Votes given by »Shooter

  1. .
    Darien 💕

    Online

    Darien 💕 @holydari_en

    A. @dus_ali

    Anche il tuo culo farà kaboom se non prendi più seriamente questa [...]

    Oh nooo che paura!! Una ghoul che non sa fare la ghoul al punto da aver chiesto il mio aiuto mi minaccia di far esplodere il mio culooooo!! Qualcuno mi salviiiii 😖
    17/04/2021, 13:32

    Darien 💕 @holydari_en

    A. @dus_ali

    È un testimone che ha dichiarato il falso rovinando la vita di mio pa[...]

    La mia non era curiosità, era solo buonsenso. 😒 E comunque grazie per le info, ma mi domando, perché devo andare io a far cantare l'uccellino? Gli piace il cazzo?
    17/04/2021, 13:32

    Darien 💕 @holydari_en

    Ah no, ora ho capito. Sei un cesso a pedali e temi di non riuscire ad attrarlo... comprensibile. 😌
    17/04/2021, 13:33

    Darien 💕 @holydari_en

    Quindi? Come hai intenzione di pagarmi? Cosa devo fare e cosa mi dai in cambio per il mio servizio espresso eccellente? ✨
    17/04/2021, 13:33

  2. .
    Darien 💕

    Online

    Darien 💕 @holydari_en

    E tu sei peggio di quei buzzurri chiamati "uomini" che non sanno prendersi cura di loro stessi. 😌 Essere paragonato ad una donna è un complimento.
    17/04/2021, 13:22

    Darien 💕 @holydari_en

    E comunque io le mie finanze le so gestire e i miei impegni sono molto più importanti della via della vendetta che hai deciso di perseguire. Non è un mio problema se la tua famiglia ha fatto KABOOM. 😗
    17/04/2021, 13:22

    Darien 💕 @holydari_en

    Tornando a noi, almeno dimmi chi cazzo è questo e che cazzo di lavoro fa. Mi dici che lo devo intortare fino a fargli sputare il rospo, ma così non accendi la mia curiosità, sai... 😒
    17/04/2021, 13:23

  3. .
    Esposizione banners!

    È imbarazzante ammetterlo, ma la vostra Alye è scema e si è dimenticata fino a tipo ieri che non aveva mai pubblicato i banner stati richiesti, rimasti a prendere polvere per più di un anno praticamente quasi finiti! Esatto, quasi finiti!! Per un anno!!!! Ecco, spero mi perdoniate per l’imbarazzante ed enorme scivolone ma come si dice, meglio tardi che mai? Yay?
    Dunque, ho ultimato quelli richiesti dagli utenti ancora attivi, sperando vi piacciano! Se avete richieste per delle modifiche o dettagli che non vi piacciono nel risultato finale, non esitate a dirmelo ed eseguo veloce! Insomma, è il minimo! Inoltre, per scusarmi, potere richiedere un ulteriore banner a piacimento con quello che volete 🙇

    Per Ryuko.
    UHfNgl2

    Per yumæchu`.
    vo3toaT

    Per Ninechka.
    JBObh9x

    Per »¢H˧HήË.
    nEyjq8h

    Per Yukari.
    LR7E1HD

    Per alyë.
    FQXB05d



    Edited by alyë - 18/1/2023, 21:02
  4. .
    Chihiro Fujioka
    deEUQ9d
    Per sua sorpresa, la giovane ragazza fu veloce a confutare il suo commento riguardo il volver incontrare un ghoul. Una reazione repentina che non poté che non notare e fargli alzare qualche sospettp. Prese un altro piccolo morso dal tramezzino che aveva ordinato, nel mentre osservava con interesse la ragazza che ora non solo chiaramente apprensiva ma anche a disagio.
    «Ne hai incontrato uno? Di ghoul, intendo» chiese a bruciapelo, sempre così diretto e poco alla mano, con un sorriso complice sulle labbra. Le ipotesi erano due: Fuyuko era semplicemente una ragazza di natura apprensiva, che non prendeva rischi, il cui solo il pensiero di mettersi a rischio così la spaventava, oppure parlava da esperienza personale, forse era stata una delle tante vittime di un incontro ravvicinato con, come a volte li chiamava la stampa, i “mostri cannibali”. E forse era proprio lei un ghoul, peccato però che non conoscesse nessun modo concreto per poter appurare tale ipotesi e, se avesse fatto quella fatidica domanda, era sicuro che avrebbe ricevuto un sonoro “No!” che fosse la verità o meno.
    «Qualcosa del genere~ » rispose quindi così ad entrambe le successive domande della ragazza, non volendo fare per il momento troppe pressioni anche se era più forte di lui, con una leggera risatina divertita ad accompagnare le sue parole. Lui e Minoru erano migliori amici, si, quello era ormai un dato di fatto, ma il loro rapporto andava oltre a quello. Erano rivali, l’uno la vittima dell’altro, ma anche fratelli. E il suo sangue tecnicamente lo aveva assaggiato, ma questi sono dettagli per un’altra volta.
    E alla domanda poi posta proprio da Chihiro, se ci fosse un cameriere che aveva catturato il suo interesse, che la ragazza andò effettivamente nel pallone, le guance un po’ arrossate in chiaro segno di imbarazzo. Chihiro le sorrise, bonario, nel mentre la osservava giocherellare timidamente con un tovagliolo, la risposta più chiara che arrivò poco dopo.
    «Vuoi che lo chiamo?» chiese raggiante dall’idea di importunare ancora di più il suo amico, pronto ad alzare una mano in richiamo. Dopotutto, lo scopo di un maid o un butler caffè era proprio anche interagire con i vari camerieri. Ovviamente, tutto sempre nel socialmente accettabile.
    HUMAN
    24 Y.O
    WRITER / NOVELIST
    ROBUHO MANAGER


    Edited by alyë - 16/1/2023, 15:13
  5. .
    GHOUL
    Status: 100%

    NAME
    Darien Lockwood Pinky

    AGE
    23 y.o.

    KAGUNE
    rinkaku

    RANK
    rank b

    Al diavolo Tengu.
    Sul serio: nella situazione disperatamente drammatica in cui si trovava ora l'americano, l'unica cosa che gli rimaneva da fare era trovare un modo di contrastare tutti quegli agenti e battere in ritirata il prima possibile, fregandosene altamente di quel tizio sregolato con ben più rotelle fuori posto di quante non ne avesse lui. Non aveva problemi a continuare a vivere con la "coscienza sporca": pensare che, eventualmente, Tengu potesse morire lì non gli faceva alcun effetto. La vita funzionava e girava in un modo: si seminava quel che si raccoglieva. E Darien, a cui fregava solamente di se stesso, non sarebbe riuscito a sentirsi in colpa nel caso avesse abbandonato l'altro ghoul in quel konbini.
    Sfortunatamente per lui, prima ancora che potesse colpire la puttana con il fucile di precisione, un investigatore con uno spadone a due mani si frappose tra di lui e il suo obiettivo, trascinando lo spadone per aria e tranciando di netto due dei suoi tentacoli. Sotto la maschera, il ghoul contrasse il volto, mordendosi il labbro inferiore per evitare di urlare dal dolore, al punto da farlo sanguinare. Aveva strizzato gli occhi per qualche secondo, non essendo riuscito a sopportare al meglio il dolore provocato da quell'attacco, ma dopo poco cercò di mantenere la calma e passare al contrattacco.
    Il rumore dell'ingresso fatto saltare in aria, per quanto forte ed impossibile da ignorare, lo distrasse soltanto per una frazione di secondo. Ora non poteva più pensare al cibo, doveva pensare alla propria vita.
    L'idea di uscire da quel konbini tutto intero, ormai, era soltanto un capriccio troppo lontano dalla realtà: con due dei tre tentacoli ormai fuori gioco, Darien non solo era stato momentaneamente mutilato e sprovvisto dei suoi migliori appigli per farsi più facilmente strada fuori, ma aveva perso un'importante arma per la protezione della sua incolumità.
    L'investigatore di fronte a lui sembrava intenzionato a non risparmiare la vita del suo scudo umano.
    Quello scudo umano che, con tutta la forza che aveva in corpo, cercò di allungarsi per arrivare a mordergli l'orecchio, fornendo all'investigatore un misero aiuto per avere la vita salva. O forse no.
    Poverina.
    Il dolore provato precedentemente dalla mutilazione dei suoi tentacoli stava mano a mano scemando, lasciando spazio ad una vacillante ma disperata lucidità. Lasciò la presa sulla vita della ragazza e la spinse più forte che poté contro l'investigatore, lasciando che il corpo si scontrasse contro l'arma, lacerandone l'addome. Approfittò della spinta esercitata sulla schiena della ragazza per spostarsi indietro ed evitare al meglio che poté il colpo che avrebbe dovuto trafiggerlo ― che, ovviamente, lo colpì lo stesso, tagliando la stoffa della felpa che indossava e un po' della pelle all'altezza dello stomaco. Con il tentacolo principale cercò di attutire il balzo all'indietro e, una volta portata una mano guantata laddove adesso vi era un taglio, Darien diede un rapido sguardo all'ingresso coperto da una fitta nube, nella quale non riuscì a distinguere nulla.
    Era la sua unica ancora di salvezza.
    Con tutte le forze che gli erano rimaste in corpo, si diede una spinta con la propria kagune e, più veloce che poté, si buttò in mezzo alla nube, cercando poi di colpire con la kagune tutto quello che poteva, con l'obiettivo di uscire e di scappare dall'orda di agenti che lo attendevano fuori.
    Non gli importava quanto lo avrebbero ferito, quanti colpi sarebbero potuti andare a segno: la sua concentrazione era rivolta alla fuga e, con l'adrenalina a scorrergli nelle vene e a pompare il cuore ad un ritmo minacciosamente rapido, Darien superò l'ingresso ormai distrutto, guardando solo ed esclusivamente alla fuga.

    «Parlato»
    "Pensato"
  6. .
    Junpei Smith
    Studente
    17

    2402253eb837cb3079a6bcfdf1f95a78
    Sembra un pomeriggio tranquillo e a passeggiare per le vie dei quartieri di Minato vi è il biondino Junpei che pare non essersi cambiato dalla propria uniforme scolastica, deve ancora raggiungere la stazione della metro visto che era uscito con gli amici per passare un pò il tempo in compagnia.
    Indossa una camicetta bianca coperta dalla giacca nera munita di simbolino della scuola all'altezza del petto dal lato del cuore. Sotto avrebbe dei pantaloni neri con scarpe lucide e prive di lacci per non perdere tempo ad allacciarle.
    Passeggia lungo le vie con la valigetta con dentro l'attrezzatura scolastica e al momento sembra completamente solo, nonostante non sia un ragazzo completamente normale pare non darci eccessivamente peso, comportandosi come qualsiasi persona esistente, il sole vista l'ora sta cominciando l'imbrunire però picchia ancora in faccia e preferisce tenere i propri occhiali da sole sul naso, sguardo che si aggira tra i passanti potendo anche inquadrare la figura della signorina intenta a scattare foto, ma non essendo il suo campo preferisce continuare la sua avanzata passandole accanto, molto probabilmente fiuterà l'essenza della fanciulla per un profumo che solo i suoi simili possono vantarsi di sentire, unico modo in loro possesso di distinguere umani dai simili.
    Tuttavia quella città sarebbe colma di persone come lui, chi assetati di sangue, chi invece vogliosi di libertà e civile convivenza ma restano in gran numero, quindi non conoscendola si sarebbe solo fermato a fissarla a qualche metro di distanza senza emettere rumore, con le braccia conserte reggendo ancora la cartella con la destra mentre la mancina si solleva a massaggiarsi il mento con aria curiosa, cercherebbe di capire a cosa punta la fotografa visto che alla fine si parla di una delle mille facce dell'arte.

    <parlato Junpei>
    *Non gioco pensieri*

    Da carnefici a vittime è un attimo

    Ghoul
    Rinkaku
    RANK C
    Le Blanche

  7. .
    MINIGAME 01: Wishing upon a star~☆

    Per festeggiare il Tanabata di quest’anno, lo staff vi propone un evento tutto particolare! Una sorta di “indovina chi” a tema: ogni partecipante scriverà in maniera anonima un desiderio a nome di uno dei loro PG, dopodiché ognuno dovrà indovinare quale desiderio è di quale PG! Chi indovina di più sarà quindi coronato il vincitore dell’evento! Di seguito troverete la spiegazione più dettagliata di come funziona l’evento.

    Good luck and have fun!


    Tanabata (七夕 lett. "settima notte"), conosciuta anche come Festa delle stelle o Festa delle stelle innamorate (星祭り Hoshi matsuri) è una festa tradizionale giapponese derivata dall'equivalente festival cinese di Qīxī. È una dei gosekku, le cinque festività maggiori dell'anno. La festa viene celebrata il settimo giorno del settimo mese lunare, quindi non ha una data precisa, ma variabile. Nel 2022 si celebra il 7 Luglio.
    Celebra il ricongiungimento delle divinità Orihime e Hikoboshi, rappresentanti le stelle Vega e Altair. Secondo la leggenda i due amanti vennero separati dalla Via Lattea potendosi incontrare solo una volta all'anno, il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare.

    Usanze.
    Per celebrare l'incontro delle due stelle, i giapponesi si riversano nelle strade illuminate delle luci dei zen-washi (tipiche lampade di carta) e arricchite da diverse decorazioni simboliche, indossando il tradizionale yukata.
    Tra le principali decorazioni che addobbano le strade vi sono i tanzaku, strisce di carta colorata che simboleggiano i fili di seta intrecciati da Orihime. Su di essi vengono scritti, a volte sotto forma di poesia, preghiere e desideri rivolti alle stelle protagoniste della festa e successivamente legati ai rami di bambù. In particolare sono attratti da questa usanza i più giovani, che sono soliti chiedere fortuna nell'amore e, nei tempi più recenti, nello studio.

    07_07_Tanabata_600x398tanabata%E4%B8%83%E5%A4%95_19545533256parole-kanji-tanabata

    [ Fonte: Wikipedia; ]



    ☆ La prima fase d’iscrizione parte da oggi, 7 Luglio e termina il 14 Luglio alle 18. Subito dopo partirà la fase successiva, quella del gioco vero e proprio.
    ☆ Ogni utente può iscriversi con un massimo di due PG, ai quali può far selezionare un desiderio “facile” o “difficile” da far poi indovinare agli altri utenti partecipanti. Per esempio, usando Yuya come dimostrazione, uno facile potrebbe essere “Spero che il mio film abbia successo” e uno difficile “Spero che la mia famiglia sia sempre felice”. In pratica, è un gioco d'intuizione!
    ☆ Per partecipare basta confermare la propria partecipazione all'evento, non si è obbligati a scrivere desideri se non si hanno idee.
    ☆ In modo anche da mantenere l’anonimato, i vari desideri andranno mandati via MP solamente ad Alye, dopo aver confermato la propria partecipazione entro il tempo limite in questo stesso topic.
    ☆ Lo svolgimento della fase successiva sarà spiegata all’inizio della suddetta fase. Per dubbi o domande si prega di contattare lo staff.

    Premio Vincitore: 50 EXP + code personalizzato da richiedere;
    Premio di Consolazione: 10 EXP;

    Utenti Partecipanti.
    »¢heshire ✔️
    Yukari ✔️
    yumæchu` ✔️
    Sequiter ✔️
    Ryuko ✔️
    Cattleya ✔️

    Rispondere al seguente topic con:
    CODICE
    <b>Nickname:</b> Il vostro nickname
    <b>Conferma di partecipazione:</b> ricordatevi di mandare ad Alye via MP i materiali prima della scadenza!


    Poi mandate via MP ad Alye il seguente:
    CODICE
    <b>Nickname:</b> Il vostro nickname
    <b>PG:</b> nome e cognome del pg con link alla scheda
    <b>Difficoltà:</b> se il seguente desiderio è “facile” o “difficile” da indovinare
    <b>Desiderio:</b> il suddetto desiderio


    1dU4Bhj




    Edited by alyë - 13/7/2022, 22:28
  8. .
    Chihiro Fujioka
    deEUQ9d
    Dopo la sua rassicurazione, Fuyuko aveva quindi preso a ponderare quale domanda porgli per prima per qualche lungo istante, andando infine per qualcosa di piuttosto basilare, confermando quindi a Chihiro che effettivamente la ragazza non aveva mai messo piede in un posto del genere o che non era nemmeno famigliare con la cultura otaku del quartiere.
    «In un certo senso, è come lo fossero» le disse a bassa voce sorridendole appena, per poi ridacchiando leggermente, come se trovasse la cosa divertente. Beh, la pensava veramente, in effetti. Fuyuko, con la sua innocenza, era un po’ come fosse per lui dell’intrattenimento ambulante.
    All’affermazione fatta proprio da lei, il cameriere la scrutò sorpreso per qualche attimo, per poi ridacchiare appena, per poi lanciarle un occhiolino che doveva essere complice nel mentre appuntava sul suo taccuino anche il suo ordine. Agli occhi di tutti, dopotutto, quell’interazione non aveva niente di troppo strano sotto, anche agli occhi di Chihiro sembrava una semplice battuta nata dal candore della ragazza. Niente di troppo insolito per gli standard del locale in questione.
    «Ottimo! Vi porteremmo tutto appena è pronto~» disse poi il cameriere che si faceva chiamare Inaloz, lanciando loro un’occhiata divertita prima di sparire dietro al separé della cucina. Adorava i nuovi clienti, era facile giocare con loro, specialmente quelli con l’aria sperduta.
    Chihiro lo salutò sventolando delicatamente una mano per poi riportare lo sguardo su Fuyuko che nel mentre le aveva sussurrato qualcosa non appena il cameriere si era allontanato abbastanza dal loro tavolo. Chihiro inclinò un poco la testa di lato per poi sorriderle appena «Oh, hai ragione! Che sprovveduta sono~» le disse con tono fintamente rammaricato, stando a quello che aveva inteso fosse un’altra battuta a tema. Insomma, Fuyuko poteva anche credere a quelle cose, a lui non avrebbe cambiato niente. Anzi, non gli sarebbe nemmeno dispiaciuto, in fondo era un argomento che trovava assai interessante.
    E fu con quel pensiero e un luccichio d’interesse negli occhi, che andò effettivamente a domandarle con tono quasi affascinato: «Dimmi, Yuko-chan, quindi credi veramente nel sovrannaturale?».
    HUMAN
    24 Y.O
    WRITER / NOVELIST
    ROBUHO MANAGER
  9. .
    INTERMEZZO


    Turno 04 (Haru, Hayato)

    ❖ HARU & HAYATO.
    Il loro attacco a sorpresa era dunque stato un successo vedendo che, nonostante avesse schivato parte della raffica di proiettili ukaku, Haru era comunque stato colpito da entrambi i loro attacchi, la kagune indebolita anche dagli attacchi parati dalla rinkaku avversaria.
    «Si chiama sfruttare i propri asset» disse il ghoul in questione con tono canzonatorio, i tentacoli della sua kagune che si muovevano debolmente dietro di lui «Idiota. Non sai fare multitasking?» aggiunse poi con una grassa risata.
    L’altro ghoul, invece, li stava osservando con attenzione, lo sguardo e i sensi vigili, una mano stretta a pugno al petto, il cuore che gli batteva a mille. Era nervoso, certo, lo era sempre ma sapeva che poteva contare ciecamente nei suoi colleghi. Come loro per lui. Erano un team, dopotutto, si conoscevano da troppo tempo e lasciare uno di loro indietro non era un’opzione.
    E anche per quello il ghoul rinkaku non esitò dal mettersi tra Haru e il suo compare «No no~ il tuo avversario sono io~» cantilenò parando lui il colpo con i suoi tentacoli, avvolgendogli la mano e tirando Haru verso di lui pronto a dargli lui un pugno allo stomaco mentre il ghoul di tipo ukaku si era tirato un po’ indietro e lateralmente, lanciando successivamente uno sguardo al terzo membro del loro trio, ora impegnato anche lui in un vero combattimento.
    Lo aveva colpito in piedi ma poteva percepire che l’altro era rimasto imperturbato dalla cosa e anzi, forse quasi felice. Ormai, per il ghoul di tipo koukaku era ovvio che quel ghoul fosse uno svitato più che uno assetato di potere o con la mania del combattimento, voleva uno spettacolo. Voleva ballasse, che giocasse al suo gioco.
    Era un ghoul svitato a cui piaceva essere teatrale. La feccia peggiore, secondo lui. Proprio non riusciva a capirli. Cosa ci trovavano in quella sceneggiata, non lo avrebbe mai compreso. Preferiva i fatti, dopotutto, e l’altro finalmente aveva deciso di muoversi. Quindi era un ukaku, fu il suo pensiero. Non lo sottovalutò per quello, alla decisione di voler attaccare direttamente con essa, contro la sua più robusta e possente koukaku. Anche una lama piccola era tagliente. Non esitò dunque a parare quanti più colpi potesse con la sua kagune, risultato però in delle piccole ferite, prima di decidere di contraccambiare.
    La sua prima mossa fu quella di tirare un bel pugno al volto dell’altro con l’intenzione di stordirlo, mentre con l’altro braccio, dove la kagune di diramava, era invece pronto a far seguire a quel colpo uno al ventre. Voleva indebolirlo il più possibile, il colpo di grazia non toccava a lui. Il piano doveva essere un altro.

    ❖ Il seguente turno è stato postato in solitaria in modo da mettere tutti alla pari prima che venga postato l'ultimo turno (il 5°) della mission. Dopodiché, al completamento dell'ultimo turno, la mission potrà considerarsi conclusa con un post finale riassuntivo e valutativo.

  10. .
    GHOUL
    Status: 100%

    NAME
    Darien Lockwood Pinky

    AGE
    23 y.o.

    KAGUNE
    rinkaku

    RANK
    rank b

    Una volta svanito nel retro, ciò che Darien fece fu semplicemente guardarsi intorno per analizzare quanto avrebbe dovuto fare per poter liberare il passaggio e uscire. La ragazza si dimenava sotto la sua presa e questa chiaramente non era una cosa piacevole. Avrebbe voluto ammazzarla o anche solo tramortirla per evitare che gli causasse problemi, ma era l'ultimo dei suoi problemi: ci vollero pochi istanti prima che la sua attenzione venisse di nuovo catturata dalla stanza principale di quel konbini.
    Il trambusto scatenato dall'irruzione di quei tre agenti fece, infatti, aguzzare le orecchie verso la sala e solo pochi istanti più tardi ― non prima però di aver intimato alla ragazza con sé di stare zitta con una velata minaccia ― si avvicinò alla porta, scoprendo dopo una rapida occhiata che non solo tre agenti erano lì con loro, entrati da chissà dove, ma che uno di questi era ben armato di fucile. Una rogna indescrivibile, insomma.
    "Ma da dove..?" fu il primo pensiero che formulò, per poi rendersi conto della cavolata che aveva commesso. "Il bagno! Porca miseria!"
    Come aveva fatto a dimenticarsi del bagno? Come? Era una prerogativa di ogni negozio, eppure il suo pensiero era sempre andato verso due unici punti focali: la porta d'ingresso e il retrobottega. Genio del male, si era dimenticato una cosa fondamentale.
    Complimenti a lui. E anche a Tengu, perché non è che fosse l'unico ad essersi scordato di quel piccolo particolare che avrebbe potuto salvargli le penne. Ora sì che erano nei guai.
    Per qualche manciata di secondi decise di stare ad osservare la scena, come per assimilare quante più informazioni potesse e, di conseguenza, scegliere il miglior modo di agire. Doveva ammetterlo: fosse stato per lui sarebbe volentieri scappato senza Tengu, in fin dei conti non si conoscevano e non aveva di che preoccuparsi nel caso in cui l'avesse lasciato indietro, dopotutto non erano compagni. Non si sarebbe sentito in colpa per aver abbandonato uno sconosciuto.
    Diede un'ultima occhiata alla porta sul retro, ancora sbarrata da alcuni scaffali che aveva deciso di utilizzare per ostruire il passaggio ed evitare una spiacevole sorpresa. Sorpresa che, a dire il vero, quegli agenti erano riusciti comunque a fargli, perché erano degli stupidi.
    "Ah-ha, mi sa che devo proprio sporcarmi le mani."
    Alla fuga ci avrebbe pensato più tardi: non era stupido, sicuramente non avrebbe potuto sfruttare il retro per scappare, perché se quegli agenti erano riusciti ad irrompere dal bagno, nulla gli diceva che avrebbero lasciato libero l'ingresso per il personale.
    Avrebbe dovuto collaborare con Tengu se voleva uscire vivo di lì.
    Si sarebbe dovuto fare male... che seccatura.
    Tirò un sospiro pesante, diede uno sguardo alla ragazza e, pochi istanti più tardi, si sgranchì le braccia.
    «Pronta a diventare il mio scudo?» le mormorò. L'unica risposta della ragazza fu veicolata dallo sgranare incredulo degli occhi e il cominciare a dimenarsi nuovamente. «Sei fortunata che non ti ho ancora usata come cena, visto che sei più preziosa da viva che da morta.»
    Dopo quell'ultimo commento, Darien cinse la vita della ragazza con il braccio sinistro e, come se ormai si fosse proiettato all'interno di un film d'azione, si lanciò fuori dal retro, approfittando del casino che il suo compare aveva creato buttando giù gli scaffali. Il suo obiettivo? Ovviamente disarmare quanti più agenti riusciva. Perché scendere a patti con loro significava dover rinunciare alla propria libertà e, con molto rispetto, col cazzo che avrebbe rinunciato alla libertà.
    Detto questo, stringendo la ragazza davanti a sé e coprendo gli organi vitali con il suo corpo, Darien si lanciò verso gli agenti cercando di mimetizzarsi quanto più possibile tra il macello creato dagli scaffali e tutti i prodotti teoricamente in vendita del negozio, prestando attenzione solo ed esclusivamente ad evitare di perdere di vista gli agenti che, una volta abbastanza vicino da poterli colpire con la propria kagune, ma abbastanza lontano da potersi evitare almeno che gli altri due agenti sprovvisti di fucile lo potessero attaccare con le loro quinque, cominciò ad attaccare con forti colpi i tre agenti, spostandosi il più velocemente possibile per evitare di essere colpito, ma continuando imperterrito ad attaccare gli investigatori, concentrando i suoi colpi verso colui provvisto di fucile, che avrebbe cercato con tutto se stesso di disarmare.
    Era un piano folle ― o forse non era neanche considerabile piano, visto che non si era minimamente messo d'accordo con il compagno e non sapeva nemmeno se quello che stava facendo gli avrebbe concesso di uscire di lì più facilmente ―, ma avrebbe dovuto lottare con tutte le sue forze, altrimenti era spacciato.

    «Parlato»
    "Pensato"
  11. .
    INTERMEZZO


    Turno 03 (Yun-ho & Hibiki)

    ❖ YUNHO & HIBIKI
    Il ghoul di tipo bikaku si sentiva pronto, continuando a scambiarsi fendenti con Hibiki, che era riuscito con prontezza ad evitare quella panchina volante. Il colpo era stato parato con la sua kagune, dando quindi spazio al ghoul di provare a colpirlo in volto con un pugno. La sua kagune non era una delle più robuste e anche se venisse tranciata non sarebbe un problema, poteva sempre rigenerarla in pochi istanti fintantoché avesse avuto le energie necessarie. E, anche per evitare che venisse completamente tranciata, dopo aver tirato quel pugno, il ghoul si era tirato un po’ indietro, mettendo spazio tra loro due in modo da recuperare spazio d’azione considerando la lunghezza della quinque avversaria. Era pericolosa, e quelle piccole ferite che si stavano rigenerando lo dimostravano.
    Nel mentre, dal lato di Yun-ho, bloccare il colpo con la valigetta era stata una buona idea, considerando il materiale con cui era composta non si era distrutta immediatamente all’impatto, fungendo quindi da momentaneo scudo improvvisato. L’impatto era stato comunque abbastanza forte da sbalzare un po’ Yun-ho all’indietro, facendo comunque in tempo a poter infilzare la fiala in un punto scoperto del braccio del ghoul che, ora in panico, aveva proceduto a saltare via e togliersi di dosso quella fiala prima che entrasse completamente nel suo corpo, strappandola via con forza. Il danno era fatto e anche se non era stata somministrata completamente la dose, poteva già sentire i primi moti d'indebolimento, la kagune che a malapena riusciva a rimanere compatta.
    Il suo compagno urlò un “No!” notando la scena, rivelando così la sua voce femminile, con un tono che dal puro panico che stava provando era tramutata in furia, mettendosi quindi tra i due Investigatori e il suo compare che ancora non sembrava intenzionato a battere ritirata nonostante la situazione. Aver attaccato separatamente era stata per i due ghoul una cattiva idea, dovevano agire come fossero stati un tutt'uno nonostante gli avversari fossero due. Come avevano sempre fatto. Gli ordini andavano eseguiti.


    Turno 04 (Milo: Status -5%, Hui).

    ❖ MILO.
    La situazione non era certo delle migliori per il nostro duo di Investigatori, ma allo stesso tempo nemmeno completamente favorevole per i due ghoul. Milo era riuscito dunque ad evitare la macchina che era stata spinta con forza nella sua direzione con frustrazione. La ferita che aveva causato al ghoul, durante gli stessi istanti, si stava lentamente rigenerando. Il ghoul in questione non aveva tuttavia perso di vista Milo, lo sguardo sempre puntato sulla sua figura con l’intenzione di tenerlo il più lontano possibile dall’altro suo compare. Insomma, non voleva di certo che fosse l’altro ghoul a farlo fuori. Il bersaglio era il suo, dopotutto. Tuttavia, sapeva che doveva stare attento e non sottovalutare troppo i due agenti della CCG.
    Milo, infatti, invece di continuare ad attaccarlo, notando la collega chiaramente in difficoltà, si era dunque apprestato a correre in suo soccorso. Il ghoul dalla maschera da leone aveva steso a terra Francesca con un colpo preciso che ella non era riuscita ad evitare, la fiala che le era scivolata di mano nell’impatto era rotolata via, e anche per questo, il ghoul non aveva subito notato Milo avvicinarsi. La pugnalata alla spalla se l’era presa in pieno, come il contenuto della fiala che era stata a lui somministrata. Un grave errore da parte sua, dunque.
    Il ghoul reagì in fretta, dando un colpo di kagune a Milo in modo da allontanarlo da sé, un ultimo atto pieno di energia prima che la sua kagune ukaku si disintegrasse sotto i suoi occhi, le energie che a mano a mano stavano scemando. Fino a quando l’effetto della fiala non fosse entrato completamente in azione sarebbe stato debole, alla pari con un umano. Tanto valeva fare a cazzotti, non l’avrebbe fatta finire così.
    Notando la scena, l’altro ghoul si era fermato di botto prima di attaccare di nuovo Milo, non curandosi tuttavia della fine del suo vecchio avversario. Notò invece Francesca che, dopo essersi alzata, stava cercando di recuperare l’altra fiala. Non poteva permetterle di farlo, per cui, invece di attaccare Milo, era corso nella direzione di Francesca con la kagune rinkaku sguainata.

    ❖ HUI.
    Il Primo Grado Yokoyama Masaki era rimasto immobile durante tutta l’operazione, dapprima restio a intraprendere una contrattazione con un ghoul tanto vile da prendere in ostaggio una giovane, ma giungendo presto alla conclusione che, semplicemente, non avevano altra scelta. Ne andava della vita della ragazza, la quale, per quanto lo riguardava, veniva prima della cattura.
    Fedele all’attitudine per cui era conosciuto, aveva ricambiato ogni sguardo di Onishi Hikaru con la diffidenza - tanto nei confronti del ghoul, quanto in quelli del collega - scritta in faccia. Non si era mai fidato granché di quella famiglia, meno che mai di un qualcuno che, stringendo tra le mani una quinque, rivolga un sorriso serafico a un nemico.
    Era piuttosto palese che Onishi Hikaru fosse imprevedibile, ma Yokoyama Masaki non poteva neanche lontanamente immaginare quanto.
    Gli occhi del ghoul e quelli del Primo Grado si erano incrociati per solo un istante, ma era bastato affinché l’Onishi sparasse a bruciapelo contro il nemico. Senza il minimo riguardo verso l’ostaggio, che ovviamente era rimasto colpito. Ma andiamo con ordine.
    Il primo proiettile esploso colpisce in pieno il braccio del ghoul, non attraversandolo solo grazie alla coriaceità della sua pelle. Lo spavento e il dolore lo fanno sobbalzare e muovere istintivamente all’indietro, verso il palazzo alla sua destra, schivando così in maniera involontaria il secondo proiettile, che si conficca nell’asfalto dopo aver sfiorato la pelle della ragazza e lasciato una piccola mezzaluna di sangue come segno del suo passaggio.
    Anche l’ostaggio urla di paura e dolore a questo punto, venendo liberata dalle braccia del ghoul che mette quanti più metri possibile tra sé e l’Onishi in movimento per raggiungerlo.
    Ed è allora che accade l’impensabile.
    La ragazza, col viso contratto da una furia cieca e una gamba zoppicante, si lancia di peso addosso a Hui vanificando il suo attacco, mirando a dargli uno schiaffo dritto in faccia.
    «Ma ti sei bevuto il cervello, bastardo?! È così che salvate la città, sparando sugli ostaggi? Ma io ti denuncio, potevo morirci per le tue stronzate!» strilla, completamente fuori di sé, e in fondo ha ragione.
    Il problema è che questa reazione non solo funge da diversivo per il ghoul, che ne approfitta per lanciarsi in una scalata dell’edificio con un braccio sanguinante, ma anche la ragazza ha la ferma intenzione di continuare a sbarrare la strada a Hui finché non le chiederà scusa. È anche mezza zoppa, quindi le viene un po’ complicato togliersi di mezzo.
    Nel frattempo Masaki, poco interessato alla lite, è passato all’azione, rivelando parte del motivo per cui è finora rimasto fermo in silenzio: individuare i punti ideali per arrampicarsi nei muri dei palazzi che chiudono il vicolo. Dopotutto, quella è sempre stata l’unica vera via di fuga del ghoul.
    Con inaspettata maestria, egli sembra quasi anticipare le mosse del nemico: i suoi pugnali si conficcano nelle pareti là dove le mani del ghoul stanno per aggrapparsi, costringendolo a perdere tempo e allungare la strada. Sebbene l’oscurità e il bersaglio mobile rendano i tiri abbastanza imprecisi, uno dei pugnali colpisce di striscio e ferisce la kagune, senza però infliggere danni significativi.
    Più sale, anche aiutandosi con la kagune, più il ghoul diventa difficile da colpire. Masaki non può farcela da solo, ha bisogno di Hui per vincere contro il mostro aiutato dal favore delle tenebre. Ma manca pochissimo perché il ragazzo raggiunga il tetto e scappi, troppo poco per mettersi a caricare fiale di inibitori, e non ci sono scale di servizio da usare per inseguirlo.
    Tutto per colpa di quella ragazzina sciagurata.


  12. .
    INTERMEZZO


    Turno 03 (Haru, Hayato) - Turno 04 (Xander, Hana, Akari, Jaden, Darien).

    ❖ XANDER (STATUS -5%).
    Deciso a proteggere almeno il mento dal colpo in arrivo, Vulture riesce a tirarsi indietro quei centimetri sufficienti affinché la testa del nemico lo sfiori, evitando così una collisione che, a giudicare dalla violenza dello spostamento d’aria, sembrava avere la forza di una cannonata.
    La testata va così a vuoto, suscitando in fondo alla gola dell’altro ghoul, adesso faccia a faccia con Vulture, una risata gutturale che potrebbe competere con quella del Raptor. O questi due sono davvero fratelli separati alla nascita o tutto è frutto di un'allucinazione molto vivida della mente malata di Vulture.
    Le cose non vanno esattamente come sperato, però, confermando così che questa è la realtà. Una realtà abbastanza dolorosa. La kagune del nemico si avvolge come spire intorno alle gambe di Vulture, stringendole in una morsa salda e brusca, che sembra voler impedire la circolazione e ridurre la mobilità degli arti inferiori.
    La koukaku di Vulture si abbatte solo di striscio sulla bikaku, escoriandola ma non recidendola. Il colpo alle gambe invece va a segno, complice il fatto che l’altro ghoul si fermo, e lo travolge con una veemenza tale da far capitombolare entrambi a terra come sacchi di patate, Vulture ancora nelle grinfie della bikaku schiacciato sotto l’aggressore.
    Nonostante la caduta sia terminata con un sonoro colpo alla testa per entrambi, egli sogghigna al di sotto di un graffio che ora gli percorre la tempia destra, gocciolando sangue a lato della maschera. Sembra si stia proprio divertendo.
    In quel momento accadono due cose contemporaneamente: l’aggressore corre con una mano alla maschera e la inclina quanto basta a scoprire la bocca, e in fondo dall’altro capo del vicolo si allungano due voci.
    «Che diavolo…?»
    «Due ghoul, preparati!»

    Con la coda dell’occhio Vulture può notare che si tratta di due giovani Investigatori, un uomo e una donna, già in procinto di sguainare le quinque. Quello potrebbe essere un problema, forse non è stata un’idea grandiosa mettersi a combattere con la CCG a due passi da lì. Potrebbe avere i minuti contati, ma prima deve venire a patti con l’adepto delle arance, che proprio allora, a sorpresa, cerca di affondare i denti nel suo collo.
    Bene, se serviva una prova che i due fossero gemelli separati alla nascita, ora non serve più.

    ❖ HANA & AKARI (STATUS -25%).
    Mentre lo scontro tra le due ghoul e la coppia di Investigatori procede, un barlume di speranza si accende in fondo alla strada in cui il sopravvissuto piange sul corpo della ragazzina freddata senza pietà.
    Da una delle strade che si snodano dall’incrocio, infatti, compare un trio di ghoul mascherati probabilmente appartenenti alla Coltre delle Nubi. Dopo essersi guardati intorno e aver appurato la situazione disperata, i tre si scambiano qualche parola sottovoce e si caricano in spalla la giovane vittima e il ferito, trascinandoli fuori dalla portata del cecchino. Almeno uno dei due ce l’ha fatta, quindi la missione può reputarsi un successo parziale.
    Tutto questo accade nel campo visivo di Swan, mentre Peregrine è di spalle rispetto alla scena. Sarebbe decisamente più saggio ritirarsi anziché continuare a rischiare la vita e perdere tempo, tuttavia Swan sembra troppo furiosa per rendersene conto. Le piume affilate della sua ukaku fendono i pochi metri che distanziano Swan dall’Investigatore, il quale, arretrando lateralmente, riesce a schivarne due, venendo però colpito di striscio alla gamba destra dalla terza. Per un attimo perde stabilità, ma stringendo i denti ricaccia in fondo alla gola un sussulto di dolore e si concentra sull’avversaria.
    Uno sparo riecheggia violentemente nel parco, attirando l’attenzione del giovane Investigatore. Lo sguardo di quest’ultimo si posa su Peregrine, il cui passo claudicante non può che significare una cosa: è stata colpita dal proiettile della sua collega.
    Quindi è una preda più facile.
    Quindi la sua quinque rinkaku è ora direzionata verso la sua schiena, e un attimo dopo una nuova lama fende l’aria, puntando con precisione alle spalle.
    Ed è approfittando di questo affondo che l’Investigatrice donna si fa avanti.
    Lei e il suo collega avranno visioni profondamente diverse sull’esistenza dei ghoul, tuttavia è innegabile che sul campo abbiano un’invidiabile sintonia. È bastato infatti che si scambiassero un rapido sguardo per intendersi sul cambio di strategia: scambiarsi i target, approfittando del fatto che ciascuna ghoul sia concentrata su uno solo di loro.
    Mentre Peregrine è alle prese con gli effetti del proiettile Q e deve fare i conto con una lama che rischia di conficcarsi appena sotto il suo collo, l’Investigatrice approfitta del suo indebolimento e dell’attacco a sorpresa per lanciarsi contro Swan, sovrastandola con la sua notevole altezza e tentando di schiacciarla sotto la quinque martello.

    ❖ JADEN & DARIEN.
    Quando Tengu strappa il bambino alle braccia di sua madre, quest’ultima, strattonata senza pietà con abbastanza forza da scaraventarla a terra, tenta inutilmente di supplicarlo di lasciare suo figlio e prendere lei al suo posto. Si aggrappa con tutta la forza in suo possesso alle gambe di Tengu, finendo però di nuovo al suolo. Lo sguardo che rivolge al ghoul che ora trascina via suo figlio promette vendetta.
    «Siamo disposti a patteggiare.»
    È la voce che, al di là dell’ingresso occluso, risponde alla domanda spazientita di Tengu; una voce maschile atona e piatta, priva di qualunque inflessione che potrebbe tradire un inganno, che non può appartenere ad altri che a un esperto di negoziazioni. Una persona pericolosa, considerata la situazione.
    Chi però non sembra disposto a patteggiare è Pinky, che dopo aver lanciato la sua proposta al collega preleva un altro ostaggio - una delle due ragazze, a sua volta poco disposta a collaborare a giudicare dalle urla - e svanisce nello stanzino sul retro con un tempismo a dir poco sfortunato, perché questo gli impedirà di godersi una scena degna di un film d’azione statunitense.
    I due ghoul, infatti, sembrano essersi dimenticati dell’esistenza dell’altra stanza, una stanza che non manca mai nei locali pubblici: il bagno. Un terribile fracasso calamita l’attenzione di tutti sulla porticina in fondo a destra, poco visibile tra i tanti scaffali che tappezzano i muri, la quale viene spalancata lasciando entrare tre Investigatori armati di quinque sullo sfondo di un muro sfondato.
    «Lasciate andare gli ostaggi e noi lasceremo andare voi.» continua la voce fuori dal konbini.
    Forse serviva solo un diversivo per distrarre i ghoul mentre il contrattacco veniva organizzato.
    Gli ostaggi si precipitano verso gli Investigatori, sparendo uno dietro l’altro con l’aiuto del più giovane del trio. Fun fact: nel bagno c’era un ultimo ostaggio, il primo ad essere stato evacuato. L’unica a non fuggire è la madre del bambino, che viene coperta da un’Investigatrice armata di quinque ukaku: un fucile rivolto contro Tengu, il quale ha sì e no una manciata di secondi per tentare una fuga disperata appresso a Pinky prima che altri Investigatori irrompano.
    Ammesso che non ci siano altre Colombe ad attenderli fuori.
    La scelta a loro: negoziare o darsi in pasto alla CCG?

    ❖ HARU (STATUS -15%) & HAYATO (STATUS -10%).
    All’attacco di Haru, il ghoul era preparato. Certo, poteva parare alcuni dei suoi tentacoli, ma non tutti. E così fu, vedendo che alcuni tentacoli volanti lo presero in pieno su un braccio e lo sterno. Il successivo attacco alle gambe fu inefficace, vedendo che il ghoul non lo aveva solo schivato ma anche parato con una coppia di tentacoli, colpendolo solo superficialmente. E l’errore più grande fatto da Haru era stato pensare che il ghoul di tipo ukaku si fosse semplicemente ritirato, quando invece si era tirato indietro per dare supporto agli altri due. Infatti, con la sua kagune sfoderata, non aveva esitato a lanciare proiettili di cellule RC solidificate nella sua direzione. Certo, il suo compare non era particolarmente felice di essere stato interrotto, ma allo stesso tempo quello era stato il ruolo da lui designato.
    Dall’altro lato, il ghoul di tipo koukaku, invece, era molto più cauto notando anche che fino a quel momento il ghoul che aveva di fronte non aveva compiuto nessuna mossa avventata, nemmeno contrattaccato o manifestato la sua kagune. Per cui, quando all’improvviso lo attaccò non fu per lui una completa sorpresa. Non appena Hayato si era avvicinato, evitare che gli afferrasse la maschera o colpisse la fessura degli occhi era stata questione di parare con un braccio, per poi procedere a scansarsi senza esitazione, mettendo distanza tra lui, quel ghoul e la ringhiera, sferrando poi un colpo possente alla sua schiena.


  13. .
    INTERMEZZO


    Turno 02 (Yun-ho & Hibiki)

    ❖ YUNHO & HIBIKI
    I due ghoul che avevano attaccato la coppia di Investigatori sembravano più che frustrati dalla prontezza di riflessi dei due umani e dall’insuccesso del loro attacco a sorpresa, chiaro dal ringhio irritato di uno dei due, atterrando poi nello stesso punto della strada asfaltata in cui i due stavano camminando fino a meri istanti prima con un sonoro tondo, le loro kagune ancora sguainate mettendo qualche metro di distanza tra i due gruppi prima di attuare la loro mossa successiva.
    I due ghoul avevano una corporatura molto simile, slanciata ma allo stesso tempo erano entrambi coperti a sufficienza da abiti non troppo attillati e scuri, rendendo difficile poter appurare il sesso dei due ghoul che erano palesemente intenzionati a voler far fuori i due Investigatori, senza curarsi dell’ambiente circostante. Come fosse una missione anche per loro, ma nemmeno le loro maschere erano facilmente riconoscibili.
    Non appena il ghoul di tipo bikaku, quello che aveva in precedenza attaccato Yun-ho, aveva notato il suddetto tirare fuori la sua pistola e puntarla contro di loro, si era apprestato a parare i colpi con la sua kagune, in modo che non andassero a colpire il suo compagno al momento distratto da Hibiki, che si era in precedenza scansato per evitare il colpo alla sua maschera da parte dell’umano. Era stata una mossa avventata, considerando l’esistenza degli Inibitori, ma la fortuna era dalla sua parte vedendo che, nonostante si fosse mosso d’istinto, ciò non gli aveva giocato l’azione, indebolendo solo momentaneamente la robustezza della sua kagune a causa del contatto con l’acciaio quinque dei proiettili, dando giusto qualche istante di vantaggio ai due Investigatori.
    Va detto però, che di certo i due ghoul non avrebbero aspettato che i due confabulassero di più tra loro, non volendo dare loro nessun ulteriore vantaggio. Il ghoul di tipo koukaku fu il primo a muoversi ma invece di provare ad attaccare Hibiki, si era invece fiondato contro Yun-ho mettendo più forza dietro al suo colpo di kagune. L’altro ghoul si mosse poco dopo, agendo invece da diversivo, attaccando Hibiki non con la sua kagune ma tirandogli contro una delle panchine che erano al lato della strada.


    Turno 03 (Milo Status -10%, Hui).

    ❖ MILO.
    Milo era riuscito quindi a schivare il primo attacco di uno dei tentacoli adoperati del ghoul, che andò ad infilzarsi sull’asfalto ma, in reazione al taglio che Milo era riuscito ad infierire alla gamba del ghoul che aveva avuto più vicino durante la schivata sopra il cofano dell’auto su cui si era nascosto dietro in precedenza, era stato poi colpito da un altro al petto facendolo cadere a terra con un tonfo.
    Il ghoul in questione sembrava essersi destabilizzato, ringhiando di dolore alla ferita ora aperta, la rigenerazione che non si era immediatamente attivata per colpa del contatto con la quinque avversaria. Il ghoul, ora nel panico, riuscì tuttavia a schivare di essere colpito dai proiettili sparati da Milo gettandosi a terra e spingendo poi l’auto su cui prima si era saltato sopra contro quella dietro cui si era nascosto l’Investigatore.
    L’altro ghoul, invece, non distratto dalle azioni di Milo e dando fiducia al suo compare, aveva preso dunque ad attaccare Francesca, che si era ora ritrovata in una situazione sfavorevole, non potendo sparare liberamente con il ghoul così vicino a lei e alle sue calcagna, non dandole nemmeno tempo di poter usare la sua fiala di inibitori senza rischiare di danneggiarla.

    ❖ HUI.
    «Benissimo, allora dite al vostro compare nelle ombre di venire allo scoperto.»
    La risposta è brusca, evidentemente poco ragionata e quindi di buon auspicio per i due Investigatori, perché evidenzia un certo grado di impazienza da parte del ghoul. D’altronde bisogna essere dei mostri per mantenere il sangue freddo in una situazione del genere, con una civile a un passo dall’essere crivellata di colpi o infilzata da una kagune. Vero, Hui?
    Troppo giovane per vantare un’esperienza capace di competere coi suoi avversari, il ghoul deve ragionarci un attimo su per giungere alla conclusione che non si fida delle parole di Hui. Lo avevano messo in guardia sul fatto che gli Investigatori circolano sempre in coppia, ma non aveva mai sentito di interi gruppi di agenti se non in situazioni particolarmente gravi. Il sospetto che si tratti di un becero bluff si fa largo nella mente del ragazzo, peccato che non sia nella condizione ideale per appurare la verità senza che la sua testa esploda come un melone.
    Ciononostante, gli occhi del ghoul e della giovane tra le sue braccia vibrano in direzione dei tetti circostanti, alla ricerca di punti di appostamento da cui sarebbe effettivamente possibile mirare senza essere visti. Data l’altezza degli edifici che chiudono il vicolo, l’unica opzione papabile sembrerebbe essere il condominio dall’altro lato della strada.
    La ragazza, forse realizzando prima del ghoul che probabilmente si tratta di un bluff, emette un lamento strozzato.
    L’attenzione del ghoul si focalizza a quel punto di nuovo su Masaki e Hui, quest’ultimo in procinto di appoggiare la propria quinque sull’asfalto.
    La situazione di stallo non accenna a cambiare: da un lato sequestratore e ostaggio immobili in fondo al vicolo, dall’altro i due Investigatori decisamente troppo lenti ad eseguire gli ordini. Anzi, volendo essere precisi soltanto Hui si sta degnando di eseguirli, gli ordini.
    Proprio per questo gli occhi fiammeggianti del ghoul saettano per un momento su Masaki. «Armi a terra.» ripete col tono fermo di chi non vuole perdere tempo.
    La ragazza è ancora immobile nella sua morsa, i suoi abiti autunnali coprono molto bene la figura del ghoul, lasciandone visibili solo braccia, gambe e parte della testa. Il buio, poi, non è di certo d’aiuto a chi è specializzato nel combattimento a distanza e non ha il tempo di prepararsi a dovere. Sembra proprio che finché gli Investigatori non si saranno denudati a dovere la cosa andrà per le lunghe.


  14. .
    GHOUL
    Status: 100%

    NAME
    Akari Katagiri

    AGE
    22 y.o.

    KAGUNE
    Koukaku

    RANK
    Rank B (Peregrine)

    Aiutare il prossimo era diventata la sua missione, una decisione che Akari aveva preso non solo per ripagare la gentilezza della sua salvatrice ma anche per lasciarsi alle spalle quel passato di bravate e violenza che si era costruita intorno sotto l’influenza di Raptor. Era suo desiderio, dunque, di aiutare La Coltre a mettere su le fondamenta per una società dove la coesistenza tra le due razze fosse possibile. Era una strada piena di ostacoli, e ancora non sapevano se ne valesse veramente la pena intraprendere. Ma tanto valeva provare.
    Sotto la sua maschera, lo sguardo di Akari era saldo, puntato contro la coppia d'investigatori che aveva di fronte e a cui aveva parato la strada, la sua kagune koukaku in bella mostra sulle sue braccia, gli artigli scarlatti che sembravano quasi minacciosi. Era il segno del suo passato, di come “Peregrine” era nata e, fino a quel momento, non era ancora mai riuscita a mutare quella forma in altro. Per altri tale fatto poteva essere quasi una maledizione, ma per Akari era il simbolo che le ricordava di non demordere mai e di non lasciarsi sopraffare.
    Uno dei due Investigatori, la donna, era palesemente furiosa dalla situazione in cui erano finiti, mentre l’altro sembrava quasi sorpreso dalla sua intrusione. La loro azione successiva non si fece aspettare ma lei era preparata, pronta a reagire bloccando quel colpo di martello da quella quinque che aveva imparato a distinguere come di tipo koukaku, massiccio e robusto come la sua stessa kagune, la stessa che usò per provare a bloccare quel colpo.
    Dopotutto combattere era il suo forte, brusca e sconsiderata com’era stata cresciuta e allenata nella sua pubertà, plasmata ad essere una sorta di macchina da combattimento. Lo era ancora certo, ma aveva imparato a prestare più attenzione e reagire con più testa, a non mettersi in pericolo per delle stupidate. Certo, non poteva fermare l’altro investigatore senza dare uno spiraglio di troppo a quello più aggressivo per attaccarla, per cui diede fede a Swan di riuscire a difendersi. Lei avrebbe fatto del suo meglio per far sì che nemmeno la Colomba che aveva di fronte la inseguisse, mettendo così ancora più in pericolo i ghoul feriti che stavano cercando di soccorrere. Con quel pensiero in testa, decise dunque di provare a dare anche una bella testata all’Investigatrice. Letteralmente.
  15. .
    GHOUL
    Status: 100%

    NAME
    Darien Lockwood Pinky

    AGE
    23 y.o.

    KAGUNE
    rinkaku

    RANK
    rank b

    Il pensiero fisso di Darien in quel momento era uno solo: trovare un modo per uscire vivi da quel posto. Non era un gran frequentatore di quel genere di negozi ― per ovvi motivi, avrebbe volentieri aggiunto ― perciò quel che gli premeva di più era capire come avrebbero potuto agire, se c'era un modo di uscire riportando il minor numero di danni possibili.
    Dando una veloce occhiata fuori dalle vetrate, infatti, aveva potuto constatare come ormai erano circondati e si sarebbe trattato di una questione di attimi prima che quella situazione sfociasse nel delirio. Quel che lui e il suo improvviso compare di sventure dovevano ottenere era la salvezza e quanti meno danni possibili, mentre quel che la CCG doveva ottenere era la loro possibile cattura ed evitare di spargere il sangue di tutti quegli innocenti coinvolti.
    E il loro sangue era tutto ciò che avrebbe potuto ribaltare la situazione.
    «Farli entrare sarebbe una scelta azzardata, ma anche la più efficace: non si azzarderebbero mai a sacrificare le vite di dieci umani soltanto per catturare due ghoul, o almeno credo che potrebbero pensarla in questo modo.»
    Tengu non aveva proposto idee innovative o geniali, ma erano comunque una buona base secondo Darien. Portò una delle mani guantate sotto "il mento", ovviamente coperto dalla propria maschera, assumendo una posizione evidentemente pensosa.
    «Quel che è certo è che non possiamo perdere il nostro vantaggio: abbiamo dieci ostaggi, non possiamo permettere che ce ne sottraggano mezzo... quel che è peggio è che, a giudicare dal gran baccano che c'è fuori, sono arrivati anche i rinforzi.»
    Dopo l'ennesima veloce occhiata buttata fuori dal negozio, Darien si avvicinò al compare, abbassandosi leggermente per potersi adattare alla sua altezza, con l'obiettivo di avvicinarsi al suo orecchio e sussurrargli «saresti disposto a farti male pur di uscire..?»
    Darien sì, ovviamente lo avrebbe fatto. Non perché l'idea di diventare un colabrodo lo aggradasse o perché fosse un fan del dolore fisico, ma perché considerata la situazione era l'unica via di fuga. Non gli piaceva niente dell'idea di venir ferito, dal dolore che ne sarebbe conseguito all'idea di dover inventare scuse i giorni successivi, quando amici e colleghi gli avrebbero chiesto che cosa gli fosse accaduto. Insomma, era una bella gatta da pelare, ma meglio quello che finire dentro Cochlea o sotto tre metri di terra. Peggio ancora se tutto quel che sarebbe rimasto di lui sarebbe finito in mano ad un investigatore, sotto forma di quinque.
    L'idea lo fece rabbrividire.
    «Perché, in tal caso, possiamo dargli il benvenuto all'interno, fare casino e fuggire al primo spiraglio. Ci faremo molto male, ma è l'unico modo per fuggire... e dubito che si tratterranno molto, sono sicuro che sia questione di momenti prima che irrompano nel konbini.»
    Si prese un attimo di pausa, approfittando della cosa per guardarsi attorno: lo spazio era poco, era pieno di scaffali che avrebbero ridotto molto le loro possibilità di movimento. La cosa positiva era che dalla loro avevano le kagune, che li avrebbero di certo aiutati ad affrontare meglio lo scontro.
    «Quindi, ci stai?»

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