mise mano alla quinque. Non ebbe bisogno di ragionarci molto, le distanze erano quelle che erano, già sapeva che non lo avrebbe raggiunto in tempo correndo, non prima che lo facesse il ghoul quantomeno, quindi sfoderò una delle sue pistole e sparò. Un colpo diretto al bersaglio ed uno poco più avanti, con un millisecondo di ritardo, volto ad impedirgli proprio di scattare in avanti ed avvicinarsi all'investigatore che aveva appena tramortito. Nella sua testa, la priorità andò a due cose: la prima, impedire che uccidesse il suo compagno; la seconda, impedire che si appropriasse della quinque di quest'ultimo, perché se un ghoul era pericoloso... figurarsi un ghoul con una quinque.
    Se avesse avuto successo nel mettere all'erta la figura incappucciata facendogli capire che era sotto tiro, Victor si sarebbe avvicinato con un rapido scatto al collega steso a terra, frapponendosi fra lui ed il ghoul, solo per constatare che Toruu era ormai privo di sensi: doveva aver preso un colpo in testa nello sbalzo precedente.
    E se quello mandava a farsi fottere tutte le sue possibilità di abbattere quella creatura, creava anche un altro problema: da solo, non credeva di essere in grado di impedirgli di scappare, se quello lo avesse voluto. Lo considerava un problema perché Victor odiava il pensiero di perdersi un'occasione per andare a caccia. Ultimamente aveva svolto parecchie indagini per conto della CCG, ma i ghoul si incontravano meno spesso di quanto avrebbe voluto, quindi non gli restava che sperare di non aver incontrato una bestia codarda.
    Tenendo la pistola tesa di fronte a sé, pronto a far fuoco al minimo movimento allarmante del nemico, analizzò velocemente la situazione: il ghoul aveva già mietuto una vittima, alle sue spalle, nel vicolo, riusciva ad intravedere ciò che ne rimaneva; aveva una bikaku, il che lo metteva in condizione di vantaggio, e... dai vestiti e dal volto non si capiva, ma dalla statura e dalla corporatura Victor ipotizzò d'aver di fronte una femmina.
    Toruu avrebbe dovuto essere il suo supporto, ma ora non solo era svenuto, era anche ferito e Victor non poteva certo mettersi a medicargli la ferita sebbene avesse le sue basi di pronto soccorso, sarebbe stato come offrire un banchetto a... quella cosa là. Sospirò. Beh, sempre meglio vedere il bicchiere mezzo pieno, no? Per lo meno, non doveva preoccuparsi di nascondere la sua sete di sangue, ora. Prese dalla cintura la radio usata per comunicare con il quartier generale e la portò affianco al volto.
    «Primo Grado Krieger. Ota-City, 3 Chome 5-2. Ghoul sconosciuto. Agente ferito, ho bisogno di rinforzi.» annunciò, comunicando nome e posizione ad alta voce. comunicando nome e posizione ad alta voce. La ghoul avrebbe potuto sentirlo senza problemi. Victor non ebbe la minima cura di nascondersi, anzi. Annunciare il nome sul campo di battaglia era segno della convinzione di essere in una posizione di potere. Era l'arrogante definizione di "non ho paura di te". Attese due miseri istanti prima di sentire un "ricevuto" in risposta. Ogni tanto essere sintetici faceva bene.
    Ora iniziava il conto alla rovescia.
    PRIMO GRADO SCHEDA DIARIO ART © code ©
     
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10 replies since 26/1/2021, 20:50   352 views
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