Posts written by Mayu_

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    [URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=6303989]It seemed like a nice neighborhood to have bad habits in.[/URL]

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    [URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=5999782]Zhang Hui (Hikaru Onishi)[/URL]

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    [URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=6162456]Hayato Kujo[/URL]

    Ward: 12
    Data: 09/11/2020
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    Ward: Elsewhere
    Data: 27/04/2020
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    Ward: 10
    Data: 05/12/2020
    Status:Inattiva
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    Nickname: Mayuyu
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    Kyoko Ishikawa
    kygW3ym
    Come sempre, tra le parole di Fuyuko c’era un sottinteso che Kyoko non riusciva a cogliere.
    Quelle frasi buttate così, come fossero scontate, quando in realtà racchiudevano terribili verità di cui però la bionda non capiva il significato più profondo. Eppure, da come Fuyuko parlava, era evidente che la sua vita non fosse stata quella di una “semplice” ghoul soffocata dalla sua famiglia fin troppo protettiva. C’era dell’altro, altro che Kyoko però non riusciva a comprendere.
    Neanche l’interminabile elenco di attività proposte da Fuyuko riuscì a distogliere l’amica da quei pensieri amari, la quale però sorrise nel vedere l’entusiasmo accendersi in quel volto ancora tremendamente fanciullesco. Certo che ne avevano di cose da recuperare, un solo giorno sarebbe bastato? Poco male, se non avessero finito tutto sarebbe dovuto ritornare.
    «Ehi ehi, abbiamo solo una giornata! E se non riusciremo a fare tutto, mi vedrò costretta a riportarti a Kamakura un altro giorno. Un vero sacrificio, ma per te sarei anche disposta…»
    Kyoko parlava con fare teatrale, palesemente sarcastica. Non aveva bisogno di buoni motivi per andare al mare, lei sarebbe rimasta a mollo tutta la vita se avesse potuto! Altro che ginnasta, doveva fare la nuotatrice.
    «Però pongo una condizione» e dicendolo, Kyoko alzò il dito indice con aria solenne «faremo tutto ciò che vuoi, ma in cambio io voglio sapere di più della tua vita. Della tua famiglia.»
    La sua espressione era mutata velocemente, facendosi seria tutta d’un colpo. Per quanto cercasse di stemperare, Kyoko era davvero preoccupata per le sorti della sua amica e voleva vederci chiaro. Sapeva quanto la vita dei ghoul fosse dura, parte della sua famiglia era stata sterminata ed era un miracolo che suo padre si fosse salvato, ma questo non impediva loro di vivere una vita integrati fra gli umani. C’erano ancora clan che decidevano di staccarsi dalla società umana e di vivere lontani dalle loro prede, ma questo non era il caso della famiglia di Fuyuko. A quanto sembrava, loro erano liberi di vivere come umani normali ma non Fuyuko: lei era costretta a nascondersi dal mondo e a vedere tutto e tutti da lontano. Questo non c’entrava nulla con la loro natura ghoul, c’era ben altro sotto.
    Non voleva mettere a disagio l’amica ma se stava vivendo qualcosa di terribile doveva dirlo. Quando Kyoko era ragazzina e ancora preda degli incubi, tutto ciò che voleva era che qualcuno le tendesse una mano e la aiutasse, magari per Fuyuko era la stessa cosa.

    «Parlato.»
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  4. .
    Hayato Kujo
    Investigatore CCG
    25 anni

    8hwG6Bm
    Forse farla parlare di sé distogliendo l’attenzione da quell’aura di malessere e tensione che la ragazza si portava dietro era stata la mossa giusta.
    Sembrava essersi distesa mentre parlava degli studi e di quanto le sessioni d’esami fossero più pesanti di un turno in caffetteria. E come biasimarla, dopotutto.
    Hayato ricordava i periodi di esami all’accademia: settimane di studio no stop e di cibo spazzatura a volontà, per poi piangere sui chili in più presi ma con l’amara soddisfazione di aver superato anche quella sessione. Che fortuna non dover più passare quei periodi, e pensare che qualcuno li rimpiangeva pure! Pazzi.
    «Studentessa e lavoratrice? Capisco molto bene la tua situazione allora, anche per me era così qualche anno fa. Ti fa molto onore, complimenti.»
    Con i problemi economici vissuti dalla sua famiglia, tutti i Kujo dovevano darsi da fare. Persino le sue sorelle, ancora al liceo, facevano piccoli lavori part-time per contribuire in casa e alle spese degli studi del fratello maggiore. Nessuno era stato esente da sacrifici, per fortuna era potevano prendere tutti un po’ di fiato grazie a Hayato.
    La domanda venne poi rigirata a lui che, incredibilmente, si ritrovò un po’ spiazzato.
    Hikaru aveva già puntualizzato due volte quanto il lavoro del ragazzo dovesse essere pesante e stressante, ma lo aveva fatto con uno strano distacco, quasi come se avesse dovuto dirlo perché, insomma, non puoi vincere al gioco di chi ha la vita più dura con un agente che rischia la vita ogni giorno.
    Hayato si lasciò sfuggire uno sbuffo di risata dal retrogusto amaro «Stressante o no, il lavoro è lavoro e mannaggia a me quando me lo sono scelto. Ma a volte bisogna rischiare per ottenere ciò che si vuole, e io non potevo permettermi scelta diversa.»
    Hayato desiderava dare un futuro dignitoso alla sua famiglia, le sue scelte erano guidate solo ed esclusivamente da quello. Con il senno di poi però, ci avrebbe pensato due volte a entrare in accademia solo per i forti sgravi sui costi.


    «Parlato.»
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    Secondo grado

  5. .
    Kyoko Ishikawa
    kygW3ym
    Come sempre Fuyuko sembrava un po’ spaesata tra la folla ma sempre con il suo solito sorriso sulle labbra.
    Kyoko conosceva bene la paura di essere scoperta in quanto ghoul, ma l’idea che all’amica fosse stato privato di vivere una vita normale per questa paura le faceva sempre venire la pelle d’oca. Notò subito che la ragazza non indossava abiti adatti al mare e la scrutò, un po’ confusa. Aveva uno zaino con sé, in cui probabilmente teneva tutto l’occorrente, ma Kyoko non capì il perché. Doveva persino nascondere i luoghi in cui si recava? Che vita orrenda.
    Appena arrivato il treno, le due amiche presero subito posto e Kyoko cedette volentieri il posto finestrino. Lei aveva tenuto il naso appiccicato a quel vetro per anni, ora era il turno di Fuyuko per godere della vista.
    «Oh, ma figurati! Sai che adoro il mare!»
    Solo una come lei avrebbe accettato di andare al mare ad aprile, troppo legata ai suoi ricordi di infanzia a Okinawa.
    «Quando ero più piccola, mio padre trovava il tempo per portarmi a Kamakura. Ammetto di non andarci da un po’.»
    Nel primo periodo in cui Kyoko era venuta ad abitare a Tokyo, suo padre era stato estremamente presente. La accompagnava e la andava a prendere a scuola e in palestra, la portava al mare e cucinava per lei. Voleva essere vicino alla sua bambina, che era stata troppo a lungo lontana da lui e aveva bisogno di supporto in un momento delicato come quello. Con il tempo però quelle premure si affievolirono e il signor Ishikawa venne sommerso dal lavoro e dalla stanchezza e Kyoko ricambiò il favore, prendendosi cura della casa. A lei non dispiaceva, sapere di star aiutando suo padre le rendeva i lavori più leggeri.
    «Bene! Direi che è il momento di pianificare il nostro piano di attacco!»
    Tutta entusiasta, Kyoko aveva battuto le mani, Voleva che tutto, quel giorno, fosse perfetto e per farlo avrebbero dovuto parlarne.
    «Dimmi tutto ciò che vuoi fare oggi, ogni minima cosa!»
    Kyoko voleva regalare a Fuyuko una prima volta al mare degna di questo nome e per farlo doveva sapere tutti i desideri che l’amica voleva realizzare!

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  6. .
    Kyoko Ishikawa
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    A Okinawa si faceva il bagno persino d’inverno, ma andare a mare a Tokyo ad aprile era strano!
    Kyoko aveva raccontato alle sue compagne di squadra cosa avrebbe fatto quel week end e loro l’avevano guardata come se fosse stata un’aliena. Perché era così strano fare il bagno in quella stagione? Faceva già caldo a Tokyo e le giornate si erano allungate, non godere di tale fortuna sarebbe stato un vero spreco. In realtà, il desiderio tanto forte di Kyoko di andare al mare non era unicamente per suo puro piacere personale, quanto la voglia di far provare a Fuyuko qualcosa di nuovo! Dopo ciò che le aveva raccontato, Kyoko era decisa ad aiutare la sua amica a conoscere ogni angolo di mondo per farle apprezzare le meraviglie che la società aveva da offrire.
    Quella mattina si era alzata di buona lena e, dopo i suoi soliti esercizi, aveva preparato il bento per entrambe: fettine di coscia arrostite con scaglie di ossa bollite e un pezzo di tofu umano. Kyoko aveva rispolverato una vecchia ricetta di famiglia, più per fare una sorpresa a Fuyuko che per reale bisogno di mangiare. Per fare quel piccolo pasto si sarebbero dovute nascondere, ma poco importava, voleva che Fuyuko assaggiasse qualcosa di tipico della sua terra.
    Ormai pronta per uscire, la ragazza diede un bacio a suo padre, oggi a casa per il turno di riposo, e fece due grattini a Onigiri. La gatta rispose con un miagolio offeso e Kyoko capì di doversi fare perdonare. Sulla strada del ritorno le avrebbe comprato del pesce, anche se quella puzza terribile le avrebbe dato la nausea per giorni.
    Arrivò tutta trafelata in stazione e cercò con lo sguardo Fuyuko. Era sicura fosse arrivata lì all’alba, troppo emozionata per dormire e restare chiusa in casa ed aspettare. Non ci volle molto infatti per trovare quella testolina azzurra tra la folla, e Kyoko si avvicinò accelerando il passo.
    «Ohiiii, Fuyuko-chan!»
    Kyoko era una persona distinta e formale, merito di un’educazione tradizionale, ma le bastava poco per sciogliersi nella ragazza vivace che era in realtà. Fuyuko poi le aveva proprio rapito il cuore, non riusciva a essere distaccata con lei.
    Appena arriva, la bionda fece un piccolo inchino, sedendosi poi accanto all’amica «Ti ho fatto aspettare tanto? Ti prego scusami!»
    Le sue scuse vennero coperte dal fischio del treno in arrivo. Che fortuna, se avesse fatto qualche minuto di ritardo lo avrebbero perso!
    «Ecco il nostro treno! Sbrighiamoci!»
    E, presa Fuyuko per il polso, le due si incamminarono sul treno che le avrebbe portate a Kamakura.

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  7. .
    Hayato Kujo
    Investigatore CCG
    25 anni

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    Più Hikaru cercava di allontanare da sé l’attenzione di Hayato, più lui si preoccupava.
    Tutto in lei lo metteva in stato d’allarme: la rigidità delle spalle, il contatto visivo inesistente, e poi le sue scuse. Non sentiva scuse tanto pietose da quando il suo ex lo aveva lasciato, e non aveva affatto voglia di rivivere quelle sensazioni con una ragazza con chissà quale segreto chiuso nel sacchetto.
    Hayato si lasciò cadere sullo schienale della sedia, accarezzando il micione rosso, adesso bello addormentato. Era inutile, Hikaru era decisa a non spiccicare parola sul suo atteggiamento tremendamente sospetto. Fosse stato in una sala interrogatori non sarebbe stato un problema, ma Hayato non era al lavoro in quel momento. Non poteva costringere quella ragazza ad aprirsi con lui, non ne aveva il minimo diritto.
    «Oh, meno male, ma mi dispiace per lo stress.»
    Sorrise dispiaciuto, sapere di non essere la causa dell’atteggiamento di Hikaru non era abbastanza per farlo stare tranquillo. Le avrebbe dato conforto un buon caffè caldo e qualche parola gentile, e sperava che fare due chiacchiere l’avrebbe aiutata a distendersi.
    «Lavorare in un locale non deve essere facile, fai turni molto lunghi? Almeno oggi hai staccato presto.»
    Portare l’argomento su qualcosa di più leggero non avrebbe guastato, o almeno così Hayato sperava. La sua mano affondava nel morbido pelo rossiccio, mentre i suoi occhi non lasciavano andare neanche per un secondo il volto di Hikaru. Se avesse toccato i tasti giusto, avrebbe visto la sua espressione aprirsi. Sperava vivamente di riuscirci.


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    Rinkaku
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    Hinata Kobayashi
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    22

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    Non lo sapeva. Fuyuko non sapeva cosa fosse San Valentino né a che razza di evento aveva partecipato. Un salto nel buio di cui non conosceva le reali implicazioni né i pericoli.
    Hinata rimase attonito, imbarazzato. Chissà quanto doveva essere sembrato stupido dall’esterno mentre faceva il galante con una ragazza che non sapeva neanche il perché. Se il suo capo lo avesse saputo, l'avrebbe preso in giro da qui all’eternità.
    Il ragazzo, vergognatosi come un ladro, se ne sarebbe andato con la coda tra le gambe dopo un breve saluto e avrebbe disinstallato B-Social dal cellulare. Poi Hinata si sarebbe disinstallato dall’esistenza. Fu la reazione di Fuyuko a trattenerlo: non era né confusa né imbarazzata, quanto più mortificata.
    La ragazza si lasciò prendere dal panico, balbettando frasi sconnesse con le sue labbra tremanti. Hinata si preoccupò subito, detestava vedere le persone piangere, non pensava mai di fare la cosa giusta per consolarle. Ma non poteva lasciare Fuyuko così, in mezzo alla folla, senza prima averla fatta calmare.
    «Ah, cosa? N-no, non scusarti! Non ci fa niente, davvero.»
    Preso alla sprovvista, Hinata non seppe subito cosa dire per tranquillizzare la ragazza. Tra tutte, aveva scelto la risposta meno convincente, come se un “non ci fa niente” potesse bastare.
    Le mise una mano sulla spalla per attirare l’attenzione di lei su di sé, voleva che Fuyuko avesse il coraggio di guardarlo negli occhi. Strano per uno che sostiene difficilmente lo sguardo altrui.
    «Non ho motivo di essere arrabbiato con te. Non lo sapevi, e allora? Ci siamo divertiti, e questo è l’importante.»
    Seppur tremendamente imbarazzato dal suo comportamento, Hinata lo pensava davvero. Era stata una giornata diversa dalle altre, molto piacevole e divertente, e per lui rappresentava anche un grande passo avanti. Aveva imparato ad affrontare una delle sue paure e si era goduto la compagnia di una estranea, era stato davvero bravo. Pensava che anche Fuyuko lo fosse stata, vista la sua situazione.
    «Io adesso devo tornare a casa, ma ti prometto che ci sentiremo, okay?»
    Avrebbe voluto mantenere la promessa, ma prima avrebbe fatto passare qualche tempo. L’imbarazzo non sarebbe scemato tanto in fretta.


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    Kyoko Ishikawa
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    ❖ Rivolto a: Fuyuko, Nadeshiko, Shinobu e Hana| Luogo: ingresso sud

    Hana era proprio una ragazza timida, le bastò la sola vicinanza di Kyoko per farla balbettare con fare impacciato. A quella vicinanza, la ginnasta capì immediatamente di avere a che fare con una sua simile e immaginò che, come Fuyuko, anche lei fosse poco avvezza alla socialità, in particolare con gli esseri umani.
    Kyoko non capiva perché certi ghoul si escludessero dalla comunità: c’erano così tante opportunità che il mondo offriva loro, nonostante la loro natura predatoria, che era un peccato rinunciarvi. Se Kyoko avesse dovuto abbandonare il sogno di essere una ginnasta professionista solo perché pericoloso, tanto valeva restare a mungere umani a Okinawa. La famiglia Daidouji era perfettamente integrata nella comunità nonostante il loro terribile segreto e Kyoko era stata cresciuta fiera del suo retaggio ma rispettosa degli umani che aveva intorno, senza sentirsi a loro superiore né avendone timore. Le cose erano cambiate quando si era trasferita a Tokyo, a causa della situazione degli Ishikawa, ma lei non si è persa d’animo: ha continuato a vivere e coltivare i suoi sogni come chiunque altro, facendo solo un po’ più di attenzione. Pensare che però molti altri vivevano nella paura, lontano da chi non fosse simile a loro, la intristiva profondamente. Aveva visto come la solitudine aveva ridotto la sua amica Fuyuko, sperava davvero che lo stesso non fosse accaduto a Hana.
    Anche Shinobu si unì a loro e tutte insieme vennero immortalate in una bella foto di gruppo: Kyoko cinse le spalle di Fuyuko con un braccio e con la mano libera fece il segno della vittoria. Già, aveva proprio vinto quel giorno.
    Inaspettatamente, Hana decise di unirsi a loro. Kyoko le sorrise, era un bel passo avanti per qualcuno di evidentemente timido come lei.
    «Oh oh, lo faccio io il selfie!»
    L’entusiasmo nella voce di Kyoko era palpabile. Non era bravissima nel fare fotografie, ma era la più indicata: era tra le più alte in quel gruppo e gli anni di stretching e allungamento muscolare servivano a qualcosa. Aspettò che Hana le passasse il cellulare e si mettesse insieme a loro prima di alzare il braccio e inquadrare al meglio tutto il gruppo.
    «Al mio tre. Uno, due, tre… cheese!»
    Chissà se la sua totale incapacità di fare foto aveva rovinato quel bel momento.

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    Kyoko Ishikawa
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    ❖ Rivolto a: Fuyuko, Nadeshiko, Shinobu e Hana| Luogo: ingresso sud

    Il malumore di Kyoko venne risollevato dalla proposta de una delle tre ragazze: uno scricciolo biondo dai voluminosi capelli a scodella, tanto piccola da essere sfuggita alla sua vista. Kyoko si sarebbe scusata per non averla notata prima, ma questo implicherebbe ammettere quanto quella ragazzina passasse inosservata, così liquidò il tutto con un sorriso garbato.
    Hana, così si chiamava la biondina, si era proposta di fare una foto a Kyoko e Nadeshiko e poi una a Shinobu e Fuyuko. Nadeshiko appoggiò l’idea, elogiando la bravura dell’amica. Un sorriso raggiante si accese sul volto rosea di Kyoko, la quale annuì soddisfatta dell’idea. Hana non poteva saperlo, ma la sua timidezza aveva giovato alla bionda di Okinawa e alla sua reputazione da otaku degli idol!
    Nadeshiko le si mise a fianco e Kyoko si irrigidì, non sapendo bene in che posizione mettersi. Non era abituata a farsi fotografare, se non durante le competizioni ginniche, ma ora non poteva di certo usare le pose che faceva a ginnastica ritmica! Cercò di imitare la posa assunta dalla streamer, seppur goffamente, e sorrise all'obiettivo.
    Dopo che la foto venne scattata, Kyoko si precipitò vicino a Hana per vedere come fosse venuta.
    «Oh, ma che bella! Sei proprio brava, Hana-san!»
    Pregustava già l’invidia della community, ma non era quello il momento di pensarci. C’erano altre foto da fare.
    Kyoko si allontanò da Hana per raggiungere Fuyuko, la prese per la mano e la trascinò vicino a Nadeshiko. A Fuyuko faceva bene incontrare persone nuove -sia ghoul che umani- e quale modo migliore per socializzare se non attraverso il web? Una volta fatta la foto, tutte si sarebbero scambiate i nickname di B-Social per taggarsi nelle foto ed ecco come restare in contatto con nuove potenziali amiche.
    «Vieni anche tu, prima che Hana scatti!»
    Con voce limpida e squillante, Kyoko si rivolse a Shinobu. L’avrebbe chiamata per nome, se solo lo avesse saputo, e invece aveva dovuto appellarsi a lei in quel modo poco educato, neanche stesse chiamando uno degli umani del suo ranch. Sperava davvero che la ragazza non si fosse offesa.

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    Kyoko Ishikawa
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    ❖ Rivolto a: Fuyuko, Nadeshiko, Shinobu e Hana| Luogo: ingresso sud

    Tra le due, non si capiva chi fosse più radiosa: se Nadeshiko e l’entusiasmo di essere stata riconosciuta o Kyoko e la gioia di essere stata notata.
    Era stata a diversi incontri con i fan di idol famosi, ma nonostante fosse ormai abituata a quelle situazioni, le emozioni intense che provava la lasciavano sempre senza fiato. Kyoko sapeva che i content creator erano cortesi con i loro fan perché era giusto e non perché li considerassero davvero importanti. Faceva parte del loro lavoro sorridere ed essere gentili, ma dentro di lei Kyoko sperava che fossero sinceri quando sorridevano a lei.
    «Ah, ma certo! Io mi chiamo Kyoko, lei invece è Fuyuko. Perdona ancora il disturbo.»
    Parlava a macchinetta, come se avesse appena pronunciato un’unica, lunghissima, parola. Nel mentre aveva fatto almeno due inchini, scusandosi per il disagio arrecato a tutte e tre. Aveva notato che le due bionde si erano messe in disparte per lasciare spazio a lei e a Fuyuko, la quale ebbe un’idea per coinvolgere tutte: fare la foto insieme!
    Kyoko guardò l’amica con aria confusa. In realtà, lei voleva fare la foto solo con Nadeshiko, non con tutto il gruppo! Le balenò in mente l’idea che Fuyuko non avesse capito nulla della situazione come suo solito, ma ormai era tardi per tirarsi indietro. Sarebbe stato scortese far notare quanto Kyoko fosse interessata unicamente a Nadeshiko, perciò la bionda sorrise di buon grado alle altre due.
    «Piacere, scusate per l’intrusione. Prometto che faremo in un attimo e poi vi lasciamo andare.»
    L’idea di averle disturbate si faceva sempre più pressante nella sua mente. Dopo aver visto Nadeshiko, il cervello di Kyoko aveva smesso di funzionare e non si era davvero resa conto di aver interrotto qualcosa. Era come quando andava al liceo: i ragazzi la fermavano sempre per chiacchierare, ignorando le amiche con cui era e concentrandosi solo sulla bionda nuova arrivata. Kyoko ricordava ancora gli sguardi carichi di odio delle compagne, più di una volta avevano bisticciato perché “Kyoko-chan attira sempre l’attenzione e ci ignora”, perciò non voleva mettere zizzania tra Nadeshiko e le sue amiche.

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    Nickname: Mayuyu
    Numeri: 1 + 29 - 50 - 45
    Cosa regaleresti a un tuo PG? Un biglietto per l'ultimo concerto di NEKU, soldi e un bujo tutto da personalizzare. Indovinate cosa è per chi.

    Edited by Yukari - 28/12/2021, 11:01
  13. .
    Kyoko Ishikawa
    kygW3ym
    ❖ Rivolto a: Fuyuko, accenni a Nadeshiko| Luogo: ingresso sud

    Fuyuko si dimostrò subito determinata ed entusiasta. Fin troppo.
    Ormai Kyoko ci aveva fatto il callo, così come con la tempesta di domande che la investivano ogni volta, e non le dava neanche torto. Quando ripensava alla condizione di vita di Fuyuko, quasi al limite dell’umana comprensione, le stringeva il cuore. Vivere nascosta agli occhi del mondo per paura dello stesso, che razza di vita era quella? Sapere di aiutare un po’ di più la sua nuova amica alleggeriva il cuore della bionda, anche grazie a lei Fuyuko viveva ogni giorno un po’ di più.
    «No, niente placcaggi, o rischi di farle male. E niente urla, non voglio metterla in imbarazzo.»
    La serietà nello sguardo di Kyoko era palpabile, quasi irreale. Che tragedia sarebbe stata ferire Hokuto! Una promettente stella stroncata sul nascere! Kyoko non lo avrebbe mai permesso!
    «Si chiama Hokuto, è una streamer che seguo spesso e adesso qui! Capisci? Posso incontrarla dal vivo!»
    Gli occhi neri della ragazza brillavano di una luce intensa, quella luce che solo la passione per la ginnastica ritmica e per gli idol sapevano donarle. Adesso era lei quella fin troppo entusiasta.
    L’entusiasmo però non le fece perdere la concentrazione e non le ci volle molto per notare una testa rosa tra la folla. Kyoko si voltò in quella direzione, concentrandosi per scorgere meglio l’oggetto delle sue attenzioni. Sbattè gli occhi, incredula; la bocca socchiusa, chiaro segno di stupore. Hokuto era lì, a pochi passi da lei. Se solo non ci fosse stata tutta quella folla.
    «Trovata! Vieni!»
    Senza perdere un attimo, la bionda afferrò il polso dell’amica e la trascinò con sé fra la folla. Kyoko cercava di sgusciare tra le persone ma qualche urto fu inevitabile, seguito da continue scuse sbrigative. Sperava di non star sballottando troppo Fuyuko, ma dovevano fare in fretta: Hokuto sarebbe stata presto inghiottita dalla folla e addio foto ricordo insieme.
    Quando Kyoko fu abbastanza vicina alla ragazza, che ora notava essere in gruppo con due biondine, rallentò il passo, cercando di darsi un tono. Era emozionata, sì, ma non doveva sembrare la fan urlante che in realtà era. Strinse la mano di Fuyuko, cercando in lei un conforto.
    «Ehm, scusami Hokuto…»
    Kyoko attirò l’attenzione della streamer. La voce le si assottigliò in gola. Le succedeva sempre quando doveva chiedere qualcosa a uno sconosciuto, cercando di essere gentile e invece risultando tremendamente falsa.
    «Ecco, vedi, io sono una tua fan. Potremmo farci una foto insieme? Se non ti disturbo, ovviamente.»
    Che emozioni, i suoi amici nerd delle idol sarebbero morti di invidia! Prima la foto con Neku -attuale blocco schermo di Kyoko, e ora questo! Il suo regalo di Natale le era stato dato con largo anticipo.

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    "Ahi…"
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    Kyoko Ishikawa
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    ❖ Rivolto a: Fuyuko, accenni a Nadeshiko| Luogo: ingresso sud

    Kyoko e il freddo non andavano per niente d’accordo. Detestava vestirsi a strati e inzuppare i vestiti di sudore non appena uscita di casa ma detestava altrettanto il gelo che le penetrava fin dentro le ossa, perciò era costretta a infagottarsi per non morire assiderata. Avrebbe fatto volentieri a meno di uscire di quella mattina ma il dovere la chiamava: era tempo di shopping.
    Natale era alle porte e quest’anno Kyoko avrebbe dovuto comprare più regali del solito. Oltre ai regali per suo padre e Onigiri, adesso altre due persone erano parte integrante della vita di Kyoko: Alexandre e Fuyuko. Era felice di poter condividere la gioia natalizia con qualcuno, da quando i suoi rapporti con la famiglia si erano incrinati il Natale era diventato un giorno banale come un altro, solo con più lucine in giro. Ora invece, la ghoul aveva la possibilità di festeggiare con i suoi amici, com’era giusto che facesse, e per l’occasione non si sarebbe risparmiata dal fare loro un regalo. I saldi del Wonder Land Shopping Center cadevano a fagiolo, risparmiare era sempre cosa buona e giusta… peccato che anche Fuyuko avesse avuto la stessa idea.

    Quella mattina, Kyoko era in modalità “Shopping Natalizio”: maglione oversize rosso con pinguini natalizi da cui sbucava un dolcevita nero e un paio di pantaloni di simil-velluto verdi. A suo dire indossare i colori del Natale avrebbe reso l’esperienza ancora più immersiva.
    Al suo fianco, Fuyuko era regredita all’età di cinque anni, guardandosi intorno con gli occhi pieni di luce e meraviglia. Kyoko sorrise intenerita; accanto a Fuyuko si sentiva una sorella maggiore, pronta a guidare e proteggere la sua sorellina inesperta. Si sentì rinvigorita a quel pensiero e pensò che sarebbe stata proprio una brava sorella, se solo i suoi genitori non si fossero lasciati tanto presto.
    Entrare nel centro commerciale fu come passare dalla tundra ai tropici e Kyoko si pentì di aver indossato quel maglione enorme. Stupidi pinguini carini. Meno male che Fuyuko era lì con lei, la sua spensieratezza riusciva a non far pensare troppo la bionda.
    «Certo certo, dimmi da che negozio vuoi partire. Ma prima…»
    E tirò fuori il cellulare, aprendo la sua pagina Instagram. Kyoko, poco avvezza ai social se non per condividere le ultime notizie sui suoi idol preferiti, voleva fare un selfie per immortalare l’inizio di quella bella giornata con una foto. Se non che…
    “Prima volta ai super saldi folli del Wonder Land! Sono pronta a combattere come nei film americani per una camicetta! Pew, pew!”
    La prima storia che le capitò sottomano fu quella di Hokuto, una streamer giapponese che Kyoko teneva d’occhio da un po’. Era una ragazza tanto bella quanto vispa e simpatica, oltre che piena di talento, e Kyoko credeva che prima o poi questa sua versatilità sarebbe stata notata da quel agenzia. Inutile dire quanto avrebbe potuto vantarsi la bionda se questo fosse accaduto, dicendo al resto della community “Io seguivo Hokuto prima che fosse mainstream”.
    E Hokuto era lì. Al centro commerciale. All’ingresso sud. Da cui Kyoko e Fuyuko erano appena entrate. Che: sogno.
    La bionda rimase a bocca aperta, per poi guardarsi intorno spasmodicamente. Quando incontrò lo sguardo di Fuyuko, prese la ragazza per le spalle e le disse «Fuyuko, ho bisogno del tuo aiuto. Se vedi una bella ragazza dai lunghi capelli rosa, devi dirmelo, okay?»
    Più che una caccia ai regali, era diventata una caccia alla (futura) idol.
    Ghoul
    23 Y.O
    Ginnasta
    Misty taste of moonshine, teardrop in my eyes


    Edited by Mayuyu - 20/12/2021, 17:26
  15. .
    Nickname: Mayuyu
    PG: Hinata Kobayashi
    Immagini: Purtroppo trovare immagini sue è un casino, mi dispiace Alye ;; 1 - 2 - 3 - 4
    Scritte bonus: #Kobayart
    Extra: Mi piacerebbe richiamasse la corrente vaporwave, con colori pastello e molto morbidi.

    Edited by Mayuyu - 10/12/2021, 13:02
114 replies since 20/1/2017
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