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raga, sto smattando con i forum, quindi mi metto in pausa per ora su questo
Anto, sta sicuro che ti rispondo a Eliza
facciamo da oggi ad almeno metà gennaio
Edit: facciamo anche marzo... eccetto role di Anto
Edited by attoooh - 23/1/2021, 20:54 -
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Nickname:Attoooh.
PG Censiti:CODICE[URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=6173584]Radhika[/URL], [URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=6217687]Hoshi[/URL], [URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=6168678]Sunny[/URL].
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PG da archiviare:
PV da confermare:
Controllato i topic? -
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Nickname: Attoooh.
PG: Sunny.
Non ti dimeticare di portare il regalo! Sennò, multa!HTML<b>Nickname:</b> Attoooh.
<b>PG:</b> [URL=https://tokyomemoir-gdr.blogfree.net/?t=6168678]Sunny[/URL]
P.s. mi piacerebbe portare anche Hoshi, ma non la ho ancora finita: manca il bg e l'approvazione... se finissi il bg sta sera, si riuscirebbe a iscriverla in tempo? -
.RADHIKA KAPOORTATUATRICE25«Commissione anti ghoul! Fermo dove sei!» mi morsi le labbra per la stizza. Avevo sempre cacciato nella confusione di Ropponji e raramente mi ero imbattuta nella CCG. Probabilmente pure loro avevano pensato che una festa in maschera fosse un ottimo nascondiglio per un ghoul mascherato. La voce proveniente dalle mie spalle era femminile e dal timbro severo, anche se un po' si riusciva comunque a percepire il tono di disgusto nei mei confronti. Alzai le braccia sopra la testa e accarezzando la finta pelata della maschera mi girai lentamente, come da istruzioni: darsela a gambe alla cieca era un'ottima opzione per un kamikaze.
In piedi a qualche metro di distanza stava una figura snella in abiti formali, piuttosto alta e di fianco a lei avanzava un'altra con la quinque spianata di fronte a loro «In ginocchio come ordinato dalla collega.» una voce maschile mi raggiunse, confermando gli ordini già urlati qualche secondo prima dalla donna. Dal canto mio per il momento mi stavo limitando a stare ferma. Gli occasionali occhi di bue che arrivavano ad illuminare l'ingresso di quel vicolo mi diedero l'opportunità di studiare meglio i miei avversari.
«Oh no! Come faccio ora? Mi hanno preso!» piagnucolai in un atteggiamento fintissimo simulando i gesti di un bimbo piccolo con le mani alzate sulle guance. Per quale motivo ero nota come Crybaby altrimenti? Nel frattempo mi muovevo lentamente verso il centro del vicolo, dove avrei avuto più agio «Ma cosa abbiamo qui, la signorina perfettina impettita e un novellino a cui tremano le gambe?» il mio tono mutò radicalmente in uno più basso e derisorio. Quella di far innervosire l'altro era una tecnica banale ma molto utile per studiare le reazioni e prendere tempo.
L'uomo, nonostante l'altezza molto maggiore, non sembrava una particolare minaccia, i miei occhi celati dalla maschera erano fissi sulla pistola in mano alla donna che non aveva ancora battuto ciglio. Decisi che dovevo agire in fretta, alzai la maglia nera per far uscire la kagune senza danni e diressi due bracci di fronte agli investigatori, nel tentativo di rompergli la visuale e possibilmente spiazzarli. Dopodiché senza aspettare di vedere la loro reazione voltai i tacchi e feci per allontanarmi a zig zag nel vicolo buio.
Darsi alla fuga con addosso un costume di carnevale rossissimo era proprio quello che mi mancava... sperai inoltre di non essermi macchiata di sangue..."Proprio una bella serata di merda direi... per lo meno ho cenato"
«Parlato»
"Pensato"UN PESSIMISTA VEDE IL BUIO, L'OTTIMISTA LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL, IL REALISTA LE DUE USCITE E L'INGEGNERE 3 IDIOTI SUI BINARIGHOULRINKAKURANK BCRYBABY
Edited by attoooh - 21/9/2020, 14:48 -
.RADHIKA KAPOORTATUATRICE25
Quella mattina mi rugava la pancia. Avevo fatto alcune notti in bianco per riuscire a finire in tempo un design complicatissimo per un cliente e avevo saltato alcuni pasti. Non ero molto abituata a stare a digiuno e la fame iniziava a infastidirmi. "Ci vado, due piccioni con una fava!" ridacchiai sotto i baffi guardando intensamente un volantino d'invito all'inaugurazione di un locale a Ropponji. Uno dei proprietari era per metà messicano e avevano organizzato una festa in maschera a tema Dia de los muertos.
Uscii di casa verso le dieci di sera, lasciando dietro di me due fattoni mezzi addormentati sul divano di casa. Per inciso Shuu, Jung e la mia erba. Mi ero vestita a strati, un vestito spagnoleggiante, calze e maglie nere da caccia, un elaborato teschio messicano dipinto in faccia e qualche rosa nei capelli.
Una volta arrivata sul posto mi diedi subito da fare per saziarmi, puntando tutto su un ragazzo belloccio già ubriaco. Quando chiedi una sveltina e poi diventi uno spuntino veloce... ironico no?* * *
"Una preda fredda perde gusto" pensai mentre mi pulivo i denti da qualche fibra muscolare con l'unghia del mignolo fresca di manicure. Avevo avanzato ancora un po' di umano, ma non mi andava più. Detestavo mangiare corpi freddi, diventavano rigidi, secchi e con un sapore leggermente stantio... nemmeno il riscaldato faceva molto per me, ma lo consideravo comunque meglio.
Mi chinai a raccogliere la mia maschera Crybaby da terra e il portafoglio della mia vittima - ormai era morto e un po' di cash faceva sempre comodo - ma lo aprii per trovarci solo carte di credito. «RIP, niente contanti!? Se li sarà bevuti tutti...» lasciai cadere borsellino sul proprietario ormai quasi consumato fino all'osso e schioccai la lingua compiaciuta, per lo meno era stata una buona cena!
Ero quindi pronta a bere e concludere la serata: mi rinfilai la maschera avendo cura di nascondere tutti i capelli. Feci appena in tempo perché venni investita da una forte luce bianca, sperai con tutta me stessa fossero degli occhi di bue fuori controllo del palco esterno della serata.
«Parlato»
"Pensato"UN PESSIMISTA VEDE IL BUIO, L'OTTIMISTA LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL, IL REALISTA LE DUE USCITE E L'INGEGNERE 3 IDIOTI SUI BINARIGHOULRINKAKURANK BCRYBABY -
.SunHye KangFashion designer22«Non preoccuparti. Certe volte capita a tutti. risposi con un sorriso tirato, ero certa capitasse a tutti, ma per un primo incontro di lavoro non era il massimo. Un po' come se mi presentassi a un colloquio per un posto in banca vestita come faccio di solito. Immaginandomi la scena mi scappò un mezzo sorriso e sperai che Eliza lo fraintendesse come un sorriso di ritrovata tranquillità.
A pensarci bene lei faceva tutto da sola, oggi non era venuta con nessuno e nemmeno ci aveva informato dell'assenza dei suoi colleghi. Doveva essere pesante, anche se forse più comodo dato che viaggiava spessissimo.
Eliza accolse positivamente la mia proposta sulla passeggiata con piano a sorpresa e mi lanciò un'occhiata d'intesa, arrossii tantissimo mentre annuivo con enfasi. Non me lo aspettavo! Dal vivo era ancora più bella di quando sembrava farlo alla fine di alcuni suoi video...
Con un sorrisetto ebete la guardai finire l'ultimo boccone e poi mi alzai, mi lisciai la gonna e le proposi una destinazione «u-uno dei miei clienti in negozio è un compositore e mi ha detto che i pianoforte pubblici si possono trovare alla stazione di Roppongi e al Miyashita park...» aprii Naver Maps* e ingrandii sulla nostra zona «...è leggermente distante da qui, una mezz'oretta: vuoi andarci a piedi o preferisci prendere l'autobus per arrivare alle porte del parco? Qui dice che ce n'è uno tra 10 minuti»
Io la avrei fatta tranquillamente a piedi, così raggiungevo quel numero di passi sufficiente a convincere Ai di non aver bisogno di andare con lei in palestra, cosa che detestavo... aveva iniziato da poco, ma il suo entusiasmo e le sue richieste venivano rimbalzati da me e Shuu come l'acqua su un cucchiaio. Però non conoscevo bene le abitudini di Eliza, quindi preferii comunque proporre l'alternativa pigra.
«Io preferisco il parco, nel tardo pomeriggio ha un'atmosfera pazzesca... molto underground. Mi ricordo di aver fatto un photoshoot per un progetto in stile punk e grunge l'anno scorso» sollevai la mia macchinetta fotografica e mi misi in posa da fotografo «...la mia bimba catturerà tutto click click click! Hahah» mi coprii la bocca con una mano mentre ridevo.
«Parlato»
«Pensato»
«Parlato Eliza»I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrotSPOILER (clicca per visualizzare)*App coreana di google maps, ha delle funzioni aggiuntive rispetto a google maps, quindi Sunhye non si è mai "convertita" all'altra -
.SunHye KangFashion designer22«E se ne facessimo due? Potreste farne una voi e una io. Chissà che la gente non reagisca in modo diverso.» Feci girare un po' nervosa la penna in mano: guardando la lista delle idee video della collaborazione lievitare in modo esponenziale. Un asking the locals aveva poco senso sul nostro canale, non rientrava nei format soliti, inoltre non mi sembrava troppo azzeccato partire con un filone nuovo senza poi avere in mente come farlo sviluppare. Mangiai un altro boccone del mio spumone al caffè pensierosa. «Non credo di voler fare un asking the locals sul nostro canale... è molto fuori format: se vuoi sul tuo canale possiamo fare una parte prima dove siamo solo noi con il tuo solito microfono e una parte due dove rifai le stesse domande presentandoci poi ai passanti. Che ne dici?» poi mi voltai anche verso Shuu «Così ci sta no?»
Shuu mi cascò dal fico... stava al telefono in chat «Scusami, non ti ho seguita, Kaya-chan* sta avendo dei problemi a casa sua... viene al nostro appartamento tra mezz'ora... mi sa che vi devo lasciare»
Feci una faccia corrucciata... non conoscevo ancora bene Kaya per capire quanto grave fosse la situazione, per Shuu "grave" poteva benissimo essere l'aver finito il cioccolato in casa e non avere voglia di andare al konbini. Sospirai, sperando non fosse nulla di grave, sta volta nella mia concezione del termine, e feci un ripasso al ragazzo delle ultime proposte.
La discussone sullaviralità e la presenza online proseguì ancora tra aneddoti e riflessioni personali e facce pensierose. Il flow fu interrotto da Shuu, il quale mi lasciò in mano tutte le decisioni da lì in poi. «Baci!» chiuse in fretta e furia il marsupio e ingurgitò l'ultimo boccone di dolce che gli era rimasto nel piatto.
Lo guardai irritata uscire di fretta e mi alzai in piedi per scusarmi con un inchino con Eliza: «Mi dispiace... giuro che di solito siamo meglio organizzati! Non succederà più.»
Mi sentivo tremendamente in imbarazzo. Eravamo un gruppo di tre e al meeting per la collaborazione dei nostri sogni, o meglio miei e di Shuu, c'ero solamente io. Uffa!
Feci una battuta su quanto fossimo incasinati con la schedule e con la testa, sperando non fosse troppo per Eliza per tentare di calmare l'ansia che mi sentivo salire dentro adesso che non avevo il mio amico di fianco. Avevo paura di comparire come poco professionale agli occhi della mia nuova collega e stavo ripassando in testa tutto quello che sarebbe potuto andare meglio quella giornata... a partire dalla scelta del giorno stesso. «Forse non avrei nemmeno dovuto portarla vicino alla stazione quella notte chiedendole di fare una collaborazione...»
Tentai di calmarmi con respiro profondo e le proposi di fare una passeggiata dopo mangiato, dato che ormai eravamo sole.
«...e se poi, casualmente, dovessimo incappare in uno di quei piani che si trovano in strada mi suoneresti qualcosa? Io a malapena forse riuscirei a fare la canzoncina dei tre orsi**... ma solo se mi fai vedere dove è il do hahah»
«Parlato»
«Pensato»
«Parlato Shuu»
«Parlato Eliza»I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrotSPOILER (clicca per visualizzare)*la morosa di Shuu
**canzoncina dell'asilo, coreana
Edited by attoooh - 12/8/2020, 22:40 -
.SunHye KangFashion designer22Mi stiracchiai uscendo dal cancello della Sōdai. Mi trovavo fuori sede quel giorno per una conferenza tenuta sulla storia del costume abbinata a dei passi di letteratura del Novecento... non era esattamente il mio campo, ma non avevo altro da fare e potenzialmente qualsiasi chiacchierata sulla moda era interessante.
Non quella «RIP».
Data la caldana mi sentivo male al pensiero di dovermi forzare come una sardina nei vagoni metro stracolmi all'ora di pranzo e decisi di prendermela comoda. Chiamai Ai per avvisarla che non sarei tornata a casa nel primo pomeriggio e mi diressi svelta verso uno dei tanti parchi in zona. Cercavo alberi e ombra: il misero cappellino che mi ero calcata in testa quella mattina non mi stava aiutando per nulla, e nemmeno l'enorme t-shirt a bande rosa e nere che avevo scelto come vestito. «Per fortuna ho i sandali» rigorosamente della Doc Martens. Mi fermai un attimo a osservarli compiaciuta, erano un nuovo acquisto che non era assolutamente piaciuto alla donna che sedeva di fianco a me durante la conferenza... mi guardava come se fossi stata una barbona. Scrollai le spalle e ripresi a camminare a passo svelto guardandomi in giro per evitare macchine e persone.
Dopo una decina di minuti mi trovai finalmente nelmeno caldofresco abbraccio dell'ombra degli alberi del parco Shin-Edogawa. Mi voltai per il puro gusto di vedere i passanti soffocare dal caldo e notai un ragazzo alto con gli occhi verdi. «Belli» pensai e ripresi per la mia strada. «Aspetta... ma è vestito uguale a quello che stava fuori dall'uni... sarà un caso?» Tentai di sbirciare nuovamente alle mie spalle senza farmi vedere «No, è una coincidenza... sai quante persone ci sono a Tokyo?».
Non soddisfatta mi diressi fino alla zona Nord dove c'era il museo e, davanti all'ingresso, mi guardai intorno di nuovo: c'era. «어떻게!?*»
*che faccio?
«Parlato»
«Pensato»I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrot -
.SunHye KangFashion designer22Mentre spiegavamo non potei fare a meno di notare come Eliza stesse facendo del suo meglio per spartire la propria attenzione e curiosità in modo uguale tra il nostro racconto e il suo dolce: tenerissima!
Inoltre sapere di avere di fronte a me una persona che ammiravo da tanto tempo e che stava ascoltando la mia esperienza sembrava irreale. Dovetti tirarmi un piccolo pizzicotto sul braccio per rendermi conto di non star sognando...
«È tutto chiaro, almeno per ora.» ci disse Eliza con evidente curiosità: questo suo lato sempre in cerca di nuove storie e conoscenze era una di quelle cose che mi avevano fatto appassionare al suo canale. Risultava parecchio evidente nei suoi vlog e dovevo ammettere che mi aveva permesso di viaggiare restando comunque seduta accanto a Shuu sul nostro divano. Sperai inoltre che questa sua caratteristica fosse davvero genuina e non una mossa di marketing per rendersi vita e lavoro più semplici, la doppia faccia purtroppo è comune tra alcune personalità in rete, soprattutto se appartenenti a canali con un grosso seguito.
Eliza ci propose di approfondire la tematica riguardante la visione del nostro stile al di fuori della piccola realtà eccentrica di Harajuku. «Che dite?» io e Shuu ci guardammo e senza pensarci due volte rispondemmo all'unisono: «Ci sto!» «Certo, che domande!» per poi farci scoppiare una mini risata. Trattare con due fan esaltati non doveva essere la cosa più ordinata di 'sto mondo, avremmo dovuto avere anche Ai con noi quel giorno.
«Per essere accurati il più possibile dovremmo fare una uscita in stile "Asking the locals" così potrai davvero ottenere delle reazioni genuine per quanto riguarda Tokyo e dintorni.»
Feci la mia proposta con entusiasmo, in fondo in un primo meeting c'era bisogno di idee, e poi tirai fuori dalla borsetta il telefono per annotare le proposte che già erano venute a galla... lo feci nelle note, in modo da rendere semplice la condivisione della lista con Elizabeth, qualora ne avesse bisogno.
Mi accorsi di aver fatto un passo falso vedendo il viso della ragazza rabbuiarsi in seguito alla domanda sulla sua carriera in Youtube, mi chiesi se la sua storia privata fosse complessa o triste al punto da non voler nemmeno realizzare quel "drawing my life" che noi fan le chiedevamo con insistenza da ormai un po' di tempo. Ci raccontò con un tono malinconico di una persona speciale che la aveva aiutata a far partire il canale in seguito alla fama improvvisa dovuta al suo primo video virale.
A Shuu scappò un irrispettoso «Che culo!», probabilmente era un po' invidioso di coloro che riuscivano a diventare virali per caso dato che, nel nostro caso, abbiamo dovuto sudare parecchio per acquisire visibilità sul web.
«Ormai abbiamo perso i contatti da molto tempo, ma Eliza non esisterebbe senza di lei. Diciamo quindi che è stato qualcuno a spingermi, non qualcosa.» detto ciò cambiò discorso in fretta, probabilmente a disagio, rigirandoci la domanda. Shuu tentò di risollevarle il morale dicendole che alla prossima visita al tempio a Capodanno avrebbe lasciato una preghiera affinché riuscisse a riconciliarsi con la persona che per prima aveva creduto in lei.
«Il nostro canale è nato per un progetto di filmaking relativo a una sfilata per un concorso interno alla scuola e-» Shuu dovette interrompermi, come sempre, per sottolineare quanto orrendo fosse il nome del canale all'epoca «Ci credi che si chiamavano Paradise Kisses? Copiatissimo!». Per tutta risposta gli tirai un paio di schiaffetti e tentai di nascondere il mio imbarazzo «...è ...è vero, all'epoca avevamo appena finito di leggere il manga "Paradise Kiss" e ci sembrò un titolo carino per un progetto da finire in poco tempo». Andai avanti a raccontarle brevemente come il canale venne usato da me e Ai come archivio di blog e riflessioni sui nostri stati mentali e di come, una volta incontrato Shuu, era nata l'idea di aprire il negozio Secrets for the mad e il relativo canale per pubblicizzarci e per fare quattro chiacchiere sulla salute mentale, l'influenza maggiore dello stile Yami Kawaii. «E tadaaan! Eccoci qui oggi con una discreta clientela.»
«Parlato»
«Pensato»
«Parlato Shuu»
«Parlato Eliza»I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrot -
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MUHUHA
Attendo capolavori qui (lol)
Parto io:SPOILER (clicca per visualizzare) -
.SunHye KangFashion designer22
«Tu la vedi?» mi girai con un'espressione confusa verso Shuu «Cos'è sei improvvisamente diventato cieco?». Guardandolo negli occhi capii da sola che gli stava succedendo e sollevai le sopracciglia giudicandolo con lo sguardo come il meme del blinking white guy. «Ho le lenti vecchie, sai che gli manca ancora l'astigmatismo e non vedo una ceppa da lontano» mi sibilò a denti stretti come se quella fosse la cosa più ovvia del mondo «...e di questo colore qui non le fanno più, lasciami essere un cieco fighissimo per un altro po'».
Scoppiammo a ridere.
Finalmente intravidi con la coda dell'occhio una ragazza europea che si dirigeva verso di noi e a un'occhiata più attenta era proprio la nostra Eliza. La indicai a Shuu e mi diressi saltellando nella sua direzione salutandola con la mano «Hey Eliza, ti abbiam trovata!»
La accolsi con un gran sorriso e mi inchinai per salutarla: ero talmente felice che avrei potuto piangere in quel momento.
«È un piacere incontrarvi di persona.» Ci disse, Shuu mi mise un braccio attorno alle spalle e le domandò se fosse pronta a lavorare col nostro gruppetto. Io sottolineai quanto detto con un sorriso ancora più grande e poi puntando alla sua gonna le feci i complimenti per l'outfit «È così kawaii! Dove li hai scovati questi vestiti?» poi tutta saltellante mi spostai al suo fianco e feci notare a tutti quanto fossimo vestite simili, nonostante le tonalità: minigonna, una maglietta e delle calze a righe. Certo a parte i piccoli dettagli dark sparsi un po' ovunque tra accessori e pattern. «Dai è fantastico! Sembriamo quelle coppiette coordinate che vanno tanto di moda! AHAHAHA». Il ragazzo mi lanciò uno dei suoi sguardi per farmi smettere, probabilmente credeva potessi essere fastidiosa per Eliza. Sospirai, secondo me non era esagerato.
«Allora andiamo a prendere qualcosa da bere? C'è una caffetteria qui vicino che fa dei pasticcini buonissimi» come fosse un gentiluomo Shuu indicò cortesemente la strada ad Eliza snocciolando le descrizioni di tutti i dolci più popolari, ignorando la mia presenza per poi voltarsi e farmi una linguaccia. "Ci sta provando sul serio... che sfacciato!".
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«Parlato Sunhye»
«Parlato Shuu»
"Pensato"I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrot
Edited by attoooh - 16/6/2020, 09:49 -
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https://picrew.me/image_maker/344854/complete?cd=HddVGHh5yt
hhe questi son belliniSPOILER (clicca per visualizzare) -
.SunHye KangFashion designer22
*qualche giorno prima*
Stavo guardando annoiata la tv seduta al tavolo con Shuu e Ai che stavano cenando quando mi trillò il telefono per una notifica.
«Momo, quante cavolo di volte ti ho detto di cambiare quella suoneria? Mi fa paurissima»
Avevo messo per scherzo la suoneria dei telefoni del film Chakushin Ari dopo aver scoperto fosse l'horror più temuto dalla mia coinquilina. «Hahahah lo sai che adoro quan-» mi bloccai perché avevo notato l'username e il messaggio allegato: Eliza ci aveva davvero scritto! Mi girai verso Shuu entusiasta e gliela feci leggere. Iniziammo a saltellare a manina come i bimbi al parco urlando peggio delle fangirl più ossessive esistenti sul pianeta. Ovviamente Ai non stava capendo nulla e ci fissava spaesata con la scodella di ramen in mano. «Non ci posso cre-de-re, non ci posso cre-de-re!» Shuu era al settimo cielo e mi diede un bacio in fronte che accompagnai con una smorfia disgustata dicendogli di risparmiarli per le sue fan sfegatate. Ero sicura che se fosse venuto a conoscenza del fatto che la richiesta della collaborazione era partita da me medesima durante una caccia mi avrebbe pestato a sangue per non averglielo detto prima... ma confidavo nel fatto di non venir riconosciuta da Eliza. Sarebbe stato troppo imbarazzante.
Ci tirammo insieme dopo una ventina di minuti e riuscimmo ad accordarci per incontrarci il mercoledì seguente.
*mercoledì*
«Shuu sbrigati che arriviamo in ritardo!» si era deciso di arrivare allo Youtube space a piedi dal Bunka... siamo campioni di fitness? No.
Shuu è un campione in dimenticanze? sì.
Quella mattina lo aveva portato al college Ai in moto e si era dimenticato il portafogli nel suo zaino. Un genio insomma...
Nulla di difficile, in fondo era solo un'oretta di strada a piedi in piano, ma Shuu essendo estremamente pigro e poco atletico stava facendo da zavorra nel tentativo di convincermi a pagargli il biglietto «Dai Momo! la prossima volta ti offro un caffè!». Mi girai verso di lui giudicandolo pesantemente con lo sguardo: seguendo quel ragionamento oramai mi doveva un centinaio di caffè. Ma non sono tirchia, lo stavo facendo anche perché era tremendamente divertente vederlo soffrire così. Insomma siamo un po' come dei fratelli dispettosi e Ai si comporta un po' troppo come se fosse nostra madre. Lei avrebbe di sicuro preso il biglietto per poi sottoporlo alla tortura del silenzio per la settimana successiva.
Arrivati a più di metà strada però ne avevo davvero piene le palle e cedetti «Va BENE! Ti compro il ritorno... ma tu la smetti di rubarmi il lip scrub di Lush perché me lo finisci sempre», Shuu sollevò gli occhi al cielo ma almeno riprese magicamente grinta e forza nelle gambe.
Una volta arrivati ci posizionammo nei pressi dell'entrata principale del Youtube space. Me lo aspettavo molto più piccolo sinceramente. Poi non c'ero mai entrata: la maggior parte delle riprese le facevamo in negozio, nei laboratori del Bunka o nella stanza che avevamo trasformato in studio, con tanto di ring light e bank light. Mentre tentavo di tenere a bada uno Shuu troppo entusiasta scrissi a Eliza del nostro arrivo, specificandole di dover cercare una ragazza tutta vestita di rosa con una canon al collo e un tipo invece tutto in nero con una mascherina rossa. Quel giorno diedi sfogo a tutto il pastel presente nel mio armadio sperando che potesse aiutare a distanziarmi dallo stile da caccia.
Rimisi il telefono in tasca e mi fissai gli anfibi col cuore a mille, sì rosa pure quelli, una limited edition trovata per caso in un negozio vintage. Nel frattempo Shuu si era seduto sui talloni e aveva iniziato a masticare una cicca. «Shuu se ti beccano a fare lo slav squat con una mascherina rossa quelli della right wing* ti pestano, sai?» gli dissi in tono canzonatorio con un sorriso da birbante stampato in faccia. Per tutta risposta mi beccai una linguaccia e un pugno sullo stinco: non era forte, ma falsificai un dolore immenso abbracciando la mia gamba per ridere. «Secondo me è fallo.» mi disse alzando le sopracciglia e annuendo gravemente.
Ridendo presi in mano il telefono per controllare nuovamente le notifiche e mi guardai attorno in cerca di una ragazza inglese.
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«Parlato Sunhye»
«Parlato Ai»
«Parlato Shuu»
"Pensato"I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrotSPOILER (clicca per visualizzare)*gruppi giapponesi nazionalisti di estrema destra, spesso confuso con la yakuza, tra gli altri reclama alcuni territori sotto amministrazione russa.
Edited by attoooh - 15/6/2020, 15:34 -
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...continua da SPOILER (clicca per visualizzare)Il nick di Eliza è provvisorio!!!
Edited by attoooh - 20/5/2020, 12:14 -
.SunHye KangFashion designer22«Certe volte prendere una scorciatoia non aiuta, ma ho fatto tardi e ora rischio di dovermela fare a piedi fino a casa, se non arrivo alla stazione in tempo.» Stazione? Piegai la testa da un lato. Era un po' tanto lontana a piedi, soprattutto perché s'era infilata in un quartiere che era un vero e proprio groviglio di stradine... Esattamente per quel motivo passavo sempre per i tetti. La squadrai dall'alto verso il basso con una mano che grattava pensosa il mento, o meglio quello della maschera, e decisi che tentare di portarla in braccio non avrebbe dovuto essere troppo faticoso... almeno non per un breve tratto. Ero a digiuno e dubitai che la quantità industriale di caffeina che mi circolava nel sangue potesse reggermi ancora per molto. Avrei comunque potuto raccontare di quella serata a Shuu facendolo morire d'invidia. Annuii sovrappensiero, mi sembrava un'ottimo affare. «Facciamo in fretta, d’accordo?» sorrisi e mi calcai il berretto in testa per assicurarmi che nessunissima ciocca rosa potesse essere visibile e che la maschera fosse ben affrancata. «D'accordissimo, Pierrot le darà un passaggio» le dissi allegra scimmiottando un profondo inchino da maggiordomo europeo.
Mi avvicinai a lei con passo deciso e la sollevai di peso, portandola un po' come fanno i principi delle fiabe e guardandola ridacchiai «Spero che tu non abbia paura delle altezze, perché stiamo per prendere una scorciatoia molto breve, attaccati a me» Appena visibili sotto la maschera i miei occhi si colorarono di nero e feci uscire tutta la mia kagune, sia quella destra sia quella sinistra. "Dovrò poi fare in fretta a mangiare qualcuno dopo questo azzardo..."
Presi una piccola rincorsa e saltai da una parete all'altra facendo affidamento su gambe e sulla kagune, un po' come se fosse un piccone o un secondo set di braccia. Non fu uno sforzo immane, in fondo erano edifici molto bassi per essere in centro a Tokyo, solo 2 o tre piani, ma arrivai lo stesso col fiatone in cima. «Tutto a posto?» mi assicurai che non fosse tipo svenuta dal panico o simili per poi riprendere la mia corsa saltellante al di sopra dei tetti.
Arrivati ai margini del quartiere e molto vicine alla stazione, scesi su una scala esterna antincendio e la lasciai a terra ansimante. Ero affaticata e mi appoggiai alle ginocchia per riprendere fiato. Tirai fuori dalla tasca uno zuccherino e lo infilai sotto la maschera, non era molto ma poteva aiutarmi. Le diedi le indicazioni per arrivare alla stazione e risalii sul tetto con un balzo. «Mi raccomando la collab! Conto su di te... addio!»
Detto ciò sparii veloce nella notte in cerca di una cena... sta volta sarei piombata su chiunque, fosse anche l'imperatore in persona. Che poi eravamo proprio sicuri che il Giappone non fosse governato da un ghoul? Mah...
Una volta lontana e totalmente fuori dal suo campo visivo mi tolsi la maschera, infischiandomene del buonsenso, ed esultai baciando un palo della luce che portava una lampadina guasta.
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«Parlato»
«Pensato»I got a secret for the madGhoulKoukakuRANK CPierrot
Edited by attoooh - 16/5/2020, 00:51